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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Mal di Terra", noir ecologico per ragazzi

La Terra è ammalata e l’uomo deve accorrere in suo aiuto. È questo il messaggio che emerge dal libro per ragazzi scritto da Andrea Biscaro, “Mal di terra” (Progedit 2013- pp.96-euro 16,00). Un “sos” lanciato per la tutela dell’ambiente ormai inquinato.

La Terra è ammalata e l’uomo deve accorrere in suo aiuto. È questo il messaggio che emerge dal libro per ragazzi scritto da Andrea Biscaro, “Mal di terra” (Progedit 2013- pp.96-euro 16,00). Un “sos” lanciato per la tutela dell’ambiente ormai inquinato. Nel libro dal “cuore” ecologista in cui reale e irreale s’incontrano, i sogni e gli incubi dei protagonisti rendono avvincente la lettura e al tempo stesso spingono il lettore a riflettere sulle tematiche ambientali più attuali. Biscaro dà voce a cinque protagonisti che hanno a cuore la natura che li circonda e che lottano per difenderla.

Cinque sensibili personaggi che vivono in un mondo straordinario e “noir” al tempo stesso. Un mondo nel quale incontrano creature leggendarie, spaventose piante e fantasmi dal colore del fumo. E gli incontri avvengono tra le macerie di una fabbrica di pesticidi esplosa, in una serra trasparente e ricca di piante, in una soffitta densa di fumo, tra le strade di una città immersa nel buio della notte o in un porto. Ad arricchire e sottolineare i passi più importanti del libro, le raffinate illustrazioni di Carmela Leuzzi.

E così l’autore, al termine del primo racconto intitolato “Ciminiera”, ricorda il disastro ambientale che si verificò nella notte tra il due e il tre dicembre del 1984 a Bhopal, in India, in cui per le quaranta tonnellate di gas letale fuoriuscito dalla fabbrica di Union Carbide, l’isocianato di metile, persero la vita ottomila persone e molte altre rimasero cieche. Il racconto, dedicato a quelle vittime, ha per protagonista un operaio che lavora da trenta anni in una fabbrica di pesticidi e che non si rende conto di essere morto dopo l’esplosione dell’impianto chimico.

Il ricordo dello scoppio assordante, del calore infernale, delle fiamme devastatrici, colpisce chi legge tanto quanto la dolcezza delle parole che Biscaro fa pronunciare all’operaio quando, dopo aver incontrato i suoi colleghi scomparsi anch’essi nell’esplosione, lascia definitivamente la sua fabbrica: “ …mi volto indietro un’ultima volta. Osservo il bianco che copre ogni cosa. Mentre una lacrima mi scorre calda sulla guancia e cade lenta nella neve. Senza lasciare traccia”.

In “Matilda e il pollice verde”, secondo racconto del libro, l’autore affronta invece il tema delle discariche nelle quali vengono sversati rifiuti tossici, con relativo inquinamento del terreno e dell’aria. E lo fa raccontando l’amore che una curiosa e sensibile bambina di nome Matilda ha per le piante della serra del nonno. Un amore cresciuto a poco a poco, annaffiando, concimando, seminando e leggendo libri di giardinaggio. Un seme trovato in una discarica e piantato ingenuamente da Matilda nella sua bella serra, si trasformerà in un vegetale enorme, nerissimo, vivo e dai rami tentacolari, con il quale la piccola ingaggerà un’estenuante lotta.

La tutela dell’ambiente è importante però quanto la tutela della propria salute. E per parlare di questo tema l’autore si serve di Mirko, ragazzino protagonista del terzo racconto intitolato “In soffitta”. Mirko per entrare nel gruppo di un suo amico più grande, Marz, inizia a fumare nei bagni di scuola. Poi “il regno del suo segreto” dove fumare in santa pace e in solitudine diviene la soffitta di casa sua. L’incontro con un gruppo di fantasmi dal colore del fumo sarà decisivo per il ragazzo.

Sasà è invece il protagonista del delicato quarto racconto intitolato “Lo spazzino” il cui tema riguarda la pulizia delle strade delle città in cui viviamo, solitamente riempite da rifiuti. L’incontro che il netturbino avrà con un angelo dalle dimensioni enormi caduto sulla Terra e sottratto dal protagonista alla curiosità dei giornalisti e degli scienziati di tutto il mondo, offrirà al lettore anche un altro motivo di riflessione oltre a quello ecologista: a far del bene ci si guadagna sempre. L’angelo, infatti, donerà all’uomo, per ringraziarlo di avergli restituito le sue splendide ali bianche vincendo l’umano desiderio di possesso, un oggetto particolare che lo renderà felice.

“Mal di terra” termina con l’avvincente racconto intitolato “Il Kraken” dal nome del leggendario mostro marino il cui mito era diffuso tra il Settecento e l’Ottocento. Il protagonista dell’ultimo racconto è H.P. Love, marinaio di una nave da guerra chiamata “Invincibile” impegnata in un conflitto combattuto per “l’oro nero”, il petrolio. Una guerra che stava provocando la morte del mare e delle sue creature con le continue esplosioni e con lo sversamento del piombo e dei veleni. H.P. Love, amico del mare che “ …preferiva di gran lunga i canti dei gabbiani alle voci stanche degli uomini” si ritroverà ad assistere alla ribellione del mare e del suo “antico padrone”, Kraken appunto. “…Il padrone degli abissi si era risvegliato dopo millenni di sonno quieto. Il mostro gridava il suo dolore e incolpava l’uomo di aver rovinato il mare”.

“Mal di terra” è un bel libro destinato quindi non solo a chi ha il futuro del pianeta nelle sue mani, i ragazzi, ma anche a quegli adulti che s’impegnano quotidianamente nella difesa dell’ambiente.

 

 

 

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