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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Francavilla Fontana

La breve e sanguinosa guerra di mala

BRINDISI – Ottobre, novembre e dicembre 2010. Tre omicidi: Vincenzo Della Corte prima, Francesco Ligorio poi e per ultimo Fabio Parisi. Tutti e tre uccisi a colpi d’arma da fuoco da killer senza scrupoli. Ottobre 2011, con l’operazione “Terminator” da parte del Norm di Francavilla Fontana ed il sequestro di armi – un vero arsenale - e gli arresti di Gianluca Della Corte, Maurizio Parisi, Giovanni Passiante, Giovanni Resta e Vitantonio Spirito, si presume si sia giunti ad un punto importante delle indagini sulla guerra di mala di fine 2010, anche se gli attuali indagati rispondono solo di reati connessi alla detenzione e al porto di armi da fuoco comuni e da guerra.

BRINDISIOttobre, novembre e dicembre 2010. Tre omicidi: Vincenzo Della Corte prima, Francesco Ligorio poi e per ultimo Fabio Parisi. Tutti e tre uccisi a colpi d’arma da fuoco da killer senza scrupoli. Ottobre 2011, con l’operazione “Terminator” da parte del Norm di Francavilla Fontana ed il sequestro di armi – un vero arsenale -  e gli arresti di  Gianluca Della Corte, Maurizio Parisi, Giovanni Passiante, Giovanni Resta e Vitantonio Spirito,  si presume si sia giunti ad un punto importante delle indagini sulla guerra di mala di fine 2010, anche se gli attuali indagati rispondono solo di reati connessi alla detenzione e al porto di armi da fuoco comuni e da guerra.

La prima vittima, della scia di sangue tracciata dalla criminalità organizzata  l’anno scorso, fu Vincenzo Della Corte, francavillese, cugino dell’omonimo sindaco della città degli Imperiali, ucciso da un pallettone cal. 8,6 che lo centrò la nuca. L’omicidio avvenne a San Michele Salentino, a pochi chilometri da Francavilla Fontana, in via Vittorio Veneto, in un locale commerciale in  allestimento. Della Corte fu raggiunto da due sicari che esplosero contro di lui numerosi colpi di fucile. Era la sera dell’8 ottobre del 2010.

Vincenzo Della Corte, alla vista dei due incappucciati che avevano fatto irruzione nel negozio infrangendo una vetrata, tentò di fuggire è di sottrarsi alla morte barricandosi nel bagno del locale, ma fu raggiunto da tre scariche di pallettoni da distanza ravvicinata, che lo fulminarono. Vincenzo Della Corte, sposato, padre di tre figli, era abbastanza noto a Francavilla Fontana. Assieme ai fratelli per diverso tempo aveva gestito una cava in contrada Salinari, sequestrata un paio di anni prima dalla Guardia di finanza.

L’omicidio numero due, poco più di un mese dopo l’uccisione di Della Corte: l’11 novembre 2010 toccò al 18enne Francesco Ligorio, anch’egli di Francavilla Fontana. Il giovane morì sotto i colpi di un mitragliatore Ak 47 calibro 7,62 (proprio come quello sequestrato dal Norm qualche mese fa), un Kalashnikov, centrato alla schiena ed ad un braccio. Il giovane morì praticamente sul colpo, sull’autocarro bloccato dai killer,  sul tratto di superstrada che da Brindisi porta a Taranto, proprio all’altezza della sua città. Alla guida del camion c’era il proprietario, Nicola Canovari, rimasto gravemente ferito nell’attentato, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e, secondo gli investigatori, obiettivo dei due o al massimo tre killer che quella mattina entrarono in azione all’alba precisamente alle ore 5,40 sulla statale 7.

Come nei film di mafia, i killer, proprio dirimpetto al ristorante “Casa Resta”, bloccarono arrestarono l’Iveco di Canovari e crivellarono di colpi la cabina. Omicidio che sin da subito venne collegato a quello di Vincenzo Della Corte. Francesco Ligorio, incensurato e bravo ragazzo, perse la vita a causa di contrasti di cui non sapeva nulla.

Terzo ed ultimo omicidio, in ordine di tempo, quello di Fabio Parisi ammazzato il 22 dicembre 2010, in pieno centro a Francavilla Fontana. Il 28enne, legato ad una famiglia già falcidiata da uccisioni,  morì sotto i colpi di un fucile a canne mozze (come quello sequestrato) alle 6,20 del mattino. Era appena risalito in auto, dopo aver preso il solito caffè al solito bar, il Glam House, in via Regina Elena a Francavilla, quando due scariche di pallettoni, esplose da un fucile calibro 12, lo investirono  falciandolo e mandando in frantumi il vetro del lato passeggero dell’auto.

La prima scarica raggiunse la vittima al torace, la seconda alla schiena, forse mentre Parisi dopo la prima ferita, cercava di uscire dall’auto. La seconda fucilata lo scaraventò per terra, facendolo finire con la faccia sul marciapiede. E rimase, lì immobile, sino alle 9,10 quando il cadavere non venne rimosso. I killer, in questo caso, erano a bordo di una moto di grossa cilindrata.

A proposito dell'operazione condotta oggi dai carabinieri e della morte di Francesco Ligorio, si egistra una comunicato di Libera: "A quasi un anno dall'omicidio del diciottenne francavillese Francesco Ligorio, ucciso la mattina dell'11 novembre 2010 in un agguato sulla superstrada Brindisi-Taranto, l'operazione Terminator condotta dai carabinieri nella giornata di oggi a Francavilla Fontana lascia sperare che si possa presto raggiungere verità e giustizia per la tragica morte di Francesco, gettando la necessaria luce sulla presenza criminale nella città degli Imperiali che negli ultimi mesi del 2010 ha mostrato tutta la sua violenza", dice Libera.

"Invitiamo tutti i cittadini francavillesi a tenere alta l'attenzione, sostenendo l'operato delle forze dell'ordine - fa appello Libera - e costruendo legami di legalità e memoria, anche ricordando accanto ai familiari - insieme, cittadini, associazioni, parrocchie, scuole - la morte del giovanissimo Francesco Ligorio il prossimo 11 novembre".

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