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Cronaca

L'Autorità Portuale litiga con tutti: e chi non ci sta viene "segnalato ai superiori"

Incendi su tutta la linea per l'Autorità Portuale di Brindisi, sempre più in guerra con istituzioni e associazioni della città. Ha provato a spegnerne qualcuno oggi, il presidente Iraklis Haralambidis, diffondendo i dati dell'incremento del traffico ro-ro e passeggeri. Ma sbaglia tiranto in ballo un agente marittimo che non c'entra, e tra i "rimproverati" c'è pure il Propeller Club

BRINDISI – Incendi su tutta la linea per l’Autorità Portuale di Brindisi, sempre più in guerra con istituzioni e associazioni della città. Ha provato a spegnerne qualcuno oggi, il presidente Iraklis Haralambidis, diffondendo i dati dell’incremento del traffico ro-ro e passeggeri, e qualche cifra sulle merci. Nessun discorso analitico, nessuna concessione di tabelle per lasciare spazio anche alla libera valutazione delle cifre. Bisogna perciò accontentarsi delle valutazioni del presidente. Sarebbe stato importante sapere quali sono gli andamenti del carbone, che è la voce che dà maggior lavoro al porto e paga anche gli stipendi dell’Authority, del gas e dei prodotti chimici, ma non c’è nulla di tutto questo nel comunicato dell’Autorità Portuale, che non dice qual è invece per il porto, in euro, il fatturato del traffico ro-ro (quanti sono gli addetti locali, quante le imprese coinvolte).

Il comunicato sui dati del porto arriva dopo le 48 ore di forte polemica sulla nave ellenica di fatto rifiutata (perché nessuno va in un porto dell’Unione Europea a esercitare il diritto di libera concorrenza per chiedere al concorrente di affittargli una rampa, pagando il prezzo da questo stabilito mentre lo stesso è esente dalla tasse portuali), e quindi accolta invece a braccia aperte a Bari, anticipando un futuro per il porto di Brindisi ampiamente previsto dagli oppositori della concessione in esclusiva a Grimaldi delle rampe traghetto disponibili. Ma l’Autorità Portuale prova a ribaltare sulla opposizione che incontra nel porto di Brindisi le responsabilità della cattiva propaganda che ricade sulla città e sul suo scalo marittimo.

Franco Aversa-2Ed ecco che la foga produce errori, come quello da parte del presidente Haralambidis di indicare un agente marittimo del tutto estraneo ad un esposto su una scelta dell’authority, archiviato dal giudice delle indagini preliminari, tra gli “sconfitti”, per chiosare alla fine “che esposti pretestuosi ed insussistenti nuocciono gravemente all’attività del porto rallentandone pesantemente lo sviluppo”. A parte che non viene spiegato in che modo un esposto possa rallentare lo sviluppo del porto più di una nave persa e regalata a un altro porto, questa volta l’agente marittimo Franco Aversa non era un firmatario dell’esposto (pur avendone inviati non pochi alla magistratura brindisina). Ed ora Aversa chiede rettifica ad Haralambidis e ai giornali che hanno pubblicato la notizia senza verificare (Nella foro, Franco Aversa).

BrindisiReport.it non l’ha pubblicata rilevando l’errore, ma oggi diamo ugualmente conto del fatto, che attiene ad una richiesta inoltrata alla procura brindisina da Teo Titi, per verificare l’eventuale sussistenza dell’ipotesi di reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente sì da orientarne la scelta sulla società Brindisi Cruise Terminal con esclusione degli altri partecipanti”, alla luce del chiarimento inviato da Aversa agli organi di informazione.

“La notizia che la denuncia penale cui si fa riferimento all'interno del comunicato sia stata presentata dallo scrivente è falsa. Probabilmente chi ha redatto il comunicato in questione, preso dalla fretta di divulgare la fausta notizia dell'archiviazione del procedimento, non si è peritato di leggere le prime righe del provvedimento da cui sarebbe emerso con chiarezza il nome ei veri o del vero querelante”, scrive l’agnete marittimo.

