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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

“Io, salva per miracolo”

BRINDISI – Salve per miracolo, lei e la figlia. Lo ha raccontato stamani in aula al processo per la strage alla scuola Morvillo Falcone la teste Maria Luisa Congedo. “Avevo accompagnato a scuola mia figlia Chiara in auto, una Fiat Punto Evo nuova. Mi sono fermata a cinque o sei metri dal punto dove si trovava l’ordigno. Mia figlia è scesa dall’auto, ed ha fatto appena in tempo a varcare il cancello della scuola, quando la bomba è esplosa”.

BRINDISI – Salve per miracolo, lei e la figlia. Lo ha raccontato stamani in aula al processo per la strage alla scuola Morvillo Falcone la teste Maria Luisa Congedo. “Avevo accompagnato a scuola mia figlia Chiara in auto, una Fiat Punto Evo nuova. Mi sono fermata a cinque o sei metri dal punto dove si trovava l’ordigno. Mia figlia è scesa dall’auto, ed ha fatto appena in tempo a varcare il cancello della scuola, quando la bomba è esplosa”.

Dal momento dell’arrivo davanti alla scuola, all’esplosione erano passati pochi minuti, due o tre.  Maria Luisa Congedo si salva perché la scocca della vettura la protegge dall’onda d’urto e dalla fiammata. Ma si rende conto di essere stata molto fortunata soprattutto dopo aver parlato con i meccanici della Fiat: un frammento dell’ordigno passa appena sotto il pianale della vettura e lo danneggia gravemente. Avrebbe potuto perforare la carrozzeria se solo fosse stato proiettato con una traiettoria poco più alta. La fiancata destra della Punto rimane pesantemente danneggiata dallo scoppio. Vanno frantumi specchietti retrovisori, e qualche cristallo.

La teste non ha però notato nei paraggi, prima dello scoppio, qualcuno che potesse essere identificato per l’attentatore Giovanni Vantaggiato.

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