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Cronaca

"Mancata stabilizzazione": gli ex Lsu chiedono un incontro e tornano in piazza

Organizzata una manifestazione di protesta per il prossimo 19 gennaio. I sindacati: "I lavoratori sono fortemente preoccupati per la loro condizione di precarietà che continua a permanere”

BRINDISI - I lavoratori socialmente utili (Lsu) brindisini tornano a manifestare contro la mancata applicazione del piano di stabilizzazione. Una manifestazione è stata organizzata per il prossimo 19 gennaio dalle organizzazioni sindacali. Lo si apprende da una lettera aperta a firma dei segretari generali di categoria dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Cisl Fp, Fisascat Cisl. I sindacalisti chiedono inoltre al prefetto un “incontro urgente” con l’assessore regionale alle Politiche del lavoro, Sebastiano Leo, e con la sindaca di Brindisi, Angela Carluccio. In gioco c’ò il destino di 79 unità del comune di Brindisi, oltre ad altri lavoratori di altri comuni della Provincia. 

Con la presente chiediamo incontro urgente a S.E. signor Prefetto con  tutte le parti in indirizzo, riguardo alla vertenza LSU del Comune di Brindisi circa 79 unità ma che interessa anche i lavoratori socialmente utili di altri Comuni della provincia.  “Le condizioni dei lavoratori – si legge nella lettera dei sindacati - appaiono molto preoccupanti poiché è assente il finanziamento nel maxi-emendamento alla legge di stabilità  di un anno di proroga per le attività svolte dagli Lsu, poi l’assenza di una soluzione nel decreto mille proroghe e ancora  la tardiva convenzione del ministero del Lavoro che consentirà la prosecuzione delle attività di questi lavoratori per tutto il 2017”.

“Pur esprimendo  apprezzamento alla Regione Puglia – spiegano ancora i sindacati - prima per il piano di incentivazione per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili in utilizzo e poi per la garanzia del sostegno per il mese di gennaio, i lavoratori sono fortemente preoccupati per la loro condizione di precarietà che continua a permanere”.

La platea dei lavoratori Lsu utilizzati dal Comune di Brindisi è in stato di agitazione dall’8 novembre 2016, “in quanto l’amministrazione comunale di Brindisi – si legge ancora nella missiva - ha disatteso l’impegno di definire un piano di stabilizzazione per tutti le 79 unità nel triennio 2016/ 2018, così come indicato negli atti già predisposti dal Commissario Castelli in accordo con i sindacati e inviati alla Regione Puglia”.

I sindacati sostengono che “nell’incontro avuto in queste ultime settimane presso la Regione Puglia e la sindaca la vertenza è rimasta invariata”.  Per questo il 19 gennaio si scenderà in piazza. 

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