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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

L'ingegnere del "sistema Taranto"

FRANCAVILLA FONTANA - E’ il sistema Taranto, quello già approfondito nell’inchiesta “Enviroment sold out” (lì il reato contestato era la concussione) che portò all’arresto proprio dell’ingegnere Carmelo Dellisanti, professionista di fiducia a quanto pare anche dell’amministrazione comunale di Francavilla Fontana.

FRANCAVILLA FONTANA - E’ il sistema Taranto, quello già approfondito nell’inchiesta “Enviroment sold out” (lì il reato contestato era la concussione) che portò all’arresto proprio dell’ingegnere Carmelo Dellisanti, professionista di fiducia a quanto pare anche dell’amministrazione comunale di Francavilla Fontana e dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Mimmo Ammaturo, oltre che dell’allora assessore provinciale ionico Michele Conserva.

Era uno dei filoni d’inchiesta sulle autorizzazioni ambientali che lambivano anche l’Ilva di Taranto. Spintarelle, modifiche, trattamenti privilegiati all’epoca: per le autorizzazioni della Provincia bisognava passare da Dellisanti e munirsi delle sue consulenze, spiegarono gli investigatori all’epoca del primo arresto (per concussione assieme all’assessore Conserva) il il 26 novembre scorso.

Oggi gare di progettazione fatte su misura, dall’esecuzione dei lavori per ovviare al rischio idrogeologico dell’area industriale (zona Pip) di Francavilla Fontana, al depuratore di Oria, passando per ponti sulla ferrovia e per incarichi vari tutti coperti da finanziamenti pubblici a più zeri, dai 2,4 fino ai 10 milioni di euro.

Ammaturo, stando a quanto accertato nel corso dell’inchiesta condotta dalla Finanza di Taranto e Francavilla Fontana e coordinata dal pm della procura di Brindisi, Milto Stefano De Nozza (il gip che ha firmato le ordinanze è Paola Liaci), si occupava di raccogliere il denaro e di dare direttive. Il funzionario compiacente, Daniela Camarda, posta agli arresti domiciliari come Dellisanti, titolare della Promeed Engineering (mentre Ammaturo è indagato a piede libero, alla stregua di Michele Vinci, già capo della segreteria del Comune di Palagiano e poi consulente di Dellisanti), predisponeva tecnicamente tutto quel che occorreva perché i piani filassero lisci.

Dellisanti, poi, anche prof a contratto al Politecnico di Bari, si occupava personalmente di contattare tutti gli altri professionisti interessati a partecipare ai bandi per la progettazione esecutiva per indurli a desistere. Infine, ringraziava. Numerosi sono gli incontri, osservati a distanza dagli investigatori, tra l’ingegnere e l’ex assessore che fu sindaco democristiano di Francavilla Fontana. Sulla Mercedes di Dellisanti c’era perfino un dispositivo Gps che riportava ogni spostamento ai finanzieri. I telefoni erano sotto controllo.

“Senti – dice Dellisanti ad Ammaturo - noi stiamo impazzendo per chiudere quel progetto nelle somme...a disposizione...ma con una difficoltà...enorme! Ma non per tanto, per poco! Però...cioè, noi avremmo bisogno di 250-300.000 euro, per stare con un pò di serenità! Ora, tu che cosa...voi non avete proprio nessun tipo di possibilità di fare anche ...”

Risponde Ammaturo: “No no, come Comune no”. Sono accordi presi sui dettagli tecnici. Afferma l’assessore: “Un po’ di più e lo diciamo che sono stati finanziati con fondi comunali, ma non lo possiamo dire adesso quali sono. Non so se è legittimo farlo. Non credo”.

Secondo l’impostazione dell’accusa, tale rapporto privilegiato, incluso quello con la funzionaria, sarebbe rimasto intatto fino al 2012, tempi recentissimi, anche dopo le visite della Finanza al Comune che avevano insospettito gli indagati. Ciò a fondamento delle esigenze cautelari, visto e motivato il pericolo di reiterazione del reato da parte dei due che sono stati posti ai domiciliari.

Una mole di chiamate per ottenere disposizioni che giungono puntuali, alla fine di ogni conversazione: “Riduci un po’ gli imprevisti – conclude Ammaturo – lasciando proprio una quota simbolica. La differenza la spalmi su tutti i prezzi unitari e vedi di stare dentro, poi dopo vediamo”.

Concordato quindi il concordato il contenuto del bando, ossia i requisiti oggettivi, le modalità di partecipazione, i termini e gli importi delle cauzioni, la percentuale del massimo ribasso, il criterio di aggiudicazione indicato in quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il termine per la consegna della progettazione definitiva e l’ammontare della penale in caso di ritardata consegna, nonché i nominativi di destinatari dell’invito formale.

