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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"La sua condotta non poteva comportare favoreggiamento": ecco perchè Arnese è tornato in libertà

FASANO - La condotta di Leonardo Arnese non poteva in nessun modo comportare indizi di colpevolezza per il reato di favoreggiamento personale per il quale il medico anestesista fasanese il 2 agosto fu ristretto ai domiciliari. Il Tribunale del riesame ha praticamente ribaltato il castello accusatorio ed ha disposto l’immediata rimessione in libertà del medico che, a causa di quel provvedimento restrittivo, è stato anche sospeso dal servizio. I giudici del Riesame in pratica hanno accolto in toto la tesi difensiva dell’avvocato Francesco Gentile il quale ha depositato una serie notevole di documenti, compresi i risultati di indagini difensive. Ha dimostrato che Vito Semeraro, trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Fasano la sera del 7 ottobre del 2007, non era così grave come viene descritto nel provvedimento di custodia cautelare tanto da lasciare l’ospedale dopo tre giorni di ricovero con una prognosi di sette giorni.

FASANO - La condotta di Leonardo Arnese non poteva in nessun modo comportare indizi di colpevolezza per il reato di favoreggiamento personale per il quale il medico anestesista fasanese il 2 agosto fu ristretto ai domiciliari. Il Tribunale del riesame ha praticamente ribaltato il castello accusatorio ed ha disposto l’immediata rimessione in libertà del medico che, a causa di quel provvedimento restrittivo, è stato anche sospeso dal servizio. I giudici del Riesame in pratica hanno accolto in toto la tesi difensiva dell’avvocato Francesco Gentile il quale ha depositato una serie notevole di documenti, compresi i risultati di indagini difensive. Ha dimostrato che Vito Semeraro, trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Fasano la sera del 7 ottobre del 2007, non era così grave come viene descritto nel provvedimento di custodia cautelare tanto da lasciare l’ospedale dopo tre giorni di ricovero con una prognosi di sette giorni.

Il legale del medico ha anche depositato copia della dichiarazione rilasciato da Semeraro al momento del ricovero in cui dice che si è fatto male cadendo. Insomma, una sfilza di elementi che hanno allontanato dal medico il sospetto di avere aiutato Giovanni Gallo, fasanese, ritenuto responsabile, assieme ad altri, di Semeraro, ad eludere le indagini. Non solo questi elementi, ma anche la documentazione dalla quale risulta che Arnese quella sera non era in servizio e la dichiarazione del medico che invece prestava servizio al Pronto soccorso con la quale afferma di non avere avuto nessuno contatto con il suo collega a proposito delle ferite di Semeraro.

Di fronte a questi elemento il Riesame ha annullato il provvedimento restrittivo cancellando i dubbi sulla condotta di Leonardo Arnese. Il professionista era stato arrestato la mattina del 2 agosto nel corso dell’operazione denominata Asterix, condotta dalla Squadra mobile di Brindisi. I poliziotti avevano notificato una serie di ordinanze di custodia cautelare in carcere per traffico di sostanze stupefacenti. E una ai domiciliari (Arnese) per favoreggiamento personale.

Il Riesame ha affrontato anche la posizione di altri due indagati. Una riguardava Francesco Pellegrino, barese, difeso dall’avvocato Giulitto. Il Riesame ha disposto la scarcerazione per mancanza di gravi indizi di colpevolezza in relazione all’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio della droga. Ha ritenuto piuttosto che gli indizi a suo carico fossero per episodi di spaccio. Ma essendogli stato contestato l’art. 74 della legge sugli stupefacenti e non l’art. 73,  non potendo il Riesame elevare capi di imputazione, ne ha disposto la scarcerazione.

Respinta, invece, la richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocatessa De Cristofaro nei confronti di Fiorenzo Schiavone, 45 anni, fasanese. Lui resta in carcere. In carcere per questa operazione ci sono già  Giovanni  e Ugo Gallo (padre e figlio), Jeriselda Dane, 32 anni, albanese, compagna di Giovanni Gallo, Mauro De Caro, 38 anni, Ugo Gallo, 60 anni, padre di Giovanni,  e Angelo Milanese di 23 anni, tutti fasanesi. La Dane, i Gallo, Milanese, De Caro, Greco, Schiavone e Pellegrino sono indagati di associazione per delinquere in traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, estorsioni e lesioni personali.

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