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Cronaca

La Forestale: "Al Cillarese colpita area di interesse europeo"

Quella colpita ieri da un incendio di natura quasi certamente dolosa è una delle poche zone di rifugio per la fauna nel Brindisino. I danni, contenuti in sei ettari di estensione del parco, sarebbero stati più gravi se l'intervento delle squadre non fosse stato tempestivo

BRINDISI - Quella colpita ieri da un incendio di natura quasi certamente dolosa è una delle poche zone di rifugio per la fauna nel Brindisino. I danni, contenuti in sei ettari di estensione del parco, sarebbero stati più gravi se l'intervento delle squadre non fosse stato tempestivo. Lo dice il comando della Forestale di Brindisi in un bilancio dei fatti. 

"Le fiamme, divampate attorno alle 14, hanno percorso una superficie di circa 6 ettari ed hanno visto nel corso del loro spegnimento la collaborazione fra unità appartenenti al Corpo Forestale dello Stato – comando stazione di Brindisi, che è stato allertato dalla Sala Operativa Unificata Permanente istituita presso la Regione Puglia, ai Vigili del Fuoco, ed agli operai Antincendio Boschivo dell’Azienda Ripartimentale delle Foreste. Hanno preso parte alle operazioni di spegnimento complessivamente 3 autobotti e 3 automezzi con modulo AIB specifico per le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi".

incendio cillarese 3-2

"A causa dell’ubicazione della zona interessata dalle fiamme, le cui grandi quantità di fumo prodotto limitava fortemente la visibilità, è stato richiesto inoltre l’intervento della Polizia stradale, che ha provveduto a bloccare il traffico veicolare sulla statale Brindisi – Bari al fine di evitare incidenti", riepiloga la Forestale di Brindisi. "Il vento di maestrale, che spirava con raffiche di anche 8 metri al secondo, ha favorito la diffusione delle fiamme, rendendo difficoltose le operazioni di spegnimento, protraendo le operazioni di spegnimento delle fiamme, che sono andate avanti fino alle 17. Alla fine - prosegue il comunicato - di tutte le operazioni di bonifica (finalizzate, queste, a scongiurare che il fuoco potesse ripartire dalle aree già spente) il fuoco aveva interessato 6 ettari di soprassuolo lungo le sponde dell’invaso".

Anatre al Cillarese-2

"Fortunatamente non si sono verificati danni a persone o cose, se si eccettua, ovviamente, il patrimonio naturalistico che è andato distrutto dal fuoco. I sei ettari andati bruciati, che hanno interessato un territorio con presenza di canneto, macchia e aree incolte, rappresentano indubbiamente - dice la Forestale - un danno al patrimonio naturalistico locale e non solo, essendo l’area del Cillarese classificata come zona di importanza a livello europeo per le specie animali in generale ed in particolare per quelle di uccelli, stanziali e migratori, ivi soggiornanti e/o nidificanti".

Il bacino del Cillarese

Nella zona denominata Cillarese "sorge infatti un grande invaso di acqua dolce, l’unico nella zona, in cui si concentrano molti animali, in particolare avifauna, appartenenti a numerose specie. Per questo motivo l’area  è sottoposta a vincolo naturalistico in quanto 'Oasi di protezione della faunai in base al Dpgr 376 del 6 agosto 1992. Il sito è inoltre stato dichiarato Sito di Interesse Regionale nell’ambito del progetto del Ministero dell’Ambiente di censimento dei biotopi rientranti nella rete ecologia europea Natura 2000 in applicazione della cosiddetta 'Direttiva Habitat'. L’area rientra inoltre fra le zone umide prescelte dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica per effettuare ogni anno il censimento degli uccelli acquatici svernanti".

La Diga del Cillarese-2

Chi ha provocato l'incendio, dunque, ha colpito "una zona riconosciuta meritevole di una tale vincolistica per via della componente faunistica ivi presente è pertanto suscettibile di gravi danni, qualora venga attraversata da un evento dannoso come un incendio. E’ infatti, a tale proposito, appena il caso di rilevare quanto un’area di soggiorno ubicata in un territorio povero di zone rifugio, come il Brindisino, si presti ad ospitare concentrazioni anche cospicue di animali selvatici che trovano in essa l’unica zona disponibile nel raggio di svariati chilometri, ed è pertanto intuitivo il tenore del danno che un evento come un incendio può arrecare alla fauna locale e migratrice", ricorda la Forestale.

L'invaso del Cillarese e il bosco

"Fin dall’inizio della stagione Aib (“Anti Incendio Boschivo”), che si protrae dal 15 giugno al 15 settembre, il Corpo Forestale ha avviato in provincia una serie di pattugliamenti  giornalieri delle aree più meritevoli di salvaguardia, al fine di scongiurare e per quanto possibile di prevenire gli incendi; ad oggi, l’andamento stagionale degli eventi incendiari si è rilevato più confortante che negli anni precedenti, il che lascia ben sperare per il prosieguo di questa stagione estiva".

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