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Cronaca

L’ex collegio Tommaseo al Comune per 99 anni: “Finalità turistico-congressuali”

La Regione prende atto dell’accordo anche a sfondo culturale tra l’Ente cittadino e la Provincia risalente al 2010 e rivisto nel 2017

BRINDISI – L’ex collegio Tommaseo  avrà un futuro, una nuova vita a vocazione “culturale e turistico-congressuale”, per effetto della concessione del diritto di superficie, in favore del Comune di Brindisi, per la durata di 99 anni, a titolo gratuito. Accordo sottoscritto tra l’Ente cittadino e la Provincia una prima volta nel 2010, poi nel 2017 e “ratificato” ora dalla Regione Puglia.

Collegio navale Tommaseo

La svolta

La buona nuova arriva dalla sede degli uffici regionali e rimbalza a Brindisi via internet: sul sito della Regione è stata pubblicata proprio oggi la delibera della Giunta adottata lo scorso 28 giugno, su proposta dell’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese. Passaggio necessario per chiudere in via definitiva l’iter amministrativo finalizzato al trasferimento dell’immobile regionale che un tempo ospitava il collegio navale, in favore dell’Amministrazione cittadina. A Palazzo di città, quindi, bisognerà lavorare per rendere concreti i progetti di riqualificazione presentati negli anni. Negli ultimi tre lustri, almeno.

L’immobile

Il complesso immobiliare risale al periodo del governo di Benito Mussolini: l'8 settembre 1934  diede inizio ai lavori del Collegio Navale Nicolò Tommaseo,  progettato dall’architetto Gaetano Minnucci e inaugurato il 5 dicembre 1937, subito dopo il Collegio Navale Francesco Morosini di Venezia. Fu sede  dell'Accademia Navale di Livorno dopo l'8 settembre del 1943, poi centro di raccolta dei profughi giuliani, quindi a lungo sede dell'Istituto tecnico nautico "Carnaro", e infine occupato abusivamente da famiglie senza casa. Sino a essere abbandonato. Sul futuro si ragiona dal 2010 quando venne disposto il trasferimento in favore del Comune del diritto di superficie per 99 anni, con legge regionale. L’articolo rilevante era ed è 50, modificativo dell’articolo 38 della precedente legge del 2007. Il 3 dicembre 2010, come riferiscono le cronache dell’epoca, venne raggiunto un accordo-verbale tra le parti, allo scopo di stabilire i “rispettivi impegni” per il passaggio di mano della struttura.

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Il primo accordo

All’epoca il Comune assunse l’impegno di cedere alla Provincia, suoli di sua proprietà per un totale di 41.367 metri quadrati, da destinare alla “costruzione di edifici scolastici, previa approvazione della variante urbanistica per la loro conforme tipizzazione”. Cosa è successo in questi anni? Ci sono state difficoltà da parte dell’Amministrazione cittadina nel reperire suoli. Per questo il 4 luglio 2017, le parti hanno sottoscritto un accordo bis.

L’accordo bis

Con la nuova intesa, il Comune si è impegnato a sottoscrivere il verbale di “immissione in possesso della litoranea sino ad Apani”, accollandosi le spese di messa in sicurezza della viabilità. Problema in verità non ancora superato, stando alle denunce dei residenti della zona e di chi frequenta la litoranea nei mesi estivi.

Sia Comune che Provincia hanno condiviso, sempre per effetto della seconda intesa, “la necessità di valorizzazione del patrimonio pubblico di rispettiva competenza, costituito dal compendio in via Cappuccini, di proprietà di entrambi”. Per l’Ente cittadino, l’obbligo di “predisporre la progettazione edilizia e urbanistica, per la Provincia la procedura di evidenza pubblica per la dismissione”.

Per l’Amministrazione cittadina anche l’impegno a “mettere a disposizione della Provincia un locale non inferiore a 200 metri quadrati, all’interno del complesso del collegio Tommaseo”, per non meno di 30 giornate l’anno, per venti anni. La Provincia – si legge nell’accordo – lo destinerà per le proprie funzioni e attività di valenza pubblica.

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La Regione

Dalla Regione Puglia (finalmente) il via libera, dopo aver verificato la conclusione dei passaggi intermedi, e dopo le ratifiche del nuovo accordo. Per il Comune, per mano del commissario straordinario Cesare Castelli, in data 18 luglio 2017, e per la Provincia con delibera del 28 settembre successivo.

Sarà la dirigente pro tempore del Servizio Amministrazione del patrimonio della Regione Puglia, Anna Antonia De Domizio, a sottoscrivere l’atto pubblico di concessione del bene.

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