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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lavori in aeroporto, operai esasperati: "Sinco non mantiene le promesse"

L'impegno sottoscritto lo scorso 7 aprile in prefettura è caduto nel vuoto. La Sinco, ditta che gestisce il maxi-appalto riguardante i lavori di ampliamento delle piazzolle di sosta per aeromobili nell'aeroporto del Salento, ad oggi non ha ancora versato un euro ai 15 dipendenti impiegati nel cantiere aeroportuale, a secco di stipendio dallo scorso novembre

BRINDISI – L’impegno sottoscritto lo scorso 7 aprile in prefettura è caduto nel vuoto. La Sinco, ditta che gestisce il maxi-appalto riguardante i lavori di ampliamento delle piazzolle di sosta per aeromobili nell’aeroporto del Salento, ad oggi non ha ancora versato un euro ai 15 dipendenti impiegati nel cantiere aeroportuale, a secco di stipendio dallo scorso novembre. Non solo. Non è stato rispettato neanche l’impegno di reimpiegare i lavoratori brindisini in un cantiere di Manduria (Taranto), in attesa che si sbloccasse il contenzioso con la stazione appaltante, Aeroporti di Puglia, a causa del I cartelli esposti dai lavoratori della SInco-2quale i lavori sono fermi da settimane.

LA VIDEOINTERVISTA A UN SINDACALISTA E A UN LAVORATORE

Esasperati per il comportamento dell’azienda di Bitonto (Bari), gli operai si sono ritrovati stamani all’esterno dell’aerostazione per manifestare, in maniera assolutamente pacifica, tutto il loro disappunto. Insieme a loro c’era il segretario generale della Feneal Uil Brindisi, Giovanni Librando. “Le promesse fatte ai lavori sia singolarmente che attraverso l’accordo sottoscritto in prefettura – dichiara Giovanni Librando – si sono rivelate una bolla di sapone. L’aggravante è che non riusciamo neanche a capire come sta la situazione: se il lavoro deve proseguire; se si deve fermare; se ci sono giacenze economiche dell’azienda che permettano almeno di attenuare i disagi dei lavoratori”.

Tutti e 15 gli operai sono padri di famiglia. Ormai fanno fatica ad arrivare alla fine del mese onorando mutui, bollette e altri impegni economici. La loro dignità di  lavoratori è stata calpestata dalla lettera di licenziamento, senza preavviso, ricevuta verso la fine di marzo, per fine lavori (ma in realtà in lavori sono ancora in alto mare). “Nel verbale sottoscritto in prefettura – dichiara uno di loro, Gregorio Stano – oltre ad assumersi l’impegno di pagarci, l’azienda manifestò anche l’intenzione di assumere altre 15 unità per proseguire i lavori. E invece non prendiamo un centesimo da novembre”.

Anche la fiducia nelle istituzioni, a questo punto, comincia a vacillare. La protesta, dunque, andrà avanti fino a quando non riprenderanno i lavori che la Sinco si aggiudicò nel settembre del 2013 con un ribasso record del 51 per cento, per un importo di 3milioni 686 euro rispetto a una base d’asta I cartelli esposti dai lavoratori della SInco 2-2-2di 7 milioni 676mila euro (oltre alla realizzazione di nuove aree di sosta, l’appalto prevede anche la bonifica da ordigni bellici, la realizzazione di un nuovo tratto di viabilità perimetrale interna all'aeroporto, una nuova area pavimentata per la sosta dei mezzi di rampa, l'adeguamento normativo dei pozzetti, il prolungamento del sentiero luminoso di avvicinamento alla pista, il nuovo impianto Rv per pista 13-31).  

I lavoratori, ad ogni modo, non possono più attendere. Una soluzione va trovata subito. “L’esasperazione – dichiara ancora Gregorio Stano – è arrivata al massimo. Non sappiamo più che dobbiamo fare. Questo problema si deve risolvere”. 

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