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Cronaca

Comune: "Qualcuno ha svolto sette progetti in un mese. Atti in procura"

Il caso sollevato dalla Uil nell’ultima riunione con il sindaco Consales. In un fascicolo raccolti tutti i documenti dei progetti settoriali e intersettoriali svolti da diversi dipendenti comunali, per un totale di 260mila euro

BRINDISI –  Da palazzo di città al palazzo della procura e alla Corte dei Conti, con un fascicolo in cui sono stati raccolti tutti i documenti dei progetti settoriali e intersettoriali svolti da diversi dipendenti comunali, per un totale di 260mila euro: “C’è più di qualche domanda che merita risposta nell’interesse degli stessi impiegati pubblici e a questo punto solo la magistratura può fugare i dubbi sulla ripartizione dei lavori e quindi sui pagamenti”.

I dubbi. I punti interrogativi sono quelli della Uil aziendale, rappresentata dal segretario Giuseppe Roma, pronto a farsi accompagnare dal legale del sindacato negli uffici del procuratore capo, all’indomani dell’ultima riunione della delegazione trattante, a cui hanno partecipato il sindaco Mimmo Consales; il dirigente (ad interim) del settore Risorse Umane, Angelo Roma, e i portavoce delle altre sigle sindacali presenti all’interno dell’Amministrazione comunale.

Il presunto caso dei progetti con annessi pagamenti, autorizzati nelle ultime ore, è venuto a galla martedì scorso, nel corso dell’incontro che lo stesso primo cittadino avrebbe convocato per comunicare l’ipotesi di “tagliare” le posizioni organizzative dalle attuali 22 a 15, anche in conseguenza dello sforamento del patto di stabilità per l’anno 2014: “Come Uil abbiamo chiesto spiegazioni sulle liquidazioni delle attività racchiuse in sette progetti relativi al 2014, finanziati con risorse derivanti dal Fondo del personale, sul quale c’è stato il via libera delle parti il 16 novembre”, spiega Roma.

Il responsabile Uil al Comune di Brindisi, Giuseppe Roma-2“Ora, dalle determine dei dirigenti, si apprende innanzitutto che ci sono dipendenti inseriti in tutti e sette i progetti, per cui viene automatico chiedersi come sia stato possibile che abbiano svolto tutte le attività nello stesso arco temporale. Poi si scopre, sempre leggendo gli elenchi, che ci sono dipendenti titolari di posizioni organizzative e persino di alte professionalità, circostanze queste escluse dal contratto di lavoro, per cui anche in questo caso, è d’obbligo chiedere come sia stato possibile. Di fondo, quindi, la domanda è come mai partecipano ai progetti e di conseguenza vengono pagati sempre gli stessi impiegati, in spregio al principio che vorrebbe un’equa ripartizione dei lavori extra?”, rimarca il segretario aziendale della Uil rimasto solo in questa occasione.

“Purtroppo spiace constatare il silenzio del Comune visto che nessuno ci ha dato risposte e prima ancora quello dei colleghi sindacalisti. Ma tutti i dipendenti dell’amministrazione cittadina hanno il diritto di sapere, per cui non c’è altra strada da intraprendere se non quella che porta alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica”.

I progetti. Nel fascicolo composto dalla Uil sono finiti i documenti relativi al progetto “Organi istituzionali” per 17.500 euro: si tratta di “attività giornaliere di assistenza e supporto amministrativo ai consiglieri comunali, al presidente del consiglio comunale, a svolgere una composita gestione di tutti gli adempimenti propedeutici e successivi ai lavori consiliari”, così come della “conferenza dei capigruppo e delle commissioni”. A partecipare sono stati in 15 e, come si legge nella relazione conclusiva firmata dal dirigente del settore, “sono state redatte 110 delibere di Consiglio, sono stati effettuati 18 consigli comunali, 52 conferenze dei capigruppo, 43 riunioni dell’ufficio di presidenza, 16 della commissione statuto e 15 commissioni congiunte”.

In conclusione “il settore ha raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati dal progetto secondo i criteri di efficienza, efficacia ed economicità, esprimendo la valutazione di ciascun dipendente in base dalla categoria di appartenenza, al grado dell’apporto individuale e all’effettiva partecipazione”. Sono stati raccolti anche gli atti che si riferiscono al progetto “Censimento” svolto da 5 dipendenti dell’Anagrafe per 8.400 euro e al “Servizio di autenticazione delle firme e foto a domicilio per persone impossibilitate a muoversi” che ha visto al lavoro 12 persone per 9.829,37 euro.

Ancora, tutti i documenti che si riferiscono alle attività finalizzate al “Recupero evasione per gli Enti ecclesiastici e caserme” proposto dal settore Tributi con la partecipazione di 23 dipendenti per 24.069,23 euro: si tratta del lavoro che ha permesso di accertare il mancato pagamento della Tarsu ad opera di chiese e congregazioni, tra cui quella delle suore di San Antonio, che risiedono al Casale, a cui nei giorni scorsi è stato notificato l’atto di sollecito al versamento di 466mila euro per gli anni dal 2011 a oggi (in precedenza c’è prescrizione).

Alcuni impiegati del settore Tributi hanno lavorato anche sull’accertamento della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili: quattro persone per 17.238,02 euro. Fa capo allo stesso ufficio, il progetto di “Avvio del controllo di gestione nel Comune di Brindisi”: trenta dipendenti al lavoro per un totale di 28.943,07 euro. L’ultimo progetto si chiama “Legge Pinto” e si riferisce alla “individuazione dei giudizi in cui il Comune di Brindisi è stato parte e in riferimento ai quali sarebbe possibile agire contro il Ministero della Giustizia al fine di conseguire l’equa riparazione, salva la successiva verifica e valutazione di un effettivo danno”: cinque dipendenti per 7.884,33 euro.

Infine, tre progetti intersettoriali “Amministrazione trasparente” al quale hanno lavorato 195 dipendenti a fronte di un totale pari a 156.605,43 euro; “Procedimenti amministrativi” che ha visto impegnate 251 persone per 108.476,38 euro e “Residui attivi e passivi” per l’accertamento delle “code” di spese e entrate al quale hanno preso parte 344 dipendenti per 19.934,54 euro.

“Rispetto a questi tre casi chiediamo di conoscere quali siano stati i criteri seguiti per le valutazioni dei dirigenti? La domanda è necessaria per capire le ragioni della ripartizione delle somme tra i singoli”.

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