rotate-mobile
Cronaca Oria

L'Anonima Marijuana di vico Scutari

ORIA – Quattro custodie cautelari in carcere per Cosimo e Riccardo Andriani, rispettivamente di 28 e 26 anni (fratelli del primo arrestato nel giugno scorso, Valentino Andriani, per i medesimi fatti), Franco Pacifico di 22 anni e Stefano Conte di 19, tutti di Oria, accusati di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente tipo marijuana.

ORIA Quattro custodie cautelari in carcere per Cosimo e Riccardo Andriani, rispettivamente di 28 e 26 anni (fratelli del primo arrestato nel giugno scorso, Valentino Andriani, per i medesimi fatti), Franco Pacifico di 22 anni e Stefano Conte di 19, tutti di Oria, accusati di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente tipo marijuana.

L’indagine “Scutari”, che prende il nome dal vicolo nel centro storico di Oria dove si trovava il covo dei cinque, è stata condotta dalla stazione dei carabinieri della città, al comando il maresciallo Roberto Borrello,  in collaborazione con il Norm della compagnia di Francavilla Fontana, coadiuvato dal tenente Simone Clemente. Le ordinanze sono state emesse dal gip Maurizio Saso del tribunale di Brindisi su richiesta del sostituto procuratore Milto De Nozza.

Si erano ben organizzati e conoscevano perfettamente le modalità di lavorazione, prima e dopo l’essicazione della marijuana, i componenti della banda di “Maria” made in Oria. Piantagioni che si trasformavano in dosi da vendere. Le ore di lavoro si svolgevano in una abitazione abbandonata (guarda video) in pieno centro storico della città di Federico II, in via De Jacobis vicolo Scutari. Lo stesso covo dedito allo spaccio la cui scoperta, il 19 giugno scorso, condusse gli stessi militari ad  eseguire l’arresto di Valentino Andriani di 27 anni sempre per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.

Un luogo che fu tenuto sotto controllo per qualche tempo con una microcamera.  Le indagini sono partite il 5 marzo 2012: a giugno è avvenuto il primo arresto per poi arrivare ad oggi con l’arresto degli altri quattro, grazie all’ottima collaborazione tra la stazione dei carabinieri di Oria e la compagnia di Francavilla Fontana. L’attività d’indagine ha portato i carabinieri al sequestro di un chilo e 210 grammi di sostanza stupefacente, una parte in piantagioni e un’altra in stato di essiccamento.

La stessa marijuana, così come verificato dal perito del pm, si sarebbe poi trasformata in 530 dosi, pronte successivamente per la vendita. I quattro pusher, arrestati stamane presso le proprie abitazioni, eccetto Franco Pacifico, che è stato arrestato all’uscita dell’Ospedale di Ceglie Messapica proprio nel momento in cui era stato dimesso per motivi personali, utilizzavano il covo dello spaccio quotidianamente e tutti lavoravano la droga.

Sono state le intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre alle telecamere installate dai militari nel periodo che va dal 5 marzo al 19 giugno 2012,  il mezzo chiave per arrivare a contestare ai quattro il reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Perché nelle registrazioni delle telecamere solo il volto di Valentino Andriani era ben visibile ma gli altri è stato possibile arrestarli grazie alle intercettazioni ambientali e telefoniche.

I colloqui tra i giovani erano infatti molto chiari, invece, ai militari: era Valentino Andriani colui che inviava le direttive agli altri quattro, anche quando i complici furono interrogati dalla polizia giudiziaria dopo il suo arresto. I cinque avevano perfettamente memorizzato i meccanismi dei delinquenti, ha detto il tenente Simone Clemente stamane in conferenza stampa. “Non dovete parlare al cellulare” oppure “Occhio che siete seguiti”. I giovani avevano avviato una vera e propria piccola società che coltivava marijuana e che sicuramente fruttava loro facili guadagni.

Le intercettazioni telefoniche riguardano anche la madre degli Andriani che dialoga con il figlio detenuto in carcere, e ambientali nella sala colloqui del carcere di via Appia:

Valentino: “Andrea e banana è venuto?

Madre: “Forse è venuto ma non ha lasciato niente”

Valentino: “Non ha lasciato niente no, quando  esco”

Madre: “Tutti senza soldi stanno, tutti senza soldi, allora dovevo venire a fare il primo colloquio”

Valentino: “Nessuno è venuto?”

