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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Intimidazione a docente brindisino residente a Mosca: "Ma resto qui"

Un foglio recante la lettera Z e un limone sulla porta dell'appartamento del 35enne Vincent Ligorio, che di recente aveva rilasciato delle interviste: "Mi stimolano a scrivere o parlare di più"

BRINDISI – Un foglio bianco recante la lettera Z e un limone attaccati alla porta del suo appartamento con due strisce di adesivo. Sembra avere tutti i crismi di un’intimidazione il messaggio che stamattina (venerdì 25 marzo) è stato recapitato al brindisino Vincent Ligorio, 35 anni, professore associato presso l’Accademia Presidenziale Russa dell'Economia Nazionale e della Pubblica Amministrazione e vice rettore per le relazioni internazionali presso la University of Psichoanalysis di Mosca, dove risiede con la sua famiglia.

Lo stesso Ligorio ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto dell’uscio di casa, accompagnata da un breve post. “E’ ufficiale ho rotto il c… - scrive il docente – a qualcuno! Ovviamente qualcuno che conosce una certa simbologia ma non conosce bene me e come mi hanno cresciuto mio padre e mio nonno. ‘Se ti pieghi poi ti spezzano’”.

Vincent Ligorio-2

A proposito di simbologia, la Z è un evidente richiamo alla lettera impressa sui mezzi dell’esercito russo che un mese ha sferrato un attacco militare all’Ucraina. Il limone potrebbe rappresentare una sorta di invito a stare zitto, mettendosi il frutto in bocca. Vien da pensare che qualcuno possa non aver gradito delle interviste sulle questioni riguardanti il conflitto e la situazione in Russia rilasciate nelle ultime settimane da Ligorio, fra cui anche una videointervista pubblicata da BrindisiReport.

Intimidazione Vincent Ligorio-3

“Non so a cosa si riferisca di fatto – dichiara il professore, contattato dalla redazione, a proposito del messaggio recapitatoli stamani – però ovviamente qualcuno si è risentito”. Ligorio spiega di aver ricevuto di recente delle minacce via mail, “ma poca cosa”. L’episodio, ad ogni modo, non lo intimorisce. “Anzi – afferma – mi stimolano a scrivere o parlare di più”. Almeno per il momento, dunque, viene esclusa l’ipotesi di rientrare a Brindisi. “Per ora – dichiara Ligorio – non scappo. C’è un’espressione qui che dice: i russi non si arrendono mai, io oggi ho aggiunto: a Brindisi non siamo tutti da meno”.

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