Scuole fatiscenti e No alla riforma Costituzionale: studenti di nuovo in strada
La manifestazione, organizzata dall'Uds Brindisi nell'ambito di una mobilitazione nazionale, è partita da piazza Crispi e si è diretta verso Palazzo di Città, sorvegliata dalle forze dell'ordine
BRINDISI - Gli studenti brindisini stamani sono scesi nuovamente in strada nell'ambito di una manifestazione nazionale indetta dall'Uds (Unione degli studenti), all'insegna del motto "Change is now". Fra i motivi di malcontento dei ragazzi c'è il disastroso stato in cui versa l'edilizia sclastica, se si considera che sono 50 gli edifici a rischio in Puglia, di cui sette nel Brindisino (emblematico è il caso della scuola Ipsia Ferraris, chiusa per inagibilità da oltre un mese).
Non solo, nel corteo partito da piazza Crispi e diretto verso la meta finale di piazza Matteotti (di fronte a Palazzo di città), sono stati anche esposti dei cartelli di sostegno al No, nel referendum Costituzionale in programma il prossimo dicembre. Il tutto in una cornice di sicurezza garantita da agenti della polizia municipale, carabinieri e poliziotti di Digos e Sezione Volanti.
"A livello comunale - dichiara il coorsinatore provinciale di Uds Brindisi, Gianmarco Palumbo - stiamo portando avanti ancora una volta il progetto in comodato d'uso, che quest'anno potrebbe avere la sua approvazione e porare davvero un miglioramento per gli studenti. I progetti di edilizia nelle scuole sono ancora pessimi. Dobbiamo ancora lottare, prendere la parola, lanciare nuove mobilitazioni nelle scuole. Non ci fermeremo a questo 17 novembre. Fino al 4 dicembre porteremo avanti un'idea di Democrazia diversa da quella del governo. Un'idea di democrazia che coinvolge tutti i cittadini, e non chi dall'alto vuole comandare imponendo i propri diktat".