Madre: “Nessuno, nessuno allora dovevo fare il primo colloquio”

Valentino: “la lettera è arrivata a casa, la lettera che ho mandato io?

Madre: “No non è arrivata”

Valentino: “ (incomprensibile) digli a ‘Cuggione’ di andare da Stefano, Stefano l’amico mio”

Madre: “Stefano mi sembra che sta venendo”

Valentino: “Allora la lettera è arrivata”

Madre: “No la lettera no”

Valentino: “Caso mai Riccardo non ti ha detto niente”

Valentino: “Digli a Stefano che ho detto il nome suo che il giudice voleva sapere tutti i fatti e gli ho spiegato che la causa era mia per uso personale e digli di andare dall’avvocato che glielo spiega meglio, che Stefano lui mi deve fare da testimone”

Madre: “E si si”

Valentino: “Digli ancora a Stefano, l’avvocato, il giudice voleva sapere… (incomprensibile) va in favore a lei, poi mancava solo lui che stava incappucciato (incomprensibile) e questo ragazzo chi è? E io gli ho detto è solo un mio amico che è venuto per compagnia che le cose (incomprensibile) le cose erano mie, erano tutte cose mie e lui non c’entra niente, che il giudice ha detto ma la cosa gliel’hai venduta, gliene davi una? Non gli davo niente a nessuno gli ho detto io, solo per compagnia è venuto, non c’entra niente, per fargli capire che dicevo la verità, hai capito che voglio dire?”

Madre: “ho capito”

Valentino: “Digli a ‘Cuggione’ e a Mino che si stanno proprio fermi, fermi, fermi, che tutti gli sbirri stanno sopra a loro, caso mai fanno qualche puttanata”

Madre: “Riccardo sta facendo un po’ lo scemo, sta facendo”

Valentino: “Digli che qua gli vengono a (incomprensibile) se questa volta vengono qua non escono più. Digli che già per miracolo sono usciti”

Madre: “e…”

Valentino: “Quando vai a casa digli ha detto Valentino statevi fermi, se avete qualche busta buttate tutto, non fate più niente statevi fermi proprio, lasciate perdere le chiacchiere. Digli ha detto Valentino che gli è arrivata voce che gli sbirri hanno messo le telecamere a tutta la zona di casa nostra, stanno vedendo che cosa fanno loro, visto che io sto qua, loro sanno che io sto qua, adesso dobbiamo aiutare loro e gli stanno seguendo con le telecamere piazzate che ci sono. Digli al ‘Cuggione’ che ha detto Valentino se va a sapere qualche cosa e sa che ti hanno arrestato è meglio che ti uccidi in quel momento”

Omissis

Valentino: “Digli che non tengano niente a casa anche che facciano sparire più di qualche cosa di là”

Omissis

Valentino: “Digli a Andrea a banana che i soldi gli mandano per posta ha capito sabato per sabato”

Omissis

Valentino: “Hai visto che avevo che ho detto gli ultimi giorni che stavo a casa mo vedi che vengono ‘cuggione’, mo vedi che vengono, mo vedi che vengono, hai visto che so venuti avevo ragione o no, quando vedi una cosa di quelle”

Madre: “ma si sapeva che prima o poi dovevano venire”

Omissis

Valentino: “Se no quando esce ti picchia, non mi devono prendere in giro, ah vai dall’avvocato, digli a Stefano (identificato in Conte Stefano) che va dall’avvocato che gli spiega tutto, io gli ho detto che lui è venuto solo per compagnia

Colloqui tra V. Andriani e Cosimo, il fratello:

Valentino: “Che adesso vi arrestano pure a voi, vi arrestano hai capito che cosa ti sto dicendo, adesso sanno che io sto qua e si pensa che… è inutile che Gigi Mì, a me (incomprensibile) sanno che sto qua e si pensano che devi andare a fare tu adesso, hai capito?”

Mino: “io capisco ma quello non capisce sai… (incomprensibile)”

Valentino: “A casa appena vedi una piantina una cosa distruggi tutto”

Mino: “Non c’è niente”

Valentino: “Fate sparire tutto, i vasi e la campana. Ripulite casa”.

Dopo le formalità di rito i fratelli Andriani insieme a Franco Pacifico e Stefano Conte sono stati associati  al carcere di via Appia a Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Anonima Marijuana di vico Scutari

BrindisiReport è in caricamento