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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mala e politica, assolto Oggiano

BRINDISI – Nessuna prova per confermare in sentenza che l'associazione criminosa che faceva capo ai fratelli Brandi aveva una sponda politica nel consigliere comunale pro tempore Massimiliano Oggiano. L'ex esponente di An infatti oggi è stato assolto dal tribunale di Brindisi dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa (pena richiesta 6 anni e 6 mesi, difeso dall’avvocato Fabio Di Bello).

BRINDISI – Nessuna prova per confermare in sentenza che l'associazione criminosa che faceva capo ai fratelli Brandi aveva una sponda politica nel consigliere comunale pro tempore Massimiliano Oggiano. L'ex esponente di An infatti oggi è stato assolto dal tribunale di Brindisi dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa  (pena richiesta 6 anni e 6 mesi, difeso dall’avvocato Fabio Di Bello).

Assolti pure Vito Ingrosso, 38 anni, di Brindisi (difeso dall’avvocato Giuseppe Lanzalone, richiesta  dei pm rispettata).  Condannati gli altri dieci imputati dell'indagine Berat Dia, perché ritenuti parte dell’associazione mafiosa riconducibile ai fratelli Brandi dedita alle estorsioni, al traffico di stupefacenti, dotata di potere intimidatorio e di un arsenale di armi. Le richieste dei pm antimafia Alberto Santacatterina e Milto De Nozza sono risultate complessivamente ridotte da 179 anni a 121 anni e 2 mesi per gli imputati.

Gli inquirenti che disposero il blitz del 9 ottobre 2007, individuarono due gruppi principali: uno locale dedito alle estorsioni, capeggiato dai fratelli Brandi, l’altro italo-albanese attivo nel traffico di sostanze stupefacenti, con a capo “i fratelli semaforo” Arben e Viktor Lekli, cittadini onorari del Comune di Brindisi, noti con quel nomignolo per avere a lungo disciplinato il passaggio dei veicoli  in un sottovia lungo il canale Patri, sostituendosi al semaforo che mancava.

Entrambi i Lekli sono stati condannati in contumacia perché latitanti. Arben a 16 anni (27 richiesti), stessa pena per Viktor (24 anni richiesti).   Di seguito le pene comminate e richieste per i capiclan e il resto del gruppo: Francesco Giovanni Brandi,  13 anni e 8 mesi (chiesti 20 anni), Giuseppe Gerardi, 16 anni (20 anni), Giuseppe Raffaele Brandi 16 anni e 6 mesi (19 anni), Antonio Lococciolo 14 anni (26 anni), Gianfranco Contestabile 12 anni (14 anni), Enrico Colucci 10 anni (13 anni), Florenzo Borselli, gioielliere di Carovigno, 6 anni e 2 mesi (8 anni), Roberto Brigida 1 anno e 4 mesi  (2 anni).

La sentenza è stata emessa nel pomeriggio dal collegio presieduto da Giuseppe Licci e dai giudici Vittorio Testi e Luca Scuzzarella a latere.

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