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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ladro acrobata in fuga preso al porto

BRINDISI – In fuga dalla provincia di Bergamo, dove avevano messo a segno alcuni furti in abitazione, ma catturati al controllo di frontiera a Brindisi, due fratelli albanesi ritenuti membri della banda dei ladri acrobati autrice di una catena di razzie in appartamento.

BRINDISI – In fuga dalla provincia di Bergamo, dove avevano messo a segno alcuni furti in abitazione, ma catturati al controllo di frontiera a Brindisi, due fratelli albanesi ritenuti membri della banda dei ladri acrobati autrice di una catena di razzie in appartamento soprattutto nella città di Treviglio. Endri Abeshi di 25 anni, in compagnia del fratelli B.A, di 17 anni, aveva già effettuato il check-in per imbarcarsi sul traghetto Red Star I diretto a Durazzo, da dove avrebbe poi raggiunto Tirana, sua città di origine. Ma la Polmare di Brindisi, che aveva ricevuto come altri posti di frontiera l’ordinanza di custodia cautelare spiccata nei confronti di Abeshi dal gip di Bergamo, ha identificato subito il ricercato, arrestandolo in base al provvedimento restrittivo nei suoi confronti, ma denunciandolo anche assieme al minore per ricettazione.

Il ladro acrobata albanese ed il fratello infatti non si stavano imbarcando a mani vuote. Nel tentativo di lasciare l’Italia dal porto più lontano da Bergamo, si erano portati dietro gioielli, altri oggetti preziosi, passaporti rubati e 3500 euro in contanti. Tutto è saltato fuori nel corso della perquisizione cui entrambi gli albanesi sono stati sottoposti dal personale della Polmare in servizio al gate di imbarco extra Schengen il 29 dicembre. C’erano un accendino in oro, tre anelli con pietre preziose, tre collane, due bracciali e ciondoli vari, i già citati passaporti - per i quali era stata formalizzata regolare denuncia di furto, da parte dei legittimi proprietari – due telefoni cellulari e il danaro contante.

La gang di albanesi che ha visitato molte abitazioni nel Bergamasco si era guadagnata il soprannome di banda dei ladri acrobati perché tutte le intrusioni erano avvenute con arrampicate dai tubi del gas o dagli scarichi dell’acqua delle grondaie. Ma la cattura di Abeshi non è stato l’unico episodio avvenuto in questi giorni al posto di frontiera marittima di Punta delle Terrare a Brindisi. Il personale al comando del vicequestore Salvatore De Paolis, da Natale ad oggi, ha tratto in arresto altri quattro cittadini albanesi, i quali inseguiti da provvedimenti restrittivi emessi da vari tribunali italiani, per reati tra cui furto, ricettazione, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale, cercavano di mettersi al sicuro in patria imbarcandosi sul traghetto diretto, in questi casi, a Valona.

Inoltre sono stati denunciati sempre dalla Polmare brindisina otto stranieri di varie nazionalità, prevalentemente per i reati di possesso e uso di atti falsi, mentre sono stati respinti dodici cittadini albanesi perché non in possesso dei requisiti per entrare in territorio italiano. Riammessi in Grecia anche tre stranieri che cercavano di entrare in Italia clandestinamente.

 

 

 

 

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