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Cronaca

La prima relazione ai pm partita dal Comune e firmata dallo stesso Consales

Nel testo dell'ingegnere capo, Pietro Cafaro, evidenziate irregolarità e truffa. Il sopralluogo anche su richiesta delle opposizioni. Acquisiti anche i documenti sui lavori nell'impianto, tra cui le fatture della ditta Convertino e le cambiali emesse da Nubile

BRINDISI – Nell’imponente mole di documenti acquisiti in fase di indagine, spunta una relazione sull’impianto di Cdr, spedita in Procura dal Comune nel mese di giugno 2014 e firmata stesso ex sindaco, Mimmo Consales.

L’informativa venne scritta dall’allora ingegnere capo del Comune, Pietro Cafaro, per segnalare alcune irregolarità nella conduzione del sito di via per Pandi, assegnato alla società Nubile a luglio 2012, dopo un bando indetto dall’Amministrazione cittadina, a fronte di un importo complessivo pari a 176.514 .000 euro.

L’iniziativa, infatti, venne assunta dal dirigente di Palazzo di città, in quel periodo responsabile dell’ufficio Ecologia e igiene urbana, poi ascoltato inIL PM GIUSEPPE DE NOZZA E SAVINA TOSCANI-2 qualità di persona informata sui fatti in fase di indagine. Cafaro aveva avuto il sospetto che qualcosa non andasse come doveva, che cioè l’impianto funzionasse in maniera differente rispetto a quanto previsto nell’autorizzazione all’esercizio.

Se ne sarebbe accorto dopo un sopralluogo in via per Pandi, a cui aveva preso parte per raccogliere informazioni utili su rifiuti che arrivavano dalla provincia di Bat, anche dopo le polemiche alimentate dai consiglieri di opposizione: mentre quelli che provenivano da Barletta-Andria-Trani erano biostabilizzati, lo stesso non poteva dirsi per quelli della provincia di Brindisi.

Per capirne le motivazioni, Cafaro decise di affidare incarico a un ingegnere ambientale, Luparelli, secondo cui il processo di biostabilizzazione presso l’impianto di Cdr era ridotto quanto ai tempi e la quantità di combustibile da rifiuto era molto contenuta rispetto alle previsioni, pari a un quarto. Al contrario, la frazione umida che veniva portata in discarica era quattro volte superiore a quella indicata nel progetto. Con conseguenze sul profitto della Nubile, giacché nel conteggio della tariffa di trattamento dei rifiuti erano inseriti produzione, trasposto e collocamento sul mercato del Cdr.

Come sarebbe stato possibile tutto questo? Secondo Luparelli, l’impianto non funzionava come doveva, essendo diventato solo un passaggio intermedio nel ciclo dei rifiuti, a scapito dei Comuni che conferivano in discarica a una tariffa più elevata.

Nella relazione, tra l’altro, veniva evidenziata la presenza di due trituratori, fuori dai capannoni, di cui non c’era traccia nel progetto. Quanto, poi, alle balle di cdr, sino al 31 maggio 2014, nessuna balla era stata avviata a destinazione ma restava nel sito di via per Pandi.

Per ottenere un ulteriore parere, Cafaro decise di affidare incarico a Notarnicola, docente del Politecnico di Bari, che arriverà a conclusioni analoghe. Le stesse che saranno poi rassegnate dal consulente della Procura, Giuseppe Genon.

Il sindaco Mimmo Consales con Pietro CafaroA quel punto l’ingegnere capo del Comune inviò tutto ai pm e informò Consales. Il sindaco non si oppose, ma gli avrebbe chiesto spiegazioni sul perché avesse agito in modo così scrupoloso nei confronti della società Nubile e non anche con altre ditte titolari di appalti con il Comune. Agli inizi del 2015 sono venute a galla condotte di truffa e frode addebitate al gestore, secondo Notarnicola il quale confermava l’impiego non autorizzato dei due trituratori.

In base alla relazione del docente universitari, l’Oga ha ridefinito la tariffa da pagare alla società Nubile, proprio tenuto conto del minore quantitativo di Cdr: 59,48 euro invece di 94,99 euro a tonnellata come previsto (a sinistra, Consales e Cafaro).

Nel fascicolo dei pm, inoltre, sono confluiti i documenti che attengono all’affidamento dell’incarico alla Convertino srl dei lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’impianto, da ultimare entro sei mesi dal rilascio dell’Aia, per un totale di 2.082.004,30 euro di cui 40mila per oneri di sicurezza. Somma inferiore rispetto a quella pari a sette milioni e mezzo di euro indicata da Nubile al momento della partecipazione alla gara.

In subappalto subentrano le imprese Nuove Armonie, Coppola, Novimpianti che sono assolutamente estranee all’inchiesta, ma è sulle modalità di pagamento da parte della società Convertino che i pm vogliono fare chiarezza perché in uno caso ci sarebbe stata la girata di otto cambiali, di cui cinque di 30mila euro circa, tre di 35mila per un totale di 256.800, tutti titoli emessi dalla stessa Nubile in favore di Convertino. Il passaggio è stato ritenuto meritevole di approfondimento.

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