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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Lo stragista non mangia: visita medica

BRINDISI - Dimagrito, dopo un digiuno che – secondo il suo avvocato – va avanti da una settimana. Giovanni Vantaggiato, lo stragista di Brindisi, sarà sottoposto a una visita medico legale per verificare se le sue condizioni di salute sono compatibili con il regime carcerario cui è sottoposto. Lo ha disposto il gip, Ines Casciaro, che ha dato incarico al medico legale Alberto Tortorella che ha quindici giorni per esprimersi.

BRINDISI - Dimagrito, dopo un digiuno che – secondo il suo avvocato – va avanti da una settimana. Giovanni Vantaggiato, lo stragista di Brindisi, sarà sottoposto a una visita medico legale per verificare se le sue condizioni di salute sono compatibili con il regime carcerario cui è sottoposto. Lo ha disposto il gip, Ines Casciaro, che ha dato incarico al medico legale Alberto Tortorella che ha quindici giorni per esprimersi.

L’attentatore reo confesso si trova nel carcere di Lecce, in isolamento, dalla notte fra il 6 e il 7 giugno scorsi quando, dopo essere stato identificato dalla targa delle proprie automobili, filmate sul luogo del delitto nella notte precedente, quella tra il 18 e il 19 maggio, ha vuotato il sacco spiegando di aver fatto esplodere tre bombole riempite con una miscela di nitrato di ammonio, oltre che altre sostanze, davanti alla scuola Morvillo Falcone e di aver provocato quindi la morte della studentessa sedicenne, Melissa Bassi, e il ferimento di altre nove persone.

A qualche settimana di distanza dalla cattura gli fu concesso di guardare la televisione, mentre nei giorni immediatamente successivi era stato autorizzato unicamente a risolvere cruciverba e simili. Vantaggiato può incontrare i famigliari una volta alla settimana, e diverse volte nella sala colloqui di Borgo San Nicola, oltre al suo avvocato Franco Orlando e al criminologo (consulente della difesa) Francesco Bruno, si è presentata la moglie, Giuseppina Marchello, titolare della ditta di carburanti di Copertito di cui l’uomo è di fatto il gestore. Le indagini stanno per essere chiuse, e per indagini si intende tanto il fascicolo sulla strage aggravata dalla finalità terroristica, affidato alla Dda di Lecce, quanto l’altro sul tentato omicidio del 2008 a Torre Santa Susanna, su cui indaga il sostituto procuratore di Brindisi Milto De Nozza.

Il controllo sulle condizioni di salute di Vantaggiato è costante. A quanto pare, negli ultimi tempi, sarebbe stata riscontrata una perdita di peso tale da far ritenere che vadano compiuti accertamenti. Vantaggiato, sarà sottoposto nelle prossime ore a visite specialistiche al fine di accertarne lo stato di salute e verificare se è il caso di trasferirlo in un centro dotato di infermeria. Secondo l’avvocato Franco Orlando, il difensore dell’uomo che fabbricato e azionato l’ordigno rudimentale, collegato a un telecomando, Vantaggiato verserebbe ormai da tempo in uno stato di prostrazione.

“Non mangia da una settimana e non si sottopone più alle terapie che gli sono state prescritte”. La difesa aveva richiesto di poter condurre l’indagato sul luogo del delitto per un sopralluogo, la Dda non ha ancora fornito alcuna autorizzazione in merito. Lo scopo del ritorno in via Galanti del 68enne è quello di verificare quale fosse il punto in cui si trovava quando ha premuto il pulsante del telecomando che ha dato impulso al congegno “micidiale” che è a quel punto esploso. E quindi se l’attentatore fosse in grado di vedere chi c’era davanti ai cancelli della scuola.

Erano le 7.42 di un sabato di primavera. Vantaggiato ha sempre asserito di aver agito perché ce l’aveva con il mondo intero e con la giustizia, per una truffa subita e a suo dire non adeguatamente sanzionata al termine di un processo in primo grado chiusosi il 19 aprile con una sentenza di condanna per Cosimo Parato, colui che aveva tentato di fare fuori il 24 febbraio di 4 anni fa a Torre Santa Susanna. Sostiene, l’uomo, di non avere avuto intenzione alcuna di seminare morte. Ma proprio Parato ha smontato questo movente rivelando altri scenari.

Le perizie dei Ris e della Scientifica sono state depositate: in 4.800 pagine, oltre alla verità sui materiali usati per fabbricare la bomba, ce ne sono probabilmente molte altre che potrebbero essere ormai destinate a breve a confluire negli atti del processo che la Dda si accinge a chiedere, probabilmente senza necessità di passare per l’udienza preliminare, vista l’evidenza della prova costituita dalla confessione resa e ribadita più volte. Vantaggiato, a quanto pare, non sta bene. Potrebbe quindi essere trasferito in un'altra struttura detentiva.

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