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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Carovigno

Invece di 220 cani, ce n'erano 887

CAROVIGNO – Animali in soprannumero, rinchiusi in box troppo piccoli e costretti a bere acqua risultata essere non potabile. Sono queste le irregolarità trovate dal personale di polizia giudiziaria del Corpo Forestale dello stato nel canile “I Giardini di Pluto”.

CAROVIGNO – Animali in soprannumero, rinchiusi in box troppo piccoli e costretti a bere acqua risultata essere non potabile. Sono queste le irregolarità trovate dal personale di polizia giudiziaria del Corpo Forestale dello stato nel canile “I Giardini di Pluto”, che si trova in contrada Aspri tra Carovigno e Serranova.

Oggi il canile di contrada Aspri, è stato colpito da un provvedimento di sequestro preventivo per “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura" (art 727 comma II del codice penale). I sigilli sono stati posti su disposizione del gip del tribunale di Brindisi Maurizio Saso, su richiesta del pubblico ministero Marco D'Agostino in seguito a un sopralluogo fatto dal personale della Forestale nel mese di ottobre scorso.

Dalle indagini è emerso che all’interno della struttura suddivisa in canile rifugio e canile sanitario, c'erano 693 animali nella zona “rifugio” (a fronte di un limite massimo previsto dalla normativa di settore di 200 unità) e 194 cani in quella denominata “sanitario” (a fronte di un limite massimo di 20). I cani, inoltre, erano ospitati in spazi e zone che non rispettavano i criteri di superficie minima per capo prevista in 6 mq dalla deliberazione di giunta regionale, n. 6082/95, mentre la struttura non era dotata di idoneo approvvigionamento idrico per il loro abbeveramento.

Per quanto riguarda questo aspetto è stato accertato che le acque, che provenivano da un pozzo artesiano, da campionamenti effettuati dall'Arpa, sono risultate non potabili, con valori di cloruri e nitrati oltre il limite previsto dalla legge di settore. All’interno della struttura, infine, oltre ai cani accalappiati nel territorio carovignese, c'erano anche quelli catturati in diversi comuni delle provincia di Brindisi (Latiano, Ostuni, Torre Santa Susanna e San Michele Salentino).

Il sindaco di Carovigno è stato nominato custode giudiziario del canile, con l’onere di provvedere al trasferimento, presso strutture adeguate, dei cani in esubero.

 

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