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Cronaca Mesagne

Quattro specialisti delle "spaccate" finiscono nella trappola della polizia

Finisce in trappola la “banda della Giulietta”: quattro arresti sono stati eseguiti dal personale della Squadra mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne, dopo una notte movimentata che si è conclusa con la cattura del gruppo nei pressi del luogo dove celavano la refurtiva

MESAGNE – Finisce in trappola la “banda della Giulietta”: quattro arresti sono stati eseguiti dal personale della Squadra mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne, dopo una notte movimentata che si è conclusa con la cattura del gruppo nei pressi del luogo dove celavano la refurtiva. Naturalmente alla base del risultato ottenuto dalla polizia ci sono specifiche indagini condotte sul fenomeno delle “spaccate” in territorio brindisino, e non a caso gli arresti sono avvenuti dopo un colpo portato a segno contro un locale di Mesagne, il Bar Chantal, la notte scorsa.

Cosimo Laporta 29041986-2Daniele Vitale 21061977-2Gli arrestati sono Rocco Liuzzi e Mauro Vitale, di 26 e 22 anni, entrambi di Mesagne, e Daniele Vitale, di 38 anni, e Cosimo Laporta, di 29 anni, residenti a Tuturano. Il gruppo si era spostato a bordo di due Alfa Romeo, delle quali una era una Giulietta rossa già nella lista degli investigatori. Le due vetture erano state rubate una il 21 maggio a Trepuzzi, l’altra il 25 maggio a Lecce. Come già detto, l’ultima impresa della banda è cominciata e si è consumata la notte scorsa a partire dalla 3,30 circa quando le due Alfa si sono fermare nei pressi del Bar Chantal. Gli occupanti erano tutti a volto coperto (con passamontagna) per non farsi identificare dalle telecamere. (Nelle foto, da sinistra Cosimo Laporta e Daniele Vitale)

Mauro Vitale 26111996-2Rocco Liuzzi 03111989-2I ladri si sono messi rapidamente all’opera. Hanno divelto la serranda a protezione dell’ingresso del bar, e sono penetrati all’interno impadronendosi di quattro slot-machine e del cambia-soldi automatico. Caricato tutto a bordo delle veloci auto, si sono allontanati a tutto gas dal luogo. Ma la volante del commissariato in servizio nell’abitato ha segnalato subito il furto alle altre pattuglie impegnate nel servizio di intercettazione della banda. Non restava che attendere i ladri al varco, visto che gli investigatori avevano già tracciato la mappa dei possibili rifugi e nascondigli per la refurtiva. Ogni pattuglia ha raggiunto un possibile luogo fi arrivo della banda. (Nelle foto, da sinistra Rocco Liuzzi e Mauro Vitale)

Il danaro prelevato dalla slot machine-2Il posto giusto era un casolare nelle campagne tra Mesagne Tuturano, raggiungibile solo attraverso uno stretto sentiero sterrato.  Alle 5 circa, le due Alfa Romeo dei ladri imboccavano la stradina, pensando di aver seminato la polizia con una serie di giri nella zona.  Quando i ladri, ignari della trappola ovviamente, sono scesi dalle vetture, calzavano ancora i passamontagna. I poliziotti li hanno bloccati in pochi secondi. Le slot-machine non erano più a bordo delle due Alfa Romeo, ma i ladri avevano addosso 5mila euro appena sportati dalle macchinette e in auto gli arnesi da scasso: piedi di porco, tenaglie da lavoro e tronchesi, guanti e trapani a batteria.

Passamontagna e armesi da scasso della banda delle spaccate-2I quattro arrestati a qual punto non potevano fare a meno di ammettere di essere stati gli autori del furto al Bar Chantal, e fornivano ai poliziotti della Mobile e del commissariato di Mesagne indicazioni utili al ritrovamento delle slot machine, che erano state scaricate in campagna non lontano dal casolare. Per i dirigenti della Squadra mobile di Brindisi, Alberto Somma, e del commissariato di Mesagne, Rosalba Cotardo, “gli arrestati sono verosimilmente gli autori di numerosi altri precedenti colpi analoghi, messi a segno nell’ultimo periodo in danno di esercizi commerciali, anche in altre province limitrofe”.

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