"Manto stradale via Cellie: lavori di ripristino non a regola d'arte"
Vincenzo Albano di Left Brindisi ha inviato una segnalazione al commissario prefettizio del Comune di Brindisi, Cesare Castelli, per segnalare che i lavori di ripristino del manto stradale in via Cellie, dopo interventi di allacci alla rete idrica AqP, sarebbero stati eseguiti in maniera difforme al disciplinare tecnico
BRINDISI - Vincenzo Albano di Left Brindisi ha inviato una segnalazione al commissario prefettizio del Comune di Brindisi, Cesare Castelli, per segnalare che i lavori di ripristino del manto stradale in via Cellie, dopo interventi di allacci alla rete idrica AqP, sarebbero stati eseguiti in maniera difforme al disciplinare tecnico approvato dal consiglio comunale il 22 aprile del 2005.
In questi giorni un'impresa sta procedendo al ripristino del manto stradale in via Cellie, interessato nei mesi scorsi, ma forse da più tempo, da lavori di scavo per allacciamenti delle diverse abitazioni della zona alla condotta idrica generale dell'Acquedotto Pugliese. Lavori che i proprietari delle abitazioni hanno regolarmente e totalmente pagato, ripristino compreso.
Premesso che non si sta provvedendo a sanare tutte le zone in cui sono stati eseguiti gli scavi, appare evidente che non si sta procedendo conformemente a quanto previsto dal regolamento per l'esecuzione di opere comportanti la manomissione di suolo pubblico e del relativo disciplinare tecnico, approvati con delibera numero 25 del 22 aprile 2005 dal Consiglio Comunale di Brindisi.
La normativa per scongiurare la possibilità di situazioni di rischio per pedoni, motociclisti, ciclisti, a causa delle tante sconnessioni e avvallamenti originati da ripristini inadeguati, prevede che in caso di attraversamenti trasversali all'asse stradale il manto di usura dovrà essere steso per una lunghezza minima di 3 metri e, in ogni caso, la larghezza dovrà superare di un metro per ogni lato dello scavo la larghezza effettiva dello stesso.
Nel caso poi di “attraversamenti ravvicinati, come in questa circostanza, il manto di usura sarà steso per tutta la tