rotate-mobile
Cronaca

“Luperti e Monetti non sono del Pd: la maggioranza ora non ha più scuse”

Brigante ad Elefante su Fb: "Farsa del piccolo duce che chiede espulsioni". E lui: "La classe politica non ha classe ed è piena di ripetenti" . Giallo sulle prenotazioni on line: i candidati alle tessere non si sono presentati

BRINDISI – “Ho saputo dell’iniziativa di Antonio Elefante solo a cose fatte, dopo che aveva consegnato ai capigruppo di maggioranza la lettera con cui già a fine dicembre si diffidava dall’uso del simbolo del partito e si chiedevano le dimissioni di Luperti e Monetti: di certo ora non ci sono scuse per nessuno della maggioranza, per chi non sapeva oppure ignorava scientemente il contenuto della missiva”.

Consales e LupertiPiù chiaro di così non poteva essere il commissario cittadino del Partito Democratico di Brindisi, Sandra Antonica, all’indomani dell’irruzione di Elefante, attuale consigliere comunale del Pd, ed ex segratario cittadino, in conferenza dei capigruppo, per produrre copia della lettera firmata dalla stessa Antonica in coppia con Michele Emiliano, segretario regionale oltre che governatore.

“Elefante mi ha informato dopo, ora al di là del fatto che ciascuno sceglie modi e stile delle proprie azioni, quel che ha deciso di compiere ha permesso di spiegare una volta per tutte qual è la situazione del Pd a Brindisi per quanti la ignoravano sostenendo di non aver ricevuto la missiva o comunque non volevano prendere atto delle decisioni del partito. Il concetto è uno solo: agli assessori Monetti e Luperti è stato chiesto di dimettersi, ma non lo hanno fatto e per questo non sono e non possono essere considerati del Pd, restano in giunta a titolo personale. Lo sanno bene i diretti interessati, il sindaco e i consiglieri. E quanto ai partiti e alle liste della maggioranza, adesso lo sanno anche loro, per cui sono nelle condizioni di assumere le decisioni che ritengono più opportune”, continua Antonica.

Salvatore Brigante inveisce, Elefante perplesso-2In un contesto del genere, acquisterà sicuramente importanza la prossima seduta del Consiglio comunale che dovrebbe essere convocata entro il 28 febbraio per l’adozione del documento unico di programmazione, il cosiddetto Dup. Sarà, infatti, in quella sede che il Pd dirà nella sede istituzionale di non essere parte della maggioranza, ma di limitarsi all’appoggio esterno e lo farà, a quanto pare, con Antonio Elefante che, ironia della sorte, resta compagno di banco del capogruppo Salvatore Brigante, anche lui diffidato dall’uso del simbolo del partito.  E pure lui protagonista della corsa alle tessere.

Tra Brigante ed Elefante oggi ennesimo fuoco di batteria su Facebook: “Siamo alla farsa del piccolo duce che chiede espulsioni ed epurazioni di massa in perfetto stile stalinista”, ha scritto Brigante. “Povero Elefante, credo che sia arrivato il momento di auto rottamarsi se questi sono i suoi strumenti politici. Arriverà comunque il giorno dove tutto sarà chiarito”. La risposta di Elefante: “Brigante chiede al sottoscritto di rottamarsi. Perché, invece, non ti sforzi di rispondere politicamente alle mie riflessioni? Già, la classe politica non ha classe ed è pure piena di ripetenti”.

Quanto, infine, al tesseramento: è previsto in serata il conteggio delle iscrizioni, tra rinnovi e new entry, per 2015. Stando alle previsioni, il numero degli iscritti a Brindisi dovrebbe essere compreso tra 950 e 1.110. La differenza è legata al punto interrogativo che ancora accompagna le prenotazioni on line perché delle 150 richieste di nuove tessere arrivate via internet, molte non sono state confermate, a dispetto delle telefonate di convocazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Luperti e Monetti non sono del Pd: la maggioranza ora non ha più scuse”

BrindisiReport è in caricamento