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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La festa patronale a Multiservizi

BRINDISI – Costerà quasi il doppio dello scorso anno la festa patronale per i santi Teodoro d’Amasea e S. Lorenzo da Brindisi, con in meno il Palio dell’Arca, che quest’anno salta, ed in più la querelle sugli stand al lungomare.

BRINDISI – Costerà quasi il doppio dello scorso anno la festa patronale per i santi Teodoro d’Amasea e S. Lorenzo da Brindisi, con in meno il Palio dell’Arca, che quest’anno salta, ed in più la querelle sulla sistemazione di quella è che è – assieme alla parte religiosa – l’anima più popolare degli eventi di questo genere: le bancarelle. La previsione l’amministrazione comunale di Brindisi stanzierà infatti complessivamente 82.829,34 euro Iva compresa per il progetto affidato dal sindaco Mimmo Consales a Multiservizi, vera novità organizzativa di questa edizione, e 20mila euro per il programma del Comitato feste patronali che passa così in secondo piano.

In realtà, quei 20mila euro sono solo una anticipazione, perché la delibera di giunta affissa all’albo pretorio del Comune spiega che “la complessiva spesa di euro 20.000,00 verrà finanziata mediante parte degli introiti relativi al contributo che gli espositori presenti nei giorni delle celebrazioni dei Santi Patroni verseranno nelle casse dell’amministrazione”, e che “l’erogazione al Comitato della suddetta somma di euro 20.000,00, com’è d’uopo, avverrà altresì a rendicontazione e presentazione delle relative certificazioni di spesa, nonché di una relazione illustrativa circa le modalità gestionali utilizzate per la realizzazione dell’iniziativa”.

Insomma, tirate le somme, la festa costerà poco meno del doppio, non avrà il Palio dell’Arca, gli ambulanti che l’anno scorso hanno speso mediamente in concessioni circa 120 euro, per essere della partita e poter utilizzare uno degli stand su lungomare Regina Margherita che il Comune indica come scelta obbligata, dovranno sborsare 450 euro. Ma cosa offre il programma oltre a questi aspetti già oggetto di discussione? Ecco cosa farà Multiservizi, spiega la delibera, con 83mila euro Iva inclusa: fornitura e installazione delle luminarie nelle vie cittadine, realizzazione di uno spettacolo pirotecnico, fornitura e installazione di stand per gli espositori e relativa fornitura di energia elettrica, fornitura e posa in opera di transenne nelle aree pedonali e nelle altre di svolgimento della festa patronale.

La società in house curerà con il proprio personale, per lo spettacolo pirotecnico, la messa in sicurezza con potatura di alberi, siepi ed aiuole, pulizia dell’area di sparo preventiva e successiva, raccolta e smaltimento di rifiuti speciali al termine della manifestazione; l’eventuale fornitura di piattaforma elevabile per riprese in diretta delle tv locali; supporto e coordinamento, sia nella fase di predisposizione sia di impiego e successivo riordino delle attività legate a fornitura e posa in opera delle luminarie, degli stand, dei bagni chimici e delle transenne nelle aree pedonali.

Ecco invece il programma del Comitato feste patronali, che dovrà sperare che dall’affitto degli stand entrino almeno i 20mila euro impegnati dal Comune: addobbo tosello e chiesa, 1.000,00 euro; assicurazione imbarco mezzo Marina Militare 140,00; sicurezza – volontari protezione civile – primo soccorso 400,00; spettacolo “Le Rondeau de fauvel” 3.400,00; spettacolo Giovanni Mauriello 5.124,00; spettacolo banda di giro e da concerto 3.300,00; banda da giro (4 appuntamenti) 2.400,00; Siae 1.500,00; servizi vari (palchi, allestimenti, manifesti, ecc.) 2.736,00; totale 20.000,00 Iva compresa.

Insomma, la nuova formula sposta la festa patronale di Brindisi sull’asse “tecnico organizzativo” (ma anche sul concetto) dei vari festival che l’hanno preceduta in estate. Se ciò soddisferà o meno le aspettative dei brindisini e di tutte le parti in causa nell’evento, lo si vedrà dai fatti.

 

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