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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Lumache, Rizzo: "Festa dipendeva da Enel"

BRINDISI - Pubblichiamo la lettera del sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, che interviene nella polemica sulla mancata organizzazione della sagra delle lumache e risponde all’associazione che da sempre si è curata dell’evento, sostenendo inoltre che sia a causa della mancata sponsorizzazione della festa da parte dell’Enel che vi sia stata rinuncia.

BRINDISI - Pubblichiamo la lettera del sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, che interviene nella polemica sulla mancata organizzazione della sagra delle lumache e risponde all’associazione che da sempre si è curata dell’evento, sostenendo inoltre che sia a causa della mancata sponsorizzazione della festa da parte dell’Enel che vi sia stata rinuncia, sponsorizzazione che l’Enel avrebbe revocato perché il Comune “ha fatto valere i suoi diritti contro il colosso elettrico”.

“La comunicazione datata 22 luglio 2013 è l’epilogo di un approccio solo ed esclusivamente politico rispetto a scelte unilaterali da voi effettuate delle quali, evidentemente, non avete finanche il coraggio di assumervi la relativa responsabilità. Il presidente Piero Rampino, come del resto il vice Presidente Rizzo Antonio, avendo la disponibilità dei miei numeri telefonici (tanto privati che pubblici), avevano mezzi e strumenti (gli stessi peraltro usati nel 2010, 2011 e 2012) per richiedere in ogni momento un incontro volto a definire i dettagli della Festa. Mai negli anni scorsi vi è stata una convocazione della vostra associazione, ma a semplice chiamata ci si è incontrati e tanto nel 2010, che nel 2011 e nel 2012 la documentazione è stata protocollata sino a fine luglio. Ritengo che ogni anno vi sia stata la piena disponibilità a concordare le istanze da voi avanzate (peraltro quest’anno identiche a quelle dello scorso anno, tanto da rendere ancor più inutile nei fatti un incontro) per far conciliare le vostre esigenze con quelle dell’Amministrazione per un evento, giova ricordarlo, i cui proventi vanno ad esclusivo beneficio della associazione!

E’ evidente che tutto probabilmente era condizionato dalla consistente sponsorizzazione dell’Enel (centrale a carbone di Brindisi) che la precedente amministrazione Rollo (e le altre precedenti), invece di utilizzare per manifestazioni del Comune, ha destinato in vostro favore; lo scorso anno, una volta che il Comune ha fatto valere i suoi diritti contro il colosso elettrico, Enel non ha più sponsorizzato la festa, e ritengo che siano iniziate le difficoltà che vi hanno indotto a non proseguire quest’anno l’esperienza. Altro che mancanza di disponibilità dell’amministrazione attuale! Per quale motivo non avrei dovuto rispondere alle vostre istanze se nel 2010, 2011 e 2012 avete ottenuto tutto quanto è stato richiesto?

Se l’amministrazione avesse inteso affidare l’evento ad altri, o effettuare una selezione dell’organizzatore, non avrebbe aspettato voi e le vostre istanze per avviare il percorso organizzativo, e sin dai mesi di aprile o maggio avrebbe avviato ogni utile attività comparativa o di affidamento della organizzazione ad altre realtà associative o di altro genere. Benché la sagra non sia della vostra associazione, ma del territorio, anche quest’anno l’amministrazione aveva ritenuto che nulla fosse variato, anzi è stata fuorviata dolosamente da quanto da voi protocollato (la disponibilità ad organizzare il tutto) nel mese di giugno, per cui vi era il naturale convincimento della prosecuzione della vostra esperienza. Del resto se fossimo in mala fede, avremmo già chi, dal 4 all’8 agosto, era ben disponibile ad organizzare l’evento al posto della vostra associazione.

E’ vile, vergognoso ed indegno quanto verificatosi, avendo nei fatti voi dimostrato l’effettivo legame con il territorio e la condivisione di una esigenza di sviluppo e rispetto delle sue vocazioni, atteso che, nel momento in cui avete deciso di non programmare più la festa (a questo punto devo pensare sin dal giorno in cui avete protocollato la disponibilità ad organizzare l’evento), avete scientemente operato in maniera tale da non consentire ad altri di attivarsi in tal senso. Niente per me, niente per il territorio! Siamo tutti orgogliosi per il vostro agire!

