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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'Aqp: "Accorpamenti? No, investimenti"

BRINDISI – Al grido d’allarme lanciato dai lavoratori, con la decisione dell’Acquedotto Pugliese di accorpare l’Unità territoriale di Brindisi a quella di Taranto, l’Aqp risponde parlando dei prossimi investimenti aziendali sul territorio.

BRINDISI – Al grido d’allarme lanciato dai lavoratori, con la decisione dell’Acquedotto Pugliese di accorpare l’Unità territoriale di Brindisi a quella di Taranto, l’Aqp risponde parlando dei prossimi investimenti aziendali sul territorio: “Nuovi automezzi per interventi immediati sulle reti e di assistenza al cliente e 55 milioni di euro da investire entro il 2012 sono gli impegni concreti di Acquedotto Pugliese sul territorio di Brindisi”, è scritto in una nota dell’azienda. Che continua: “Otto nuovi automezzi furgonati, dotati delle attrezzature e delle strumentazioni necessarie allo svolgimento delle operazioni di gestione delle reti o di ricerca delle perdite, arricchiscono il parco mezzi strumentale della sede periferica di Brindisi. Automezzi che permettono ogni tipo di intervento sulla rete, programmato e non, in tempo reale ed in piena autonomia. Vere e proprie officine mobili, razionalmente organizzate secondo i più moderni standard di sicurezza e qualità, con evidenti benefici in termini di qualità e celerità di risposta alle aspettative del territorio”.

In particolare, “i nuovi automezzi per la gestione delle reti contribuiranno ad ottimizzare le attività di manutenzione degli impianti idrici dell'utenza, garantendo nel contempo celerità nei tempi di esecuzione degli interventi (riparazione guasti da contatori, rubinetti di arresto, eccetera). Una rinnovata operatività resa possibile anche grazie ad un percorso formativo di aggiornamento professionale a cui partecipa il personale tecnico operativo locale adibito alle attività di fontaneria e ricerca perdite.

Acquedotto Pugliese investirà sul territorio della provincia di Brindisi 55 milioni di euro, entro il 2012. Azioni finalizzate al mantenimento ed al potenziamento degli standard di funzionalità del sistema idrico integrato (che comprende anche i servizi fognario e della depurazione) attraverso la realizzazione di nuove opere ed interventi puntuali sulle esistenti”. Ma intanto i sindacati Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro con il presidente della Provincia per richiedere un intervento sulla questione.

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