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Cronaca

Le "bionde" erano per la Gran Bretagna

BRINDISI – Un altro sequestro da oltre sette tonnellate di sigarette, dopo quello di metà agosto: unica differenza, quella volta il carico di copertura era costituito da angurie, questa volta da uva da tavola, sempre greca. Il valore di mercato dei tabacchi a bordo del Tir bulgaro intercettato ieri nel porto di Brindisi da Svad-Dogana e Finanza, allo sbarco dal traghetto Ionian Queen proveniente da Patrasso, circa un milione di euro. Destinazione – secondo quanto certificato dai documenti di accompagnamento dell’uva, la Gran Bretagna.

BRINDISI – Un altro sequestro da oltre sette tonnellate di sigarette, dopo quello di metà agosto: unica differenza, quella volta il carico di copertura era costituito da angurie, questa volta da uva da tavola, sempre greca. Il valore di mercato dei tabacchi a bordo del Tir bulgaro intercettato ieri nel porto di Brindisi da Svad-Dogana e Finanza, allo sbarco dal traghetto Ionian Queen proveniente da Patrasso, circa un milione di euro. Destinazione – secondo quanto certificato dai documenti di accompagnamento dell’uva, la Gran Bretagna.

La ragione la spiega il colonnello Vincenzo mangia, comandante provinciale della Guardia di Finanza. Le organizzazioni internazionali che controllano il contrabbando di sigarette – mafie balcaniche in netta espansione – puntano sull’Europa del Nord perché in quei Paesi la lotta al tabagismo avviene imponendo prezzi molto alti alle sigarette. Un esempio: in Irlanda un pacchetto di sigarette di media qualità costa 9,13 euro, in Lituania solo 1,60 euro. In Italia siamo in marcia verso quota 5 euro. Le possibilità di espensione del mercato nero sono quindi molto alte.

Tanto alte che, ha detto sempre il colonnello Mangia, nessuno viene a reclamare i costosi autoarticolati sequestrati a Brindisi, che valgono parecchie decine di migliaia di euro e vengono acquistati per lo più nei Paesi dell’Est. “Il contrabbando perciò dilaga nel Nord Europa per convenienza”, ha spiegato ancora il comandante provinciale. Ma ora la Finanza e l’Ufficio della Dogana faranno verificare anche la qualità dei tabacchi sequestrati, per accertare se si tratti di prodotti provenienti da fabbriche autorizzate, o falsi che arrivano in Grecia seguendo complesse triangolazioni, e in quel caso i pericoli per la salute sarebbero alti.

Dell’indagine sta occupandosi il pm Luca Buccheri, che ha disposto l’arresto dell’autista greco del Tir. Ovviamente per Dogana e Guardia di Finanza a Brindisi il fatto che la destinazione dei carichi non sia l’Italia non cambia affatto l’impegno nell’azione di controllo. Anzi, l’apparato delle verifiche nella zona doganale del terminal portuale di Costa Morena ha ricevuto recentemente il riconoscimento di primo porto in Italia per positività del sistema di scanner. Mentre sempre Brindisi, pur non avendo un traffico container, è terza in Italia per quantitativi di sigarette sequestrate.

Mentre il carico di tabacchi lavorati esteri ha preso la via di un deposito dei Monopoli di Stato, quello di uva è stato destinato alla Croce Rossa a scopi benefici. La qualità dell'uva da tavola greca utilizzata come carico di copertura è stata controllata, ed è ottima.

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