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Cronaca

L'assalto all'Ipercoop passo per passo

BRINDISI – Con due camion e una ruspa hanno bloccato tutti i varchi d’accesso all’edificio. Con un mezzo cingolato munito di pala meccanica hanno sfondato la parete del caveau e forzato una delle tre casseforti situate all’interno del locale.

BRINDISI – Con due camion e una ruspa hanno bloccato tutti i varchi d’accesso all’edificio. Con un mezzo cingolato munito di pala meccanica hanno sfondato la parete del caveau e forzato una delle tre casseforti situate all’interno del locale. Oscillerebbe fra i 100mila e i 200mila euro il bottino del colpo messo a segno poco prima dell’alba ai danni del centro commerciale Ipercoop “Le Colonne”, situato sulla strada statale 7 che collega Brindisi a Taranto.

Le analogie con la spaccata al distributore di benzina ubicato nel parcheggio della struttura, avvenuta lo scorso 20 maggio, sono evidenti. Talmente evidenti da far pensare che ad agire sia stata la stessa banda. Non si conosce ancora il numero esatto degli individui entrati in azione. Di certo, stando alle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza di cui è dotato il centro commerciale, i malviventi avevano il volto coperto da passamontagna, quindi non saranno facilmente identificabili dagli investigatori impegnati a raccogliere tracce e indizi sulla banda.

Il sistema antifurto di cui è dotato l’Ipercoop si è attivato intorno alle 3 e 30. A quanto appreso, i banditi hanno ostruito i principali varchi d’accesso all’immobile con due mezzi pesanti piazzati di traverso sulla strada. Con una ruspa su gomme, hanno riversato invece un cumulo di terra sulla stradina di collegamento con l’invaso del Cillarese. Successivamente, hanno utilizzato la stessa ruspa per ostacolare l’accesso all’area posteriore del centro commerciale, dove sono ubicati il caveau e gli uffici amministrativi.

Il cingolato ha fatto irruzione dal terreno agricolo confinante con il parcheggio riservato ai dipendenti degli uffici. Il mezzo ha travolto la recinzione perimetrale del grande magazzino, sbriciolato i cordoli che delimitano le vie d’accesso al parcheggio e sfondato il cancello che immette nell’area del caveau. Con l’imponente benna del veicolo, poi, i malviventi hanno divelto la saracinesca e sono riusciti ad aprire una delle tre casseforti, contenente una parte dell’incasso del fine settimana. Una volta racimolato il bottino, i banditi sono saliti a bordo di una Fiat Multipla e si sono diretti verso un canneto situato a poche centinaia di metri dall’Ipercoop.

Giunti in prossimità dei binari della rete ferroviaria, sono scesi dall’autovettura e hanno proseguito la fuga (non si sa se a piedi o se a bordo di un'altra macchina condotta da un complice). Quando i carabinieri della compagnia di Brindisi e le guardie giurate dell’istituto di vigilanza Sveviapol si sono recate sul posto, non c’era più traccia dei banditi. I due Tir, la ruspa gommata utilizzata per bloccare l’accesso posteriore, la Multipla e il cingolato sono stati abbandonati sul terreno.

I controlli effettuati dai militari hanno permesso di accertare che tutti e 5 i mezzi erano stati rubati di recente nel Brindisino. Il cingolato, in particolare, pare fosse sparito da un deposito di Francavilla Fontana. Le forze dell’ordine hanno subito acquisito le immagine riprese dall’impianto di videosorveglianza. Alcune telecamere, però, sono state oscurate dai ladri durante l’assalto.

Il mosaico investigativo, insomma, presenta alcune zone d’ombra. Non è ancora chiaro, ad esempio, se gli autori del colpo fossero armati o disarmati. Il modus operandi, come detto, sembra ricalcare fedelmente quello utilizzato per l’assalto all’impianto self-service del distributore di benzina situato nel parcheggio del centro commerciale. Anche all’epoca, i banditi raggiunsero la struttura a bordo di diversi mezzi,tra cui una pala meccanica utilizzata per sradicare le colonnine contenti le banconote, due pullman piazzati di traverso sulla strada per bloccare l’accesso al centro commerciale e un pick-up a bordo del quale venne collocata la refurtiva.

Il colpo durò otto minuti e fruttò un bottino di oltre 50mila euro. Va ancora fatta una stima precisa, invece, del bottino razziato la scorsa notte. Dall’indicazione totale degli incassi registrati nel week-end, infatti, devono ancora essere scorporati i pagamenti effettuati con carte di credito.

 

 

 

 

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