“Il commento del presidente Hercules Haralambides fa, vieppiù, apparire il sottoscritto come un soggetto che attua comportamenti che ‘nuocciono gravemente all'attività del porto rallentandone pesantemente lo sviluppo’ con ciò ledendo la reputazione professionale e la dignità personale di chi scrive. Detta circostanza – prosegue Aversa - risulta tanto più grave ove si tenga conto che, si ribadisce, la denuncia in questione non è mai stata firmata dallo scrivente!”.

“Alla luce di tutto quanto innanzi il sottoscritto Aversa Francesco richiede all'Autorità Portuale nonché agli organi di stampa che hanno già divulgato la notizia, una immediata rettifica del comunicato stampa emanato nella giornata di ieri, con estrema urgenza, dando alla detta rettifica la medesima diffusione del comunicato erroneo, come previsto dalla legge, in modo da limitare i danni perpetrati alla immagine di chi Vi scrive. In difetto mi vedrò costretto ad adire l’autorità giudiziaria competente per tutelare i miei interessi”, conclude l’agente marittimo.

La sede dell'Autorità PortualeMa oltre alla querelle con il sindaco di Brindisi sulla nave respinta causa possibile concessione ventennale esclusiva a Grimaldi, oltre questa vicenda con Aversa, l’Authority ora è in conflitto anche con una associazione come il Propeller Club Port of Brindisi che non si può certo accusare di pretestuosità o accanimento, a torto o ragione, nei confronti dell’ente e dello stesso Haralambidis. Invece al Propeller è stata inviata pochi giorni addietro una risposta molto irritata alle osservazioni che il club aveva inviato al Comitato Portuale e ai sindaci revisori circa il Piano Triennale delle Opere, che per la prima volta è stato approvato non dallo stesso Comitato Portuale ma direttamente da Haralambidis per decreto (La sede dell'Autorità Portuale di Brindisi).

Non solo l’Authority ha risposto ai rilievi con delle controdeduzioni, come è normale e legittimo che avvenga, ma ha accompagnato questa replica firmata dal segretario generale e da un altro funzionario con rimproveri che sono stati considerati del tutto inopportuni dai riceventi, ma anche con la segnalazione del caso addirittura al consiglio direttivo nazionale del Propeller Club, quasi la sezione brindisina del club dovesse essere rimproverata per l’impudenza. Il problema è che tra tante note e proclami a Brindisi di sviluppo nel porto non se ne vede affatto, intendendo per sviluppo la crescita economica della città attorno al porto e le opportunità per le imprese create nel porto.

Chi volesse approfondire la questione dei rilievi del Propeller Club al Piano triennale delle opere, alleghiamo in calce le osservazioni del Propeller firmate dal presidente Donato Caiulo e il testo (in immagini) della replica dell’Autorità Portuale.

Osservazioni del Propeller Club, port of Brindisi, sul Programma Triennale LL.PP. dell’Autorità Portuale adottato in data 11.11.2014 con D.P. n. 172

Si premette quanto segue:

- L’Autorità Portuale di Brindisi, invece di procedere all’adozione del Programma Triennale con delibera di Comitato Portuale, per la prima volta, nella storia dell’Ente, ha deciso di procedere con proprio decreto presidenziale 172/2014, deliberando l’adozione del Programma Triennale LL.PP. in data 11.11.2014.

- Lo stesso D.P. 172/2014 cita (senza rispettarlo) l’art. 13 del DPR 207/2010 il quale prevede che: “Lo schema di Programma e di aggiornamento sono redatti, entro il 30 settembre di ogni anno ed adottati dall'organo competente entro il 15 ottobre di ogni anno”; si precisa che, con delibera di Comitato Portuale, dopo 60 giorni di pubblicazione ed osservazioni, (art. 128 D.Lgs. 163/2006) il Programma Triennale viene definitivamente approvato contestualmente al bilancio di previsione dell'Ente, del quale forma parte integrante l’elenco annuale.

- Va sottolineato che, fin quando il responsabile del programma era il segretario generale, dott. Nicola Del Nobile, (ed anche in precedenza) l’adozione del P.T. LL.PP. è sempre avvenuta con delibera di Comitato portuale così come avviene, di norma, in quasi tutte le Autorità Portuali, trattandosi di scelte strategiche ed “economiche” dell’Ente su quali progetti “allocare” le risorse.

- L’adozione del Programma Triennale LL.PP., con decreto presidenziale poteva, forse, essere giustificata dal rispetto dei termini di legge, che prevede l’adozione entro il 15 ottobre, ma siamo oltre tali termini previsti dalla normativa, pertanto la scelta di non coinvolgere il Comitato Portuale nell’Adozione del Programma Triennale appare non giustificata da questo punto di vista.

- Lo scorso anno, per la prima volta, il Programma Triennale LL.PP. non fu adottato, in quanto fu portato direttamente in approvazione come allegato al Bilancio. I revisori dei Conti stigmatizzarono tale comportamento rilevando l’obbligatorietà, prescritta dalla legge, della fase di pubblicazione per le eventuali osservazioni, prescrivendo all’Ente, di procedere alla pubblicazione “postuma” del Programma, pur se proposto su schede vecchie (DM 2005) e non vigenti (essendo vigente il DM 11 novembre 2011).

Entrando nel merito delle schede del Programma si evidenzia preliminarmente che:

- risulta mancante, nel programma allegato al D.P. n. 172/2014 la scheda n. 1 : “Quadro delle risorse disponibili”, con l’indicazione dell’accantonamento di cui all’art. 12, co.1 del DPR 207/2010 riferito al primo anno; inutile rilevare l'obbligatorietà della compilazione di tale scheda n. 1;

- risulta mancante, nel programma allegato al D.P. n. 172/2014 la scheda n. 4: “Programma annuale forniture e servizi 2015 …”, inutile rilevare l'obbligatorietà della compilazione di tale scheda n. 4 ;

- la scheda n. 2B : “ Elenco degli Immobili da trasferire ex art. 53, comma 6 del Dlgs 163/2006 e s.m.i.” invece, pur essendo “non compilata”, è timbrata e firmata dal responsabile del programma: tale particolare fa emergere seri dubbi sui motivi dell’assenza delle schede n. 1 e n.4.

- Si ritiene che l’adozione di un Programma Triennale “incompleto”, cioè mancante dei necessari supporti economici (scheda n. 1) su cui basare l’intero programma rende, di fatto nulla la stessa “adozione”: occorrerà pertanto ri-adottare correttamente il Programma nella sua completezza.

Entrando poi nel merito degli interventi si osserva che:

- l’intervento n. 5: “Completamento caratterizzazione ambientale aree portuali a terra”, indicato nella scheda n. 2 “Articolazione della copertura finanziaria” e n. 3 “Elenco annuale” sembra essere più un "servizio" che non un "opera”, e come tale dovrebbe essere segnalato alla scheda n. 4 (mancante) riguardante la programmazione annuale dell’attività contrattuale per l’acquisizione di beni e servizi, come stabilito all’art. 6 del DM. 11.11.2011;

- dei 5 interventi previsti nell’elenco annuale, ben 3 risultano essere interventi di “manutenzione” e fanno riferimento ad uno studio di fattibilità, uno è un “servizio”, ed uno solo sembra essere un vero progetto : “Progetto di Consolidamento banchina centrale e dogana”, peraltro tale progetto, ritirato dall’esame del Consiglio Superiore dei LL.PP. nel 2010 per evitare che fosse “bocciato” … ( su cui non sembra essere stato fatto alcun ulteriore passo “autorizzativo” dal 2010 ad oggi se non una decisione “estemporanea ed unilaterale” e senza aver messo al corrente il Comitato Portuale, di “declassare” tale banchina al solo utilizzo diportistico, impedendo in futuro l’attracco delle navi da crociera in adiacenza alla stazione marittima, sede attuale dell’Autorità Portuale). Spendere 6 milioni di € per “consolidare” una banchina senza permettere l’attracco delle navi da crociera sembra essere una vera e propria beffa per la portualità brindisina oltre che uno spreco di denaro pubblico (Vedi D.P. n. 199 del 4.12.2014).

- Peraltro tale D.P. n. 199 del 4.12.2014, con cui si affida l’incarico di rivedere e ridurre il progetto in questione da 7.700.000 euro a 6.000.000 euro ha data successiva all’adozione del Programma Triennale che, però, porta come importo delle opere a revisione ultimata la cifra di 6.000.000 di euro. Sorge spontanea la domanda: ma se si chiede di vedere tale progetto nel periodo di pubblicazione (dal 12-11-2014) viene mostrato quello originario, già pagato profumatamente ai progettisti ma non approvato dagli organi competenti, da 7.700.000 euro (rispetto al quale, se approvato, avrebbero potuto attraccare anche le navi da crociera) o quello “nuovo”, in corso di “revisione”, da 6.000.000 euro che non prevede tali attracchi per navi da crociera ed il cui incarico per la revisione del progetto (4-12-2014) è successivo alla pubblicazione del programma ? Come mai è stato pagato un progetto prima che ricevesse le approvazioni necessarie? Come mai si mette nell’elenco annuale la cifra di un progetto ancora da “studiare”?

- in tutti gli interventi della scheda 3, “Elenco annuale”, le cifre indicate nella colonna centrale: “Importo annualità” e nella colonna adiacente : “Importo totale intervento” risultano coincidere. Ciò sarebbe vero se tutti tali interventi iniziassero e finissero nel 2015. Ma dalle ultime due colonne si evince che tali interventi “inizierebbero” tra il terzo ed il quarto trimestre del 2015 e finirebbero tra il 2016 ed il 2017. Vi è pertanto un “errore di confusione” e/o di “incompetenza” in tale scheda. Le cifre che si spendono nell’annualità 2015 non possono in alcun modo coincidere con il costo totale del progetto che dura ben oltre il 2015. Tale scheda è da riscrivere eliminando tali errori materiali. Occorrerà poi eliminare l’intervento riguardante i “servizi” di caratterizzazione, che vanno nella scheda n. 4 (“Programma annuale forniture e servizi 2015 …”) etc.

-   Si rinuncia ad entrare ulteriormente nel merito dei singoli interventi, le cui cifre sembrano essere abbastanza “ballerine”: ad esempio l’intervento n. 1 della scheda 3 e cioè la “demolizione caserma VVF e riattamento PIF” è quotata 900.000,00 euro, ma nella relazione della stessa Autorità Portuale del 25 novembre (Art. 29) inviata al MIT ed alla Presidenza del Consiglio è invece quotata 1.000.000,00 euro. Un altro esempio può essere l’intervento n. 2 , “Ristrutturazione dello storico faro aeromarittimo sito presso il Castello Alfonsino nel porto di Brindisi” con 430.000 € stanziati; ma è di competenza dell’A.P.? Lo ha chiesto Mari-Fari? Come sarà alimentato? Sarà utilmente rimesso in funzione? Esiste una logistica di sicurezza o sarà “vandalizzato” dopo pochi giorni?

Ci fermiamo qui sperando che in sede di Comitato Portuale si possa discernere il vero “bene” del Porto di Brindisi e deliberare oculatamente scegliendo le opere e la strategia realmente utile alla comunità portuale brindisina, sulla base di risorse certe e certificate, di cui alla scheda 1.

Le controdeduzioni e il rimprovero dell'Autorità Portuale al Propeller di Brindisi

Replica Autorità Portuale 1-3

Replica Autorità portuale 2-3

Replica Autorità portuale 3-3

Replica Autorità portuale 4-3

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