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Cronaca

Le "Spazz-girl" della Monteco conquistano i brindisini e la differenziata cresce

Riescono a caricare 36-37 quintali di sacchetti al giorno: molto più di quanto non riescano a fare i colleghi maschi. Da quando ci sono loro, la raccolta differenziata vola nel centro storico. Antonella Donnicola e Alessandra Curto sono state ribattezzate le "Spazzgirl" della Monteco

BRINDISI – Riescono a caricare 36-37 quintali di sacchetti al giorno: molto più di quanto non riescano a fare i maschietti. Da quando ci sono loro, la raccolta differenziata vola nel centro storico. Antonella Donnicola e Alessandra Curto sono state ribattezzate le “Spazz-girl” della Monteco. Ogni giorno, dalle ore 7 alle 13, macinano chilometri a bordo di un furgoncino. Quasi sempre da sole.

“Raccogliere i rifiuti non è il lavoro che si sogna di fare da bambine – raccontano Antonella e Alessandra – ma lo facciamo con entusiasmo”. E i risultati si vedono. Le due operatrici della Monteco sono infatti diventate le beniamine di commercianti e residenti. Stamani, intorno alle 10, abbiamo interrotto per qualche minuto la loro giornata di lavoro, incontrandole a piazza Vittoria. Nel giro di pochi minuti, sono state fermate da almeno una decina di persone che chiedevano informazioni sulla differenziata e scambiavano qualche battuta. “Facciamo questa vita dal 2012 – raccontano – dopo aver svolto dei lavori di tutt’altro genere”.

Antonella, 35 anni, ha un figlio. In passato ha lavorato nel noto panificio di famiglia in via Cesare Battisti. La domenica, anziché riposare, lavora come addetta alla sicurezza del terreno di gioco dello stadio Fanuzzi. Alessandra, 28 anni, convive da una decina d’anni con un uomo dalla cui unione è nata una bimba. Prima di approdare in Monteco ha avuto svariati impieghi, fra i quali anche quelli di colf e barista. Quando sono entrate nell’azienda della famiglia Montinaro, non è stato semplice vincere lo scetticismo dei colleghi.

“Eravamo considerate quasi della marziane – ammettono – in un mondo prettamente maschile. Ma con il sacrificio e l’impegno che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro, siamo riuscite a conquistare la fiducia della gente”. Antonella e Alessandra raggiungono alle ore 7 il capannone della Monteco nella zona industriale, montano a bordo del mezzo di servizio, raccolgono i sacchetti per la raccolta differenziata depositati all’esterno di abitazioni e negozi, svuotano i cassonetti e alle 13 tornano in cantiere per scaricare. “Le persone ci aspettano. Ci accolgono in casa con gioia. Spesso ci fanno dei regali e ci offrono delle cose da mangiare”.

Le "Spazzgirl" in azione

La cultura della differenziata, per loro stessa ammissione, è ancora poco diffusa fra i brindisini. “Il buon esempio – dichiarano – arriva dagli anziani. I commercianti possono migliorare. Alcuni sono attenti alla differenziata. Altri promettono di farci trovare i sacchetti, ma poi non mantengono la parola. Eppure non è difficile separare i rifiuti. Basta solo un po’ di buona volontà (e un rafforzamento dei controlli da parte degli enti preposti, di sicuro, non guasterebbe, ndr)”.  “Amiamo questo lavoro – proseguono – e ce la mettiamo tutta per coinvolgere i cittadini nella differenziata. Una volta una persone ci ha detto: ‘Se ce ne fossero 20 come voi, la città sarebbe pulita’”.

Va detto che Alessandra e Antonella non sono le uniche esponenti del gentil sesso fra le file della Monteco. Nel cantiere brindisino dell’azienda salentina lavorano infatti: quattro impiegate, una operaia della platea storica e circa una decina di lavoratrici distaccate da altri cantieri fra addette alla sensibilizzazione e operaie. “Siamo state accolte da Dio – affermano entrambe – dalla famiglia Montinaro. Il direttore Emanuele e l’amministratore unico, il signor Mario Montinaro, ci trattano benissimo. Il nostro auspicio è che questa esperienza possa andare avanti il più a lungo possibile”.

Intorno alle 10,15, finita l’intervista, Antonella e Alessandra raggiungono il collega con cui hanno espletato l’odierno servizio (ma si tratta di un eccezione, visto che le due, come detto, operano quasi sempre da sole) per riprendere il giro. Alcune persone chiedono di posare con loro per una foto e poco ci manca che si facciano fare anche un autografo. Le “Spazz-girl”, ormai, orgogliose del loro soprannome, sono un punto di riferimento per i residenti del centro. (Le foto sono di Gianni Di Campi)

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