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Cronaca

Lite col padre, poi con i carabinieri

ERCHIE – Prima dà in escandescenze contro i genitori, poi si scaglia contro i carabinieri intervenuti per sedare la lite. Ancora guai per Angelo Margheriti.

ERCHIE – Prima dà in escandescenze contro i genitori, poi si scaglia contro i carabinieri intervenuti per sedare la lite. Ancora guai per Angelo Margheriti, 35 anni, di Erchie. L’uomo, già agli arresti domiciliari per aver tentato di strangolare il padre della ex in un appartamento di Avetrana, è finito nuovamente con le manette ai polsi, per poi essere riaccompagnato presso la sua abitazione di via Pascoli (dove ha “riabbracciato” mamma e papà) con il beneficio dei domiciliari.

Il 35enne pare abbia cominciato a inveire contro i suoi nella serata di ieri. La situazione è presto degenerata e i genitori, incapaci di riportare il figlio alla calma, hanno dovuto chiedere aiuto ai carabinieri della stazione di Erchie coordinati dal maresciallo Michele Bisazza. Giunti sul posto nel giro di pochi minuti, i militari hanno provato a calmare Margheriti, ma sono stati a loro volta spintonati dal 35enne.

Inevitabile, a quel punto, l’arresto dell’erchiolano con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il pm di turno non ravvisando le esigenze per la custodia in carcere, ha concesso a Margheriti i domiciliari. Né i genitori né i carabinieri hanno avuto bisogno di cure mediche.

Non ebbe la stessa fortuna il padre della ex convivente di Margheriti, un 63enne di Avetrana trasportato, lo scorso 16 aprile, presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Manduria, dopo che l’ex genero tentò di soffocarlo. L’intervento del figlio della vittima e dei carabinieri scongiurò la tragedia.

 

 

 

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