"Via del Mare, da parcheggio a pantano a pagamento"
Vincenzo Albano: "L'area raccoglie le acque piovane, ingiusto chiedere il ticket in quelle condizioni"
Il parcheggio di via del Mare, adiacente a corso Garibaldi, sembra aver smarrito la propria identità, quella che aveva prima dei lavori di riqualificazione della zona. In caso di pioggia, crede di essere un grande conca, un immenso pantano, e per questo si impegna sempre a raccogliere le acque piovane, che trattiene per molto tempo, fino a quando l'acqua non evapora o viene schizzata addosso a tutto e a tutti.
Una situazione che procura non poche difficoltà ai pedoni e ai turisti che hanno la sfortuna di transitare da quei luoghi e a chi ha pensato ingenuamente di parcheggiare la propria auto o prendere l'autobus quando piove o nel periodo immediatamente successivo. Una patologia che forse è stata tenuta gelosamente nascosta in fase di progettazione o esecuzione dei lavori e per questo non sono stati apportati i correttivi giusti per far defluire le acque piovane con tempestività e raddrizzarne la personalità, riportandola nei corretti canoni di un normale parcheggio. Come avviene in tutti i parcheggi, che siano effettivamente tali.
Non va certamente meglio per il nuovo marciapiede adiacente all'autorità portuale, nel tratto dove è stato collocato un capolinea degli autobus della Stp. Crede addirittura di essere una cunetta, sempre pronta a raccogliere le acque, creando problemi a chi lo percorre per transitare o prendere l'autobus. Ma diventa anche impercorribile il marciapiede all'altezza di via Fratti in caso di pioggia persistente, completamente inondato da una grande quantità di acqua e fango.
Certo può essere esaltante per chi si trova in quel contesto, la sensazione di poter camminare sull'acqua, ma anche mortificante vedersi spruzzare l'acqua addosso dalle auto in transito, bagnarsi i piedi, ma anche dover pagare un parcheggio in un area che ha perso tutti i requisiti per essere classificato tale. Nondimeno c'è da riflettere sui motivi di questa degenerazione e comunque non si può lasciare le cose in questo modo senza intervenire, perchè mortifica la vivibilità e l' immagine che si offre ai cittadini e ai turisti.
Non credo che si possa obbligare la gente a informarsi sulle previsioni del tempo, prima di decidere di parcheggiare l'auto o transitare da quelle parti. Né sperare che in quella zona non piova mai. Nel frattempo l'Amministrazione dovrebbe disporre la sospensione del pagamento della sosta in tutta l'area interessata, in caso di pioggia. Sarebbe ingiusto, oltre che paradossale, continuare a far pagare in quelle condizioni.