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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Licenziamenti Sinco: bloccato per un paio d'ore un cantiere aeroportuale

I lavoratori lasciati a casa dalla Sinco si sono ritrovati stamani al varco doganale dell'aeroporto del Salento, bloccando l'accesso al cantiere gestito da un'Ati che nulla ha a che fare con il contenzioso. Ma il blocco è durato non più di due ore. Una volta ottenuto l'impegno di un incontro con il prefetto per martedì prossimo, 7 aprile, i manifestanti se ne sono andati

BRINDISI – I lavoratori lasciati a casa dalla Sinco si sono ritrovati stamani al varco doganale dell’aeroporto del Salento, bloccando l’accesso al cantiere gestito da un’Ati che nulla ha a che fare con il contenzioso. Ma il blocco è durato non più di due ore. Una volta ottenuto l'impegno di un incontro con il prefetto per martedì prossimo, 7 aprile, i manifestanti hanno lasciato entrare i loro colleghi. “La lettera di licenziamento – spiegano i lavoratori della Sinco – ci è arrivata lo scorso 1 aprile. All’inizio pensavamo si trattasse di un pesce d’aprile. Ma purtroppo era tutto vero”.

La procedura di licenziamento riguarda 11 dei 15 lavoratori assunti fra maggio e novembre dalla società di Bitonto, aggiudicatasi con un ribasso Il varco doganale dell'Aeroporto del Salento-2record del 51 per cento l’appalto per la riqualifica del piazzale esistente, l'ampliamento del piazzale di sosta degli aerei, la bonifica da ordigni bellici, la realizzazione di un nuovo tratto di viabilità perimetrale interna all'aeroporto, una nuova area pavimentata per la sosta dei mezzi di rampa, l'adeguamento normativo dei pozzetti, il prolungamento del sentiero luminoso di avvicinamento alla pista, il nuovo impianto Rv per pista 13-31.

I lavoratori affermano di aver percepito solo un acconto della mensilità di novembre. “A partire da dicembre – affermano – l’azienda non ci ha corrisposto neanche una mensilità”. Pochi giorni dopo essersi rivolti al sindacato Femeal Uil per rivendicare i propri diritti, hanno ricevuto il benservito da parte della ditta. “Fino a marzo – affermano i lavoratori – abbiamo lavorato nel cantiere di rifacimento dei pozzetti situati a bordo pista, nei pressi della caserma dei vigili del fuoco. Siamo stati suddivisi in due squadre. Una lavorava di notte. L’altra di giorno”. I lavori per l’ampliamento del piazzale di sosta degli Giovanni Librando, segretario generale della Femeal Uil-2aeromobili, invece, sono fermi da dicembre, per dei problemi riguardanti la bonifica dei terreni dagli ordigni bellici.

I lavori, dunque, sono ancora in alto mare. “Ma nonostante questo – affermano i manifestanti – nella lettera dell’azienda si legge che il rapporto di lavoro è stato interrotto per ‘fine lavori’. Pur non percependo lo stipendio, abbiamo comunque continuato a lavorare, per mantenere il posto di lavoro. L’azienda ha fatto diverse promesse in questi mesi. Nessuna è stata mantenuta. Adesso la nostra paura è che la commessa affidata alla nostra ditta venga data a un’altra azienda, che impiegherà i suoi operai. In quel caso rimarremmo a casa, senza lavoro e senza denaro. Per questo abbiamo bloccato l’accesso al cantiere gestito da un’altra ditta appaltatrice”. (Nella foto a sinistra, Giovanni Librando)

Si tratta, come accennato, di un’Ati costituita da tre ditte baresi che stanno eseguendo i lavori di ampliamento delle sale d’imbarco. Il personale impiegato in questo cantiere è rimasto all’esterno del varco doganale. La situazione è stata costantemente monitorata dai poliziotti della Digos e dai colleghi della polizia di Frontiera, coordinati dal vicequestore Salvatore De Paolis. Intorno alle ore 10, Il cartello dei lavori-2strappato al prefetto Nicola Prete l’impegno di un incontro per martedì prossimo, il sit in si è sciolto e l’accesso al varco aeroportuale è ripreso regolarmente.

LE VIDEOINTERVISTE A UN LAVORATORE DELLA SINCO E A UN SINDACALISTA

I lavoratori, a questo punto, confidano anche nell’intervento della stazione appaltante, Aeroporti di Puglia. “Attraverso una nota inviata al nostro segretario provinciale Antonio Licchello – dichiara il segretario generale della Feneal Uil Brindisi, Giovanni Librando – l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, ha garantito il proprio interessamento per la continuità lavorativa dei dipendenti della Sinco. Durante l’incontro con il prefetto chiederemo  l’immediata convocazione di un tavolo con i massimi esponenti di Aeroporti di Puglia e della stessa Finco, perché diventano loro i primi attori nella risoluzione del problema economico e di quello riguardante la riassegnazione”.

Aeroporti di Puglia, nel frattempo, è in attesa che Sinco fornisca dei chiarimenti su alcune questioni riguardanti l’appalto. E nella lettera inviata al segretario provinciale della Uil, Acierno ha lasciato intendere che la società aeroportuale si riserva di adire le vie legali nei confronti della Sinco per tutelare i propri interessi. 

Aggiornamento delle ore 17. Si riporta di seguito una nota della Sinco, sulla vicenda. 

"In riferimento, dunque, a quanto apparso sugli organi di stampa e sui siti web negli ultimi giorni, pur non intendendo prestarci ad una querelle mediatica, che avrebbe, come unico effetto, quello di perseguire ed alimentare ulteriori insinuanti e calunniose asserzioni, evidentemente per mera brama di visibilità di taluni, si intende precisare che la nostra Azienda ha già incontrato i propri dipendenti in data 26.03.2015 al fine di dare loro ogni puntuale informativa sullo stato dei rapporti contrattuali tenuti con Aeroporti di Puglia e sulla necessità di dover procedere con i licenziamenti, atteso che per quanto concerne l’appalto dei Piazzali i lavori sono di fatto sospesi, per ragioni di necessità della Stazione Appaltante, sin dal 02.12.2014, mentre per l’appalto della Caserma dei VV.FF. risultano di fatto sospesi sin dal 11.02.2015 perché in assenza dell’autorizzazione a rilasciarsi dall’Ufficio Sismico Provinciale per l’esecuzione sia delle nuove strutture in cemento armato sia delle opere di adeguamento sismico delle strutture preesistenti".

"L’anomalo andamento dei lavori, ovviamente, trova origine non da “gravi irregolarità ed incongruenze dei lavori effettuati” , come provocatoriamente asserito dagli organi di stampa o ad essi riferito, ma da fatti e circostanze che qui si preferisce non evidenziare nel dettaglio ma che comunque sono mal tollerati dalla nostra Azienda che, per quanto di sua competenza, ha già avviato ogni opportuna iniziativa a tutela dei propri interessi imprenditoriali".

"Come già anticipato per le vie brevi al Responsabile Provinciale della FINEALUIL di Brindisi durante il colloquio telefonico del 02.04.2015 e confermato con nota formale del 03.04.2015 (allegata), la nostra Società è sempre stata e continua ad essere vicina ai lavoratori ed è immediatamente pronta a garantire agli stessi la continuità del rapporto, qualora dovessero risolversi positivamente le vertenze attualmente in corso con Aeroporti di Puglia o anche nel caso in cui gli stessi lavoratori siano disponibili a prestare le proprie attività presso altri cantieri in sedi diverse".

"E’ parimenti noto ai dipendenti che la nostra Società ha sempre elogiato il loro operato per aver appurato, senza sorta di dubbio, la loro preparazione e capacità professionale, oltre che per aver esternato in ogni tempo e modo sulla loro natura di persone semplici e perbene animate solo ed esclusivamente dalla volontà di dare il massimo della loro capacità".

"La nostra Azienda è inequivocabilmente dalla parte dei Lavoratori e si auspica che gli stessi possano non farsi influenzare da comportamenti ed azioni tenuti da taluni soggetti, dei quali la nostra stessa Società si farà carico di evidenziare le responsabilità nelle competenti sedi giudiziarie, e che sono evidentemente mirati a diffamare il buon nome della “S.IN.CO.” e delle persone che la rappresentano con il chiaro fine di ostacolare il proseguimento dei rapporti contrattuali assunti a seguito di regolare procedura pubblica di gara d’appalto".

"Quindi, per tutte le ragioni sopra elencate la società S.IN.CO. conferma il rispetto dei contratti di lavoro già sottoscritti e garantisce, come sempre ha fatto sin dalla sua origine, che nell’immediato procederà a chiudere ogni vertenza nel rispetto del lavoro svolto sino ad ora e della dignità di ogni singolo lavoratore. Confermiamo, infine, la nostra più ampia disponibilità per un ulteriore incontro collegiale con i lavoratori e con il Sindacato al fine di chiarire e superare in modo compiuto e collegiale le questioni insorte".

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