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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

L'Autorità portuale vuole revocare concessioni a brindisino per passarle a Grimaldi

Regola di Robin Hood capovolta al porto di Brindisi, dove l’Autorità Portuale ha deciso di togliere la concessione di due servizi nel terminal passeggeri prefabbricato di Punta delle Terrare a un piccolo imprenditore brindisino per passarle alla società Grimaldi Euromed, nell’ambito della concessione ventennale richiesta dal grande gruppo armatoriale

BRINDISI – Regola di Robin Hood capovolta al porto di Brindisi, dove l’Autorità Portuale ha deciso di togliere la concessione di due servizi nel terminal passeggeri prefabbricato di Punta delle Terrare a un piccolo imprenditore brindisino per passarle alla società Grimaldi Euromed, nell’ambito della concessione ventennale richiesta dal grande gruppo armatoriale, che comprende oltre alle rampe traghetti anche la gestione del terminal e degli spazi di parcheggio Tir e trailer dell’area.

L’orientamento del presidente dell’authority brindisina, Iraklis Haralambidis, è infatti questo e si evince chiaramente dalla relazione che introdurrà domani, in sede di commissione consultiva locale, la richiesta di autorizzazione di impresa portuale e di terminalista avanzata sempre da Grimaldi Euromed (una società con sede legale a Palermo, costituita dal gruppo Grimaldi per le autostrade del mare), propedeutica al rilascio della concessione demaniale ventennale. Quindi le motivazioni della posizione favorevole dell’Autorità portuale sono tecnicamente le stesse.

Il presidente Iraklis HaralambidisE quali sono le motivazioni per revocare una concessione demaniale in itinere ad un soggetto e passarla ad un altro (salvo violazioni delle norme)? Le cause di pubblico interesse. Quindi per Haralambidis escludere le due società brindisine che gestiscono il servizio di ristoro del terminal e quello di biglietteria è che l’operazione Grimaldi riguarda lo sviluppo del sistema della autostrade del mare, quindi la logistica nazionale. Insomma, caffè, cappuccini e cornetti devono passare per forza al gruppo napoletano assieme alle rampe traghetti e alle area di parcheggio e movimentazione dei mezzi pesanti.

C’è comunque una nota di protesta dell’operatore marittimo Johnny Prudentino, toccato dalla prosperttiva di perdita delle concessioni,  indirizzata all’Autorità Portuale. Prudentino precisa che non ha alcuna intenzione di rinunciare alle due concessioni, che scadono il 31 maggio 2018: una è intestata alla agenzia marittima Seamed Trading Shipping Srl e riguarda due box  dove vengono espletate tutte le operazioni ed il disbrigo delle formalità d'imbarco e sbarco dei passeggeri in partenza ed arrivo dall'Albania e dalla Grecia. Mentre la seconda è stata rilasciata alla Caffè Levante e riguarda come già detto il punto di ristoro del terminal.

Prudentino ha appena finito di combattere senza alcun appoggio dell’Autorità Portuale, pur trattandosi di un collegamento che riguarda il proto di Brindisi, una dura battaglia legale contro la direzione del porto di Valona, conclusasi con un pronunciamento favorevole del tribunale della città albanese e con la revoca del direttore del porto da parte del ministero dei Trasporti di Tirana, che hanno accolto i ricorsi contro le discriminazioni nei confronti dei traghetti che fanno base a Brindisi ripristinando il contratto tra ministero e armatore delle stesse navi. Adesso si trova di fronte a questo nuovo problema. Cosa deve fare un brindisino per lavorare nel porto di Brindisi, è la domanda.

“Vorrei che la nostra Autorità Portuale, insieme alla Commissione consultiva, non penalizzi le iniziative e gli investimenti di giovani piccoli imprenditori che rischiano, con i propri risparmi, per creare nuovi posti di lavoro,  favorendo invece importanti società consolidate che sicuramente non hanno bisogno nella loro grandezza di aiuti. Piuttosto ci si auspica che si lavori insieme alle energie locali per stimolare ed incrementare gli investimenti . Spero che la mia comunicazione e soprattutto il mio appello non cadano nel vuoto ma venga recepito positivamente e magari preso come spunto per elaborare nuove iniziative ed investimenti anche da soggetti locali”, scrive Prudentino alla vigilia della seduta della Commissione consultiva locale.

La sede dell'Autorità PortualeL’operatore marittimo contesta motivazioni e sostanza della paventata revoca delle concessioni: “Ritengo che l'infrastruttura denominata  ' Terminal ' , non possa essere fatta rientrare in maniera artificiosa in quell'interesse pubblico maggiormente rilevante previsto dall'art. 43 in quanto l'infrastruttura può espletare la sua funzione nel pieno delle sue potenzialità anche con un concessionario diverso da Grimaldi”. E ancora: “Rimango un po’ stupito nell'apprendere quale sia il suo trattamento e l'atteggiamento rispetto alla questione legata alla concessione Grimaldi. Un terminal che nessuno ha voluto per anni, perennemente vuoto e che non ha mai svolto pienamente la funzione per la quale è stato costruito, i box destinati alle agenzie ma mai realmente utilizzati, un Terminal che nel suo complesso non è mai stato utilizzato”.

“Oggi un cittadino brindisino, piccolo imprenditore, decide di rischiare ed investire sia in termini economici che di energie, riuscendo a creare otto nuovi posti di lavoro e soprattutto portare alla vita un terminal passeggeri fino a questo momento fantasma rendendolo appetibile ad imprenditori ben più ' importanti ', e l'autorità portuale vorrebbe  ricorrere ad una sicuramente discutibile argomentazione che possa far elevare l'infrastruttura 'Terminal' come sostitutiva della strada che collega paesi dell'Unione Europea in maniera da farle assumere il grado di Interesse pubblico maggiormente rilevante per il solo scopo di far rientrare la questione nel combinato disposto degli art . 42 e 43 del Codice della Navigazione e giustificare così una ipotesi di revoca alle mie concessioni”.

La lettera di Prudentino segue quella del presidente della Fiavet provinciale (agenti di viaggio e tour operator), Adriano Guadalupi, che contestava ieri l'opportunità che fosse un presidente in proroga dell'Autorità Portuale di Brindisi ad occuparsi del rilascio di una concessione ventennale che taglia fuori dal porto di Brindisi la concorrenza di Grimaldi.

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