rotate-mobile
Cronaca Latiano

Morire sul lavoro per 40 euro al giorno, la rabbia e il dolore dei famigliari

Cotrino Rizzo, 59 anni, è deceduto dopo due mesi di coma. E' accaduto mentre potava, da dipendente. La moglie e i figli: "Ci sentiamo abbandonati dalla comunità e dalle istituzioni"

LATIANO – "Mio marito è morto per 40 euro al giorno, è morto mentre lavorava in campagna, mentre prestava opera come operaio dipendente". Annarita Carriero si asciuga le lacrime e ripensa a quel 3 aprile. Ripensa a due mesi fa, quando la vita sua e dei suoi famigliari è stata sconvolta. Cotrino Rizzo, per tutti Mimino, 59 anni, come ogni giorno stava lavorando in campagna, da dipendente, in contrada Quercioli, agro di Latiano. Annarita (nella foto sotto, con la figlia Angela) era a casa quando, da persone vicine all'azienda presso la quale Cotrino prestava la sua opera di potatore, ha ricevuto la notizia. "Tuo marito è caduto", si è sentita dire. Non ha pensato al peggio, non ha pensato che in quel momento il 59enne era già in coma irreversibile. Non ha pensato che in quel momento i medici del Perrino stavano intervenendo sulla sua testa. Cotrino Rizzo è morto il 2 giugno, dopo due mesi di agonia. Annarita quel giorno ha avuto un infarto. Si è ripresa in questi giorni e oggi (24 giugno 2021) affida a BrindisiReport lo sfogo suo e dei suoi figli: "Non è possibile morire così, non è possibile. E non è possibile che nessuno ci sia stato vicino dopo l'accaduto". Silenzio dalle istituzioni, silenzio dai sindacati. Silenzio dalla comunità. La donna, accompagnata dalla figlia, si sfoga nello studio legale Sartorio-Rizzo, ascoltata da BrindisiReport. Ed espone i dubbi, anche sulla dinamica dell'accaduto.

Annarita Carriero e Angela Rizzo, moglie e figlia di Cotrino Rizzo-2

Morte di un uomo del popolo

Nella foto pubblicata in questa pagina c'è tutto Cotrino Rizzo. Il grappolo d'uva, segno del lavoro in campagna che tanto amava, e il sorriso aperto. Il fisico tonico, la pelle arsa dal sole. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo completamente dedito alla famiglia, che aveva una buona parola per tutti. Un gran lavoratore, un "uomo del popolo", insomma. Onesto e dignitoso fino al midollo, faticava nella campagne pugliesi e portava a casa 40 euro al giorno. E' stato sposato con la sua Annarita per 39 anni. I frutti sono stati i due figli, Angela ed Emio, che non si sono ancora capacitati dell'accaduto. Angela porta gli occhiali da sole, a coprire gli occhi arrossati, ma è combattiva. E vuole andare in fondo, insieme al fratello e alla madre, per capire cosa sia successo il 3 aprile del 2021.

I dubbi sulla dinamica

In base a quanto Annarita e famigliari hanno appreso, il 3 aprile 2021, mentre è al lavoro a potare, Cotrino Rizzo cade. E qui c'è già un po' di confusione. In un primo momento si parla di una di una caduta da una scala. Poi la scala diventa un cestello, di quelli che si usano in campagna, per raggiungere i punti più alti. Il 118 soccorre Cotrino, al Perrino i medici si rendono conto della gravità della situazione. Praticamente, ha il cranio fratturato, il cervello esposto. Spiega Annarita, accompagnata dalla figlia Angela: "C'è una anomalia. Aveva terriccio e pietrisco nel cervello. Come è possibile questo?". E siamo già a due dubbi. Sul posto intervengono i carabinieri della stazione di Latiano e gli ispettori del lavoro dello Spesal. Nel frattempo Cotrino è in coma irreversibile, viene operato al cervello e subisce diverse operazioni per varie fratture, alle gambe e alle costole. "E il casco? E le imbracature? Non è possibile morire così", continua a ripetere Annarita come un mantra. Dopo due mesi di agonia, Cotrino Rizzo muore il 2 giugno 2021.

avvocato antonio sartorio-2

Lo sfogo dei famigliari

"Da quel giorno ci siamo sentiti abbandonati – spiega Annarita – Non abbiamo ricevuto segnali ufficiali di solidarietà, niente. Abbiamo tanti dubbi per la testa, vogliamo la verità. Vogliamo sapere come è morto il nostro Mimino. E vogliamo giustizia". Annarita è stanca, si è ripresa da poco da un infarto. La figlia Angela le tiene la mano, con delicatezza, e aggiunge: "Non solo non abbiamo ricevuto nessuna solidarietà, ma neanche nessun aiuto". Già, perché i 40 euro al giorno che Cotrino portava a casa erano essenziali per la sopravvivenza della famiglia. Quest'ultima si è affidata ai legali Antonio Sartorio (nella foto sopra) e Antonella Rizzo. Hanno fiducia nell'operato della Procura di Brindisi, che nel frattempo ha avviato un'indagine per capire cosa sia realmente successo quel 3 aprile 2021 nelle campagne di Latiano. Per capire come sia stata possibile questa morte bianca.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morire sul lavoro per 40 euro al giorno, la rabbia e il dolore dei famigliari

BrindisiReport è in caricamento