FRANCAVILLA FONTANA - Sarebbe morto per asfissia da annegamento, secondo quanto accertato da una prima ricognizione cadaverica l’operaio di 38 anni, Angelo Reschi, vittima di un drammatico quanto incredibile incidente sul lavoro verificatosi stamattina, in pieno centro, a Francavilla Fontana. L’uomo, residente ad Aradeo, padre di due bambini, lavorava per la “Vincenzo Fiocco” una ditta appaltatrice dell’Acquedotto Pugliese che stava eseguendo lavori sulla rete idrica in via Barbaro Forleo, nei pressi del Comune di Francavilla Fontana, in pieno centro.

La ricostruzione dell’incidente è affidata ai carabinieri e agli ispettori dello Spesal che dovranno accertare soprattutto se quanto accaduto è riconducibile a una tragica fatalità o se vi sono responsabilità da appurare. Va inoltre verificato se erano state rispettate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Le indagini sono coordinate dal pm di turno, Manuela Pellerino che disporrà molto probabilmente l’autopsia sul corpo della vittima: il conferimento di incarico al medico legale Antonio Carusi non sarà dato prima della prossima settimana.

La tragedia si è verificata sotto gli occhi di parecchie persone. Disperato il tentativo dei colleghi di estrarre il 38enne immerso nell’acqua all’arrivo dei soccorritori del 118 e dei vigili del fuoco. Hanno tentato di tirarlo fuori afferrandolo per le braccia, stando alle testimonianze raccolte sul posto, ma non sono riusciti a salvargli la vita. L’estrazione della salma è stata impresa difficile: a quanto si è appreso Reschi era incastrato nella voragine che lo aveva inghiottito prima che un violento getto d’acqua inondasse la cavità in cui stava operando, fino a ricoprirlo interamente.