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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

La Scientifica sul luogo dello scontro/ Video

BRINDISI – Ha riportato una frattura alla tibia e al perone della gamba destra, con prognosi di circa 20 giorni, Teodoro De Matteis, il 22enne rimasto ferito in seguito allo scontro fra due gruppi di persone verificatosi martedì nel tardo pomeriggio in contrada Palmarini.

BRINDISI – Ha riportato una frattura alla tibia e al perone della gamba destra, con prognosi di circa 20 giorni, Teodoro De Matteis, il 22enne rimasto ferito in seguito allo scontro fra due gruppi di persone verificatosi martedì nel tardo pomeriggio in contrada Palmarini, a poche decine di metri dall’abitazione della famiglia De Fazio. Il movente e l’esatta dinamica dei fatti presentano ancora delle zone d’ombra per gli investigatori.

Uno degli soggetti coinvolti nella vicenda, il 36enne Cosimo Carrisi, già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla droga, è finito in manette con l’accusa di porto e possesso abusivo della pistola, una 357 magnum recuperata sul posto dai poliziotti della Squadra Mobile e dagli agenti della Sezione volanti. L’uomo ha dichiarato di non essere il possessore di quell’arma. Ma il ritrovamento di sei cartucce che presumibilmente erano nella sua disponibilità, rende poco credibile questa versione dei fatti.

Il dubbio, ad ogni modo,verrà sciolto dagli esiti del test Stub al quale Carrisi è stato sottoposto martedì sera e dai risultati della perizia balistica disposta sulla pistola: accertamenti che consentiranno di capire anche se dal revolver sia partito, oppure no, un colpo. Quanto al movente, prende sempre più consistenza l’ipotesi che la lite fra le due fazioni entrate in contrasto (De Matteis, arrestato lo scorso ottobre in seguito a un’aggressione verificatasi vicino il panificio di famiglia nel rione Commenda, e Carrisi da una parte; i figli di Cosimo Damiano De Fazio, imprenditore agricolo ucciso il 26 dicembre 2012 all’apice di una travagliata vicenda passionale, dall’altra) sia scaturita da futili motivi: forse la sottrazione di un asino impiegato nel lavoro nei campi.

In effetti, Carrisi e De Matteis pare si siano presentati due volte a casa dei De Fazio, una villetta che si sviluppa su due piani ubicata a circa 200 metri dal crocevia con la vecchia strada provinciale che collega Brindisi a San Donaci. La prima volta, sulla base di quanto riferito dai De Fazio, sono arrivati a bordo di una Fiat Panda di colore bianco, lamentando il furto di un asino. Dopo di che si sono allontanati, per poi tornare a bordo di uno scooter. Entrambi calzavano un casco: uno bianco, l’altro nero.

Carrisi pare sia sceso dal mezzo, abbia estratto la pistola e l’abbia puntata verso i fratelli De Fazio. Il brindisino, forse, ha anche azionato il grilletto. Ma questo, come detto, è da verificare. A quel punto, il 36enne e De Matteis sono fuggiti in sella allo scooter. I De Fazio, a loro volta, sono saliti a bordo di una Fiat Punto di loro proprietà e si sono messi all’inseguimento del ciclomotore. Lo scontro è avvenuto a poche decine di metri dall’abitazione.

Se si sia trattato di un impatto fortuito o di uno speronamento intenzionale, dovranno chiarirlo le forze dell’ordine. Sta di fatto che De Matteis, ferito all’arto inferiore, è finito a terra nella campagna. Carrisi, invece, è stato immobilizzato dai De Fazio e successivamente preso in consegna dai poliziotti. Alcune pattuglie della Volante stavano già convergendo sul posto in seguito a una segnalazione giunta al 113. Un testimone, infatti, intorno alle 17,30, aveva contattato la sala operativa della questura per segnalare la presenza di due individui armati di pistola intenti a minacciare altre persone.

Tutti i protagonisti della lite sono stati ascoltati fino alla tarda serata. Nella mattinata odierna, gli esperti della Scientifica hanno effettuato un ulteriore sopralluogo nell’area dell’incidente (video). E a pochi passi dal punto in cui è avvenuto il ferimento di Matteis, è stato recuperato un passamontagna: ulteriore reperto che si va ad aggiungere al casco e alla scarpa calzata dal ferito recuperati ieri. La indagini, insomma, sono in pieno fermento. Non è escluso che altri soggetti possano essere ascoltati nell’arco della giornata. Appare grottesco, del resto, che a innescare tutto questo possa essere stata una banale lite per un asino. (Fotoservizio Gianni Di Campi)

 

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