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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Erchie

Maltrattamenti e atti persecutori: un arresto e un divieto di avvicinamento

I provvedimenti sono stati resi possibili grazie alla denuncia delle vittime e alla fiducia risposta nelle forze dell'ordine

Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un divieto di avvicinamento tra Erchie e Latiano nei confronti di due uomini accusati di atti persecutori uno e maltrattamenti l’altro, nei confronti delle ex. I provvedimenti sono stati resi possibili grazie alla denuncia delle vittime e alla fiducia risposta nelle forze dell'ordine. 

Erchie

A Erchie è finito in carcere un 40enne. "L’uomo in più circostanze, con condotte reiterate nel tempo e spesso trovandosi in stato di agitazione dovuto all’assunzione ovvero all’astinenza da sostanze stupefacenti del tipo cocaina, che assumeva abitualmente, ha molestato, minacciato e perseguitato la ex con la quale ha avuto una relazione sentimentale ed una convivenza". Spiegano i carabinieri in una nota. 

Non ha accettando la fine della loro relazione ha manifestato nei suoi confronti atteggiamenti prepotenti e possessivi di gelosia. Alla donna ha cagionato "un perdurante e gravissimo stato d’ansia, generando in lei un fondato timore per la propria incolumità, ed anche per quella dei propri figli e familiari ed inoltre l’ha costretta a modificare le sua abitudini di vita".

Dopo l’interruzione della convivenza la donna ha cambiato casa: "in più occasioni le ha inviato sulla sua utenza cellulare numerosi messaggi con i quali l’ha accusata di intrattenere rapporti sentimentali con altri uomini, minacciandola che se l’avesse sorpresa con uno degli asseriti amanti, li avrebbe ammazzati entrambi. In diverse occasioni si è presentato all’improvviso anche in piena notte alla porta d’ingresso dell’abitazione dove la donna aveva trovato rifugio  pretendendo che gli venisse aperta la porta".

"Dinanzi al diniego ha fatto ritorno la mattina o il pomeriggio seguente e ha reiterato le accuse e le minacce, assumendo nel contempo un atteggiamento estremamente violento, distruggendo il mobilio e le suppellettili presenti all’interno della casa. A seguito di tali condotte la donna era costretta ad abbandonare l’abitazione dove si era rifugiata  e trasferirsi a casa di sua madre. In numerose occasioni ha anche aggredito la donna, colpendola con schiaffi e pugni e tirandole i capelli. In altra circostanza l’ha seguita con il camion  a lui in uso e dopo averle tagliato la strada  l’ha raggiunta nell’auto, le ha afferrato i capelli e glieli ha tirati ripetutamente".

"Le condotte dell’uomo, il loro protrarsi per almeno un anno e mezzo e il perdurante stato di ansia e di paura e il fondato timore  per l’incolumità hanno costretto la donna a modificare le proprie abitudini di vita"

Latiano 

A Latiano, invece, un  44enne è stato sottopsto alla misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla parte offesa”, l’ex convivente, indagato per maltrattamenti in famiglia nei riguardi della ex convivente. Deve mantenersi ad una distanza non inferiore ai 500 metri dall’abitazione della donna, con l’ulteriore  precisazione di non comunicare attraverso qualsiasi mezzo anche telefonico ed informatico con la stessa.

In particolare, l’uomo "ha manifestato nei confronti della donna un atteggiamento sempre aggressivo e prepotente e spesso la ingiuriava ed offendeva con epiteti alquanto volgari, nonché la minacciava di farle del male o di incendiarle l’auto. In sostanza assumeva ogni futile motivo quale pretesto per litigare, ed in preda alla rabbia, ed urlando non mancava di scagliare qualsiasi oggetto per terra o contro le pareti. Manifestava costantemente un morboso sentimento di gelosia, pretendeva di controllare la donna nelle sue relazioni e la pedinava".

In una circostanza si è presentato in campagna dove la donna stava lavorando come bracciante e le ha dato uno schiaffo in viso rompendole il labbro e umiliandola in presenza di altre persone, "con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza di un minore". "L’uomo è indagato anche per atti persecutori, perché con più azioni ripetute nel tempo e con condotta reiterata ha molestato, offeso e minacciato la donna  on la quale aveva avuto una convivenza cessata nel settembre 2018".

"In particolare non rassegnandosi alla fine della loro relazione sentimentale ed accecato dalla gelosia  e comunque con la pretesa di continuare ad esercitare un controllo continuo sulla vita privata di quella  che si ostina a considerare la sua donna, ha manifestato sovente la sua presenza in tanti luoghi comparendo all’improvviso al suo cospetto dopo averla pedinata, appostandosi in modo da essere visto e per controllare cosa lei facesse e se frequentasse altri uomini. Ha perfino  assunto informazioni dal figlio minorenne della donna o da altri parenti o conoscenti della stessa per sapere dove si trovasse e se frequentasse altri uomini".

"La raggiungeva ovunque, al bar al supermercato al parco, mentre si recava dal medico, oppure mentre faceva una passeggiata e con chiunque  si trovasse, da sola o in compagnia di altre persone. Più volte transitava con la propria auto  sulla via ove la stessa abitava, la seguiva a bordo della propria auto  fino a raggiungere paesi vicini a quello di loro residenza. Con l’insieme di tali condotte ha cagionato nella donna  un perdurante e grave stato d’ansia  e di paura ed ha ingenerato nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri congiunti e delle persone a lei legate da relazioni affettive, costringendola  a mutare le abitudini di vita e gli orari di uscita nonché a stare sempre in guardia  e fare attenzione per evitare di incontrarlo".
 

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