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L'Asl compra le protesi per Anna

BRINDISI - Anna tornerà a sentire, potrà frequentare le lezioni all’università, lei che sogna di diventare un’assistente sociale. La Asl di Brindisi, infatti, acquisterà due protesi acustiche molto costose alla 20enne di Tuturano che è rimasta ferita nell’attentato di Brindisi e che ha riportato gravi conseguenze all’udito.

BRINDISI - Anna tornerà a sentire, potrà frequentare le lezioni all’università, lei che sogna di diventare un’assistente sociale. La Asl di Brindisi, infatti, acquisterà due protesi acustiche molto costose alla 20enne di Tuturano che è rimasta ferita nell’attentato di Brindisi e che ha riportato gravi conseguenze all’udito.

Anna Canoci era stata dimenticata. Non aveva ricevuto alcun contributo dalla Regione che, subito dopo la strage della Morvillo Falcone, aveva stanziato 200 mila euro per le cinque mesagnesi coinvolte, coloro che avevano riportato ustioni gravi ed erano state ricoverate in ospedale.

L’Azienda sanitaria locale ha invece deciso di accollarsi tutte le spese per l’acquisto dei due apparecchi indispensabili per lenire le conseguenze uditive subite a seguito dell’esplosione che ha provocato la morte di Melissa Bassi, sulla quale Giovanni Vantaggiato, 68enne di Copertino, ha ammesso ogni responsabilità.

Anna si è iscritta all’università e frequenta alla Cittadella della ricerca il corso di studi in Scienze sociali. Per continuare il suo percorso accademico non potrà fare a meno dell’ausilio di protesi da alcune migliaia di euro e che – a quanto afferma il direttore sanitario Graziella Di Bella – non sono incluse nel prontuario nazionale. Il loro acquisto, quindi, non sarebbe del tutto coperto dal servizio sanitario.

“Per la particolarità del caso e per l’importanza che l’acquisto delle protesi riveste per il futuro di Anna – ha spiegato il direttore sanitario – l’azienda sanitaria ha deciso di provvedere all’acquisto delle protesi. Sappiamo che Anna si sta sottoponendo a visite specialistiche e ci siamo resi conto che ne ha effettiva necessità”.

I genitori di Anna Canoci, che risiede a Tuturano, sono entrambi disoccupati. La ragazza ha subito un abbassamento dell’udito del 100 per cento all’orecchio destro dell’85 al sinistro. “Anna ha bisogno delle protesi – ha chiarito la madre Marina Giuliano, assistita dall’avvocato Gianvito Lillo – anche per frequentare le lezioni all’università. Probabilmente, più in là, sarà necessario un intervento chirurgico, ma al momento l’importante è che Anna possa continuare a vivere come le sue coetanee e possa soprattutto studiare. Per questo siamo molto lieti di aver ricevuto dalla Asl un aiuto, diversamente non ce l’avremmo fatta”.

Intanto sull’altro fronte, quello che riguarda unicamente lo stragista reo confesso e la sua detenzione, l’avvocato Franco Orlando, fa sapere che “Giovanni Vantaggiato accetterà di sottoporsi ai prelievi di sangue. Se nei giorni scorsi si è rifiutato di farlo, è solo perché è molto turbato, non sta bene”.

L’uomo è in isolamento nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, dal 6 giugno scorso: “E’ dimagrito di 17 chili” ha spiegato il difensore. Stando a quanto riferito al giudice per le indagini preliminari Ines Casciaro dal medico legale Alberto Tortorella, che ha eseguito una perizia per accertare le condizioni di salute del 68enne di Copertino, l’uomo assumerebbe normalmente i pasti che gli vengono somministrati nella casa circondariale di Lecce ma nonostante ciò continuerebbe a perdere peso.

Sarebbero necessari ulteriori approfondimenti, quindi, anche secondo il consulente incaricato dal gip che dovrà però nuovamente richiederli e autorizzarli. “Il mio assistito – ha spiegato Orlando – acconsentirà ai prelievi, potrebbe essere visitato già la prossima settimana”.

Venerdì mattina si recherà nel carcere la sociologa Maria Pia de Giovanni, uno dei due periti di parte nominati dalla difesa per tracciare un profilo della personalità di Vantaggiato, per incontrare ancora una volta il killer di Melissa Bassi prima di consegnare all’avvocato una relazione conclusiva”.

I carabinieri di Brindisi, invece, stanno acquisendo la documentazione sanitaria di tutti coloro che hanno subito lesioni in seguito alla strage del 19 maggio, certificati che vengono allegati agli atti d'indagine e che servono a quantificare l'entità del danno.

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