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Cronaca

Lite per un'anguria, poi calci e pugni

SAN MICHELE SALENTINO – Entra nella rivendita di frutta e verdura per acquistare un'anguria ma nasce un diverbio col fruttivendolo, poi la lite e quando i carabinieri intervengono anche pugni e calci.

SAN MICHELE SALENTINO – Entra nella rivendita di frutta e verdura per acquistare un'anguria ma nasce un diverbio, ancora da chiarire, col fruttivendolo, scoppia una pericolosa lite e quando i carabinieri intervengono si scaglia contro di essi sferrando pugni e calci. E' così che un venditore ambulante di origini marocchine, Mohamed Toumi, 54 anni, già noto per reati specifici, ieri sera è finito in manette per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L'uomo, regolare in Italia e residente in contrada AAlfarano a San Michele, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di San Michele Salentino, dove si sono svolti i fatti, e i colleghi della compagnia di San Vito, guidata dal capitano Ferruccio Nardacci.

La causa esatta che ha scatenato il diverbio non è ancora stata accertata. L'uomo finito in manette è entrano nella rivendita di frutta e verdura completamente ubriaco, è sorto un problema con un'anguria e ha inveito contro il commerciante che, però, preoccupato che la situazione degenerasse, non ha esitato un solo istante a richiedere l'intervento del 112. La presenza degli uomini in divisa non è servita per niente a placare il suo animo inferocito, il 54enne ha dato in escandescenza ingiuriando i militari e colpendoli con calci e pugni quando questi hanno cercato di bloccarlo. Fortunatamente i carabinieri hanno avuto la meglio senza ulteriori conseguenze. Il marocchino è stato trasferito in caserma e poi in carcere.

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