L’ex segretario generale non molla: ricorre al Tar per restare
Giuseppe Salvatore Alemanno contesta il commissario Santi Giuffré: “Decisione illegittima, non ho ricevuto alcuna comunicazione formale”
BRINDISI – Braccio di ferro al vertice di Palazzo di città, dove l’ex segretario generale, Giuseppe Salvatore Alemanno, contesta la decisione del commissario Santi Giuffré di sostituirlo con Pasquale Greco. E chiede ai giudici del Tar di annullare la nuova nomina, congelando da subito l’arrivo della new entry.
Il motivo? Nulla di personale o di professionale nei confronti di chi è stato chiamato a prendere il suo posto, ovviamente. La risposta rimanda a una questione di illegittimità. Sì perché, secondo Alemanno i provvedimenti firmati dal commissario sono “illegittimi in quanto non preceduti da una formale comunicazione di avvio della procedura di nomina del nuovo segretario”. Tutto falso, primo di fondamento rispondono a Palazzo di città, tanto è vero che è stato già deciso di passare al contrattacco, sul piano legale: “La comunicazione è avvenuta regolarmente”.
Giuffré, nella giornata di ieri, subito dopo aver ricevuto la notifica del ricorso al Tar-sede di Lecce, ha deliberato la costituzione del Comune di Brindisi nel giudizio di fronte ai giudici amministrativi e ha nominato l’avvocato Alessandra Cursi, come legale per rappresentare gli interessi dell’Ente. Il ricorso all’esterno del Palazzo, è stato atto dovuto trattandosi di contenzioso che attiene a una figura di vertice dell’Amministrazione. La delibera è stata assunta con i poteri della Giunta, alla presenza del vice segretario generale, Angelo Roma, già capo di Gabinetto del sindaco, chiamato a coprire il vuoto sino all’arrivo di Pasquale Greco.