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Cronaca

Suocero-genero, lite a punta di coltello

CELLINO SAN MARCO - Era ubriaco e voleva mettere in moto la macchina della moglie che, a quanto pare, da qualche giorno aveva fatto i bagagli ed era tornata a casa dei suoi. Il suocero ha cercato di impedirglielo. Il risultato? Se le sono date di santa ragione, le hanno date anche ai carabinieri finché il più anziano non ha estratto un coltellaccio da cucina e ha tentato di fare fuori il marito della figlia. Tutto ciò per strada, a Cellino San Marco, nei pressi di via Guagnano.

CELLINO SAN MARCO - Era ubriaco e voleva mettere in moto la macchina della moglie che, a quanto pare, da qualche giorno aveva fatto i bagagli ed era tornata a casa dei suoi. Il suocero ha cercato di impedirglielo. Il risultato? Se le sono date di santa ragione, le hanno date anche ai carabinieri finché il più anziano non ha estratto un coltellaccio da cucina e ha tentato di fare fuori il marito della figlia. Tutto ciò per strada, a Cellino San Marco, nei pressi di via Guagnano.

E’ ovvio che la baruffa sia terminata con due arresti: in manette sono finiti il suocero Rodolfo Traversa, è accusato di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto di armi od oggetti atti ad offendere, e il genero Giovanni Zinzeri, 51enne, dipendente della Cantina Due Palme, risponde invece di resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e ubriachezza.

Le turbolenze, in famiglia, pare andassero avanti da un bel po’. Tra moglie e marito c’erano dissapori ormai da qualche tempo. Si erano intromessi i suoceri nel momento in cui la figliola aveva deciso di lasciare il tetto coniugale e di rientrare nell’abitazione in cui era cresciuta. Si è ripreso il filo del discorso per strada, quando il 51enne, ubriaco, ha preso le chiavi della macchina. Stava per mettersi al volante ma, poiché non era in condizione, i famigliari della moglie, intestataria della vettura, hanno cercato di impedirglielo.

Da lì la reazione. Prima i paroloni e le grida, in pubblica piazza. Allo spettacolo hanno assistito i vicini di casa, prima, i carabinieri, poi. Mentre i militari dell’Arma cercavano di dividere i due litiganti, il più giovane ha sferrato un pugno al più anziano, colpendolo allo zigomo. Questione di istanti e l’altro ha estratto un coltellaccio e ha ripetutamente cercato di colpirlo, senza per fortuna riuscirci, proprio perché c’erano gli uomini in divisa della stazione di Cellino che lo hanno impedito a costo di qualche contusione, giudicata poi guaribile in pochi giorni dai medici dell’ospedale più vicino.

Da via Guagnano i due parenti sono stati condotti in via Appia, a Brindisi, presso la casa circondariale. Disarmati e in due celle differenti.

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