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Cronaca

L'anziana uccisa dal vicino filippino

MILANO – E il puzzle fino a ieri ancora irrisolto, oggi è completo. Il killer è un filippino di 38 anni, sotto effetto di droga, vicino di casa di Lucia Scarpa, la 70enne sarta brindisina uccisa lunedì pomeriggio nel suo appartamento a Milano in via Romolo Gessi 53. L’uomo ha confessato di essere stato lui l’assassino dell’anziana donna, dopo una lite per la restituzione di soli 20 euro, prestatigli dalla vittima.

MILANOE il puzzle fino a ieri ancora irrisolto, oggi è completo. Il killer è un  filippino di 38 anni, sotto effetto di droga, vicino di casa di Lucia Scarpa, la 70enne sarta brindisina uccisa lunedì pomeriggio nel suo appartamento a Milano in via Romolo Gessi 53. L’uomo ha confessato di essere stato lui l’assassino dell’anziana donna, dopo una lite per la restituzione di soli 20 euro, prestatigli dalla vittima.

Ci sono voluti 4 giorni affinché la polizia di Milano arrivasse a conclusione dell’indagine partita martedì scorso dopo il ritrovamento del cadavere da parte dei congiunti della vittima. Il 38enne extracomunitario abita nello stesso palazzo della donna, nell’appartamento di fronte a quello di Lucia Scarpa, al quarto piano, con moglie e due figli minorenni.

La lite tra i due è scoppiata, dopo un incontro sul pianerottolo lunedì nel primo pomeriggio, quando Lucia Scarpa ha chiesto all’uomo la restituzione del piccolo prestito. Alla fine la discussione tra i due è degenerata, il filippino era sotto l’effetto dello shaboo, una sostanza stupefacente molto in voga tra gli orientali, ed ha avuto un raptus di follia accoltellando la povera donna più di dieci volte sul viso, torace e schiena.

L’assassino non è l’uomo che annaffiava le piante dell’anziana. Appena dopo l’omicidio, avvenuto lunedì 3 ottobre nel primo pomeriggio, il 38enne si è impossessato di una borsa contenente pochi euro e un orologio. Ha raccontato agli investigatori di portare sempre con sé un coltello di tipo sportivo e che sarebbe stata proprio questa l’arma del delitto, ma se ne è liberato e il coltello non è stato ancora ritrovato.

L’extracomunitario lavora come inserviente in una palestra a Milano. Gli investigatori, sono arrivati a lui grazie alle testimonianze dei parenti e conoscenti di Lucia Scarpa, la vittima 70enne, che non aveva problemi a prestare piccole somme al filippino. L’omicida ha prima effettuato delle dichiarazioni spontanee alla squadra mobile,ed stato successivamente ascoltato dal pm di turno Marcello Tatangelo che ne ha disposto subito l’arresto.

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