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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Spiagge, bagnini, abusivi, navigatori della domenica: controlli e multe

La Guardia Costiera di Brindisi intensifica i controlli in mare e sul litorale nella settimana di Ferragosto

Incrementati i controlli in mare e lungo il litorale nel periodo a cavallo del Ferragosto da parte della Guardia Costiera di Brindisi, sotto il coordinamento del capitano di vascello Salvatore Minervino, comandante della Capitaneria di Porto, nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro 2018. Durante il fine settimana, sono proseguite anche le attività per la prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale sulle spiagge e della contraffazione. In particolare sulle spiagge del comune di Fasano è intervenuta una pattuglia composta dai militari dell’Ufficio Locale di Savelletri, della stazione dei carabinieri di Pezze di Greco e agenti della Polizia locale di Fasano.

Colpite le violazioni del limite di navigazione

controlli spiagge guardia costiera-2Durante l’attività, sono stati sanzionati cinque venditori ambulanti di diverse nazionalità, con relativo sequestro amministrativo di tutta la merce in loro possesso. Sempre i militari della Guardia Costiera di Savelletri, hanno sanzionato due stabilimenti balneari per la violazione dell’ordinanza della Capitaneria di Porto di Brindisi, in particolare i bagnini non erano presenti sulla loro postazione ma venivano utilizzati in altre mansioni.

Inoltre i militari del mezzo minore GC B18, dislocato per il periodo estivo nel porto di Savelletri hanno sottoposto a fermo e sanzionato diversi mezzi nautici intercettati all’interno della fascia di 200 metri dalla battigia riservata esclusivamente alla balneazione. La presenza di imbarcazioni in tale zona comporta un elevatissimo e gravissimo rischio per l’incolumità dei bagnanti ma questo sembra non interessare a chi ritiene di poter liberamente circolare in mare senza limiti, in spregio a qualsiasi regolamentazione o norma.

Auto sulle dune, multe salate

rete sequestrata guardia costiera-2Nel resto della provincia, i militari della Capitaneria di Porto di Brindisi, hanno sanzionato in via amministrativa, per 1.032euro cadauna, diverse strutture balneari. Altre tipologie di infrazioni rilevate hanno riguardato la sosta selvaggia sulle dune costiere del comune di Carovigno, un esempio di inciviltà e di mancanza di rispetto che non conosce limite. Nei casi di specie, le sanzioni ammontano a 206 euro. Inoltre nel corso del pattugliamento da parte dei mezzi navali della Guardia Costiera, sono stati sanzionati amministrativamente numerose imbarcazioni da diporto e moto d’acqua che sostavano e navigavano con il loro mezzo nella fascia dei 200 metri dalla costa.

Controlli sulla pesca sportiva

Nel mentre, nell’ambito dei controlli pesca, la motovedetta CP 263 ha sequestrato una rete da pesca ad un pescatore sportivo, in quanto attrezzo non consentito, oltre al sequestro il soggetto è stato sanzionato amministrativamente per 4.000 euro. Durante la stessa attività, sono stati sanzionati due pescatori subacquei, i quali effettuavano la pesca con l’ausilio di propulsione (aquascooter-maialini). 

mtovedetta capitaneria brindisi-2

Si ricorda - annota la Capitaneria - che la normativa in vigore, vieta condotte di pesca antisportive ed antiecologiche (ad esempio impiego, nella pesca subacquea, di propulsori anche subacquei per farsi trainare velocemente alla ricerca della preda da arpionare), è consentito esclusivamente a scopo sperimentale e subordinatamente ad autorizzazione ministeriale. Oltre alla sanzione amministrativa di 1.000, è stato sequestrato il pescato e l’acquascooter (maialino).    

Su questo punto la polemica è aperta. E' vero che qualcuno in Italia utilizza gli aquascooter elettrici - adeguatamente zavorrati -  anche in immersione, ma ciò ovviamente non è possibile con quelli spinti da motori a scoppio. La stragrande maggioranza dei pescatori subacquei utilizza gli aquascooter solo per raggiungere il punto di pesca, in alternativa alla barca (più inquinante). Sarebbe auspicabile una maggiore repressione della pesca di frodo con autorespiratori ad aria e la pesca indiscriminata alla traina dove molto spesso viene superato il limite consentito di 5 chilogrammi, attività che colpisce soprattutto le colonie di dentici.

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