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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'asfalto scivoloso causa dell'incidente

SAN DONACI – Stava andando a prendere la figlia, rimasta a casa di un’amica dopo le lezioni. Quando ha visto che la madre non rispondeva alle sue telefonate, la ragazza ha cominciato a preoccuparsi. Poco dopo, arriva una chiamata.

SAN DONACI – Stava andando a prendere la figlia, rimasta a casa di un’amica dopo le lezioni. Quando ha visto che la madre non rispondeva alle sue telefonate, la ragazza ha cominciato a preoccuparsi. Poco dopo, arriva una chiamata: “Forse tua madre ha avuto un incidente”. Annarita Rampino, 51 anni, stimata psicologa di San Donaci, presidente della cooperativa sociale Osiride, purtroppo aveva perso la vita in seguito a un terribile impatto dell'auto che guidava contro contro un albero d’ulivo.

La tragedia si è consumata fra le 14 e 15 e le 14 e 30, sulla strada provinciale che collega San Donaci a Tuturano, dove la ragazza, iscritta al Liceo classico di Brindisi, la attendeva. Sul luogo della tragedia si sono subito recati i famigliari della vittima: il marito Piero Greco, dipendente della Fiat Avio, la figlia e il figlio 16enne, studente al terzo anno del liceo scientifico Fermi di Brindisi. La psicologa, a quanto pare, è morta sul colpo.

La donna era al volante di una Lancia Phedra di colore scuro. Poco prima che si mettesse in macchina, un temporale si era abbattuto sul Brindisino. L’asfalto era ancora viscido. E in quelle condizioni, la San Donaci-Tuturano, come già accaduto in passato, può trasformarsi in una trappola mortale. In uscita da una curva situata a una decina di chilometri da San Donaci, per cause ancora in corso d’accertamento, Annarita Rampino ha perso il controllo dell’auto.

La Phedra ha scarrocciato sul terreno che lambisce la carreggiata, fino a schiantarsi su un albero d’ulivo. Il tronco si è spezzato in due. Il veicolo si è ribaltato più volte prima di adagiarsi, capovolto, sulle campagne. Il primo a chiedere l’intervento dei soccorritori pare sia stato un giovane automobilista. Il personale del 118 è arrivato tempestivamente. Ma i disperati tentativi di rianimare Annarita Rampino si sono rivelati vani.

I carabinieri della stazione di Cellino San Marco, supportati nella gestione della viabilità dalle guardie giurate dell’istituto di vigilanza Security, hanno effettuato i rilievi del caso sotto gli sguardi affranti di amici e parenti della psicologa. Annarita Rampino, originaria di Trepuzzi, stimata per il suo impegno nel servizio sociale con cooperativa Osiride (una realtà ben radicata sia a San Donaci che nei comuni limitrofi), era una madre affettuosa e una moglie esemplare.

La salma, su disposizione del sostituto procuratore di turno del tribunale di Brindisi, Milto Stefano De Nozza, è stata immediatamente restituita ai famigliari. E l’abitazione della famiglia Greco in via Vecchia Brindisi, è adesso meta di un incessante viavai di persone. Un’intera comunità si è stretta intorno al dolore del marito e dei suoi ragazzi. Già nella giornata di domani potrebbero celebrarsi le esequie.

 

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