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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La Provincia mette in vendita per 1,1 milioni l'ex comando dei Vigili del Fuoco

Ex caserma dei vigili del fuoco da tempo, e a stretto giro anche ex complesso di proprietà della Provincia, perché l’ente ha deciso di mettere in vendita la struttura di via Ciriciello, dove ha sede la partecipata Terra di Brindisi nata cinque anni addietro con l’obiettivo di “cartolarizzare” gli immobili

BRINDISI – Ex caserma dei vigili del fuoco da tempo, e a stretto giro anche ex complesso di proprietà della Provincia, perché l’ente ha deciso di mettere in vendita la struttura di via Ciriciello, dove ha sede la partecipata Terra di Brindisi nata cinque anni addietro con l’obiettivo di “cartolarizzare” gli immobili. Non c’è più futuro per la società tenuta a battesimo dall’amministrazione provinciale,  risultato del laboratorio Pd-Massimo Ferrarese, e non c’è motivo per cui mantenere tra le proprietà quel che per diversi anni è stato il quartier generale dei pompieri, centro pulsante degli interventi che hanno fatto anche la storia della città di Brindisi.

La Provincia, ente di secondo livello destinato all’estinzione, spera di fare cassa: prezzo di base pari a un milione 108.357 e 50 centesimi, con una cauzione da versare all’atto della presentazione dell’offerta di acquisto pari al dieci per cento della somma, quindi uguale a 110.835,75. Le offerte in aumento non potranno essere fatte per frazioni inferiori a mille euro. L’aggiudicazione provvisoria è fatta all’offerta più alta, in caso di parità si procede con una procedura ristretta.

E’ tutto scritto nel bando di vendita sfornato dalla stessa sede della partecipata Terra di Brindisi (affidata alla nascita al capo dello staff dell’ex presidente Ferrarese, Francesco Zingarello Pasanisi) lo scorso 4 agosto: manca un giorno appena alla scadenza dell’appello firmato dal liquidatore, il commercialista Oreste Pepe Milizia, di Francavilla Fontana.

“La gara pubblica per l’alienazione riguarderà il complesso sede dell’ex caserma dei vigili del fuoco di Brindisi composto da tre edifici distinti e dal castello di manovra”, si legge nel bando. “Il primo edificio su due libelli è composto al piano terra da un locale ad uso autorimessa e al primo piano ci sono le camerate”,  il secondo edificio così come il pian terreno del terzo sono attualmente occupati dagli uffici tecnico-amministrativi della società Santa Teresa Spa mentre il primo piano del terzo edificio ospita gli uffici della Terra di Brindisi.

“L’acquirente subentrerà alla società Terra di Brindisi in tutti i rapporti derivanti dal contratto di comodato d’uso (che scade l’11 dicembre 2020)”. Una volta deciso il trasferimento del comando nella nuova caserma di via Nicola Brandi, del sito si tornò a parlare contestualmente all’emergenza legata all’accoglienza degli immigrati, quando il capannone di proprietà del Comune che si trova in via Provinciale per San Vito, venne chiuso dopo che venne accertata l’inagibilità.

L'ex caserma dei vigili del fuoco - 2-2-2Gli immobili di via Ciciriello furono presi in considerazione dal tavolo tecnico Provincia-Comune Caritas ai tempi di Michele Errico e Domenico Mennitti, in relazione alla disponibilità di camere, ma il progetto venne accantonato dalla gestione successiva e la Provincia, alla fine, decise di riconvertire l’immobile per dare spazio agli uffici delle proprie partecipate.

Terra di Brindisi è in liquidazione dopo essere rimasta attiva per cinque anni, a fronte dei 40 previsti nell’atto costitutivo, varato dal Consiglio provinciale nel mese di novembre 2010, con l’obiettivo di dare autonomia giuridica al patrimonio immobiliare provinciale.

Con decreto dell’allora presidente Ferrarese venne nominato come amministratore unico (ed unico dipendente) della società a responsabilità limitata uni personale il commercialista  Francesco Zingarello Pasanisi,  nato a Mesagne, classe 1968, lo stesso che passò a guidare la Stp sino all’arrivo dell’avvocato Rosario Almiento.

Secondo l’impostazione politica del centrosinistra, l’amministrazione doveva cedere alcuni degli immobili di sua proprietà a una società nelle vesti di “veicolo”, a sua volta di interamente pubblica, appunto la “Terra di Brindisi Srl”. Stando al meccanismo individuato dalla giunta, la nuova realtà “acquisiva i beni a titolo definitivo e corrisponderà il relativo controvalore alla Provincia, attraverso risorse finanziarie attinte dagli istituti di credito”.

“I finanziamenti così assunti saranno successivamente stinti dalla stessa società utilizzando il ricavato derivante dall’incasso delle vendita definitive degli immobili ai privati”. Terra di Brindisi, quindi, diventata un tramite per incassare i proventi delle cessioni allo scopo di finanziare investimenti programmati. Inoltre,  nelle previsioni dell’esecutivo, si faceva riferimento alla possibilità di  “massimizzare il valore ritraibile dal mercato per un importo di dieci milioni di euro che in gran parte verrà destinato per l’acquisizione dell’istituto Flacco e in parte per gli interventi di manutenzione straordinaria”. Il commerciale è stato effettivamente acquisito. Adesso sul mercato finisce l’ex caserma dei vigili del fuoco.

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