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Cronaca

L'assessore continua il suo tour nella città: incontro nel quartiere Sant'Elia

Si parlerà di dispersione scolastica, rapporto fra giovani e quartieri di periferia, devianza. Appuntamento a scuola 

BRINDISI - Mercoledì 24 ottobre alle 17, presso l'aula magna “Pertini” della scuola secondaria di I grado in via Mantegna 23, Roberto Covolo, assessore alla Programmazione economica e alle Politiche giovanili del Comune di Brindisi, incontrerà gli abitanti del quartiere Sant’Elia.Si paleà di dispersione scolastica, rapporto fra giovani e quartieri di periferia, devianza.

L’appuntamento si inserisce nell’ambito dell’assessorato itinerante voluto dal dottor Covolo che continua  il suo “viaggio nella città”, come ama definirlo lui stesso. Un viaggio che lo porta alla conoscenza diretta delle realtà urbane e all’ascolto della gente pronta a raccontare storie, a denunciare quel che non va, a proporre soluzioni. Dopo Perrino e Paradiso è, dunque, la volta del quartiere Sant’Elia.

Tante le iniziative previste tra il 23 e il 27 ottobre che coinvolgono i giovani, le associazioni, gli operatori sociali, culturali ed economici del rione e anche la scuola. Quest’ultima è, ancor più nelle periferie, una potenziale leva per il cambiamento. Quotidiana è l’azione che l’Istituto della Dirigente, prof.ssa Lucia Portolano, svolge per la prevenzione e il contrasto del disagio sociale operando contro l’abbandono scolastico, il bullismo, la microcriminalità.

Le problematiche delle periferie spesso sono associate tra loro: bassa scolarizzazione, disagio abitativo, degrado ambientale, giovani che non studiano e non trovano lavoro.

Se pure è vero che non esiste un collegamento netto tra dispersione scolastica e devianza giovanile, è anche dimostrato che, per i ragazzi al di fuori del circuito scolastico e con background ben definiti, è molto più facile scegliere un percorso di devianza che, talvolta, si configura come l’unica possibile soluzione nel contesto in cui si trovano a vivere.

La scuola è il luogo in cui avviene la “socializzazione”, dove i minori sono posti di fronte ad un sistema di regole da rispettare, a cui far riferimento, che riflettono quanto più possibile la società esterna e insegnano loro come vivere in una comunità di individui. Abbandonandola si rende in qualche modo plausibile una ‘ribellione’ alla società, e,  a maggior ragione, se sono i genitori a porre in essere questa situazione, impedendo ai figli di andare a scuola o non curandosene, il messaggio che si trasmette è che ci si può tranquillamente sottrarre alle regole e che anche certi comportamenti devianti, quando non puniti, sono accettabili.

Il Comprensivo Sant’Elia-Commenda è da sempre attento a coinvolgere nelle sue attività le famiglie in quanto corresponsabili della formazione e del benessere dei minori. Quale migliore occasione l’incontro del 24 per creare, attraverso il confronto e il dialogo,  nuove sinergie tra scuola, famiglie e Comune che favoriscano la crescita sociale e consentano ai ragazzi di guardare oltre il presente e credere in una periferia, e in una città, rigenerata e riqualificata che offra loro prospettive ed occasioni?

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