E’ falso che l’ufficio di segreteria sia stato investito da istanze di fissazione di un incontro con lo scrivente, nessun assessore è stato mai investito del problema, non vi è stato un solo consigliere comunale interessato al tutto e, fatto ancor più grave, lo scrivente non è mai stato contattato telefonicamente o personalmente dal signor Rampino o dal signor Rizzo per fissare un incontro come avvenuto nel 2010, 2011 e 2012. Eppure il mio studio è a due passi dall’attività commerciale del presidente Rampino, il vicepresidente Antonio Rizzo ogni giorno lavora gomito a gomito con persone che svolgono ruoli importanti nell’Amministrazione (non è forse vero che nel 2010 e neo 2011 fui personalmente contattato da Piero Rampino per concordare l’organizzazione e lo scorso anno fu proprio Rizzo a chiedere ed ottenere un incontro per concordare gli eventi, cui fecero seguito i relativi incontri?), e lo scrivente è quasi sempre nella sede comunale. Gli altri anni, quando ci siamo incontrati in giugno, avevate già stipulato i contratti per l’area fieristica e per quella di vendita, avevate già individuato i gruppi, e si trattava solo di definire i dettagli relativi a: spostamento mercato, suolo pubblico, transenne etc..

Vi è il rammarico di aver ritenuto, dopo l’istanza da voi presentata a giugno, che nulla era variato rispetto agli anni 2010/2012 e, soprattutto, di rapportarsi con persone serie che antepongono a campanili politici gli interessi del Paese; è evidente che per voi solo quando i predetti interessi combaciano con quelli dell’associazione tutto va bene, e quando invece non si intende organizzare una festa per svariate ragioni (ben chiare allo scrivente), allora la prosecuzione di una tradizione o la tutela di un evento territoriale perdono di importanza. Qualcuno mi ha più volte messo in guardia rispetto a tanto, ma è preferibile aver toccato con mano lo spessore dei vostri modelli comportamentali (sotto il profilo dell’interesse per il territorio, della menzogna che caratterizza la vostra lettera del 22.7.2013, della mancanza di coraggio nell’assumersi la responsabilità di proprie decisioni e di non averle comunicate per tempo a chi ogni anno ha ritenuto di fare riferimento solo alla capacità organizzativa della associazione, al di là della nota sua caratterizzazione politica, invece di confrontarsi con altre realtà associazionistiche pure presenti sul territorio e capaci), piuttosto che operare con il dubbio dell’altrui buona fede, oggi definitivamente fugato.

A corollario della palese scorrettezza comportamentale, si lancia un messaggio negativo di mancato svolgimento della sagra, senza prima verificare se l’amministrazione stia tentando di rimediare al grave e doloso comportamento della vostra associazione, quasi a voler stroncare sul nascere qualsivoglia iniziativa in tal senso. Ognuno poi è libero si scambiare qualche consenso elettorale che magari con tali operazioni si ritiene di poter acquisire in favore di parenti o affini di associati, con le esigenze di un territorio od addirittura con la propria dignità!

Le associazioni, i titoli, gli incarichi, pubblici o privati, sicuramente passano, lo spessore umano (e non solo) delle persone non si acquisisce, ma costituisce il bagaglio di ognuno di noi ed è quello che, nel tempo, caratterizza gli uomini e la loro storia. Probabilmente fate ancora in tempo a chiedere scusa al paese per rimediare al grave inganno ed al danno arrecato. E’ preferibile una sagra in meno, ma un rapporto umano salvaguardato ed una considerazione differente delle persone, non già rispetto ad un sindaco, ma ad un paese ed ai propri concittadini che, come sempre, hanno ben chiare le idee in ordine a quanto avvenuto (negli anni passati ed in occasione della indegna vicenda che sta occupando le cronache dei nostri giorni)!”

 

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