La scuola frequentata dai bambini sporca, piena di pericoli e in degrado
La sede del distaccamento dell’istituto comprensivo Centro San Lorenzo Salvemini, la Livio Tempesta Maria Montessori, in balia di vandali e dimenticata dalle istituzioni: l’esterno dell’edificio, frequentato da circa 200 scolari tra “materna” ed “elementare” versa in totale stato di degrado e abbandono
BRINDISI – La sede del distaccamento dell’istituto comprensivo Centro San Lorenzo Salvemini, la Livio Tempesta Maria Montessori di Brindisi, in balia di vandali e dimenticata dalle istituzioni: l’esterno dell’edificio, frequentato da circa 200 scolari tra “materna” ed “elementare” versa in totale stato di degrado e abbandono. A segnalarlo una lettrice di BrindisiReport i cui figli frequentano quella scuola e anche residente della zona, al quartiere Commenda.
“Qualche giorno fa è stata tagliata l’erba che cresceva nel cortile ma gli steli sono stati lasciati per terra, sparsi sulla pavimentazione – racconta la donna – abbiamo segnalato la vicenda agli uffici comunali preposti e ci è stato spiegato che il servizio è articolato in due fasi: c’è una ditta che taglia l’erba e un’altra che si occupa della rimozione”. Ma come è già accaduto in altre circostanze non lavorano insieme. Il risultato, in questo caso è che il cortile dell’edificio scolastico è pieno di erba secca. Oltre che sporco.
“A questo si aggiunge l’immondizia lasciata dai vandali che di notte entrano nel cortile, consumano bevande e alimenti e lasciano bottiglie e carte per terra, imbrattano i muri con le bombolette spray. Ieri ho dovuto chiamare la polizia perché alcuni ragazzi erano saliti sul tetto di uno degli immobili e stavano tentando di introdursi all’interno. La scuola è in mano ai teppisti, per far mettere le grate abbiamo dovuto faticare, più volte abbiamo chiesto l’installazione delle telecamere. Dal punto di vista didattico è un’ottima scuola, l’interno è tenuto bene peccato però che l’esterno versa in quelle condizioni, in molti non scrivono i bambini lì perché la vedono in quelle condizioni non immaginando che invece è una buona scuola”