Dellisanti, quindi, “godeva di un rapporto privilegiato all’interno dell’amministrazione di Francavilla Fontana tanto con l’assessore ai Lavori pubblici Ammaturo, quanto con il funzionario responsabile del procedimento”. L’ingegnere chiama il funzionario (Daniela Camarda) e stabilisce come procedere. Le dice che sta inviando la lettera d’invito con il disciplinare, le indica cosa aggiungere nella determina che sta predisponendo. Consiglia di aggiungere che si procederà mediante invito di determinate persone, con tanto da motivazioni da esplicitare.

Michele Vinci, da consulente di fiducia, prepara materialmente il contenuto degli atti. Ammaturo di tanto in tanto si spazientisce: “Si continuano a fare delle cazzate di cui io non intendo essere responsabile, eh”. Perché: “Io non intendo essere coinvolto in nulla”.

Il bando di progettazione per cui vengono ipotizzati i reati di turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso (per una certificazione Durc che aveva da essere prodotta e non lo fu, nonostante ciò fosse stato dichiarato) riguarda per l’appunto la zona Pip di Francavilla e i lavori da eseguire per limitare il rischio di inondazioni. Ma a fondamento dell’accusa, ci sono conversazioni che trattano anche di altri procedimenti che, tra un omissis e l’altro, fanno intendere che gli inquirenti sono ancora al lavoro.

Ammaturo chiede a Dellisanti: “Notizie sul fronte Francavilla Ambiente?”. Poi aggiunge: “Vedi di chiudere per la fine dell’anno”. Quindi la preoccupazione di fare particolare attenzione ai dettagli, perché vengano agevolate le ditte prescelte come affidatarie dei lavori.

Nel mucchio ci finisce la discarica di Oria, per la quale Ammaturo fa valere il proprio ruolo di componente dell’Ato, l’autorità d’ambito per la gestione dei rifiuti. “La Provincia – dice l’allora assessore, rivolgendosi sempre al suo ‘amico’ ingegnere – l’istruttoria, se gli impianti di bio stabilizzazione naturalmente vogliono farli a Oria, perché non ha senso fare la biostabilizzazione a Francavilla Fontana, quando scaricano”.

“Io adesso – prosegue – voglio fare un impianto sperimentale, a titolo provvisorio, dove le autorizzazioni le voglio fare arrivare a posteriori, se è possibile”. Questo per Francavilla. Ma le mire dell’ingegnere sono diverse. “Senti a proposito – chiede al politico di riferimento – se hai qualche altro Comune, la stessa cosa ah?”. E all’assessore l’idea non dispiace: “Possiamo andare a San Vito dei Normanni, ti presento al sindaco”.

Tutto fila liscio. Aggiudicata una gara se ne fa un’altra. E’ una “fatica immane”, per Dellisanti, lo confessa lui al telefono: “Invece di guadagnare per dire il venti per cento, guadagniamo il diciotto, però noi ci garantiamo continuità e lavoro”. Non è facile: “Perché prima devi parlare con… abbiamo fatto il progetto, abbiamo sistemato l’accordo con l’Autorità di bacino, ho concordato con la Regione, ho fatto avere il finanziamento, dopo che hai fatto tutto questo devi vedere come cazzo devi fare gli imbrogli per poterti portare a casa una cosa che ti spetta”.

Si sentono vittime: “Si si capito? Noi siamo vittime di una legge scellerata. Che è figlia della paura di Tangentopoli e ci siamo messi nella condizione classica che la medicina è peggiore del male”. Salvatori della patria, insomma: “Se non lo fai tu lo fa un altro” è la regola. Quindi meglio aggirare le norme, gli ostacoli. Un fiume in piena Dellisanti. Tanto che la funzionaria del Comune deve scusarsi: “Scusami se ti sto arrecando questi problemi, ora penso a una cosa più rapida per te”.

Dice la Camarda: “Volevo agevolarti, domani siamo chiusi e l'architetto mercoledì mattina ti avrebbe contattato, per dirti che non si può fare l'affidamento se tu non gli dai questo documento, però magari tu fino a mercoledì potevi in qualche modo trovare una soluzione alternativa e quindi ti ho telefonato, perchè... non lo so oggi è lunedì magari telematicamente o con altre maniere non lo so, nella lettera d'invito c'è scritto questo e mi ha chiesto la cortesia di andarla a ritirare, di andare a ritirare il provvedimento dalla ragioneria prima dell’impegno della firma del ragioniere, fin quando tu non mi davi questa cosa, quindi io ho pensato di accelerare un attimo!”.

Dellisanti ripaga: “Senti, ma hai deciso il posto dove devo mettere la statua per te?”, scherza. E’ un modus operandi ordinario. Un metodo “abituale” secondo il pm Milto Stefano De Nozza che ha chiesto al gip l’arresto di funzionario “infedele” e ingegnere. Il gip ha condiviso. Oggi sono state inoltre eseguite alcune perquisizioni presso il Comune di Francavilla Fontana: i finanzieri hanno prelevato ulteriori documenti. Chiusa una gara, del resto, se ne truccava un’altra. E le indagini vanno avanti.

 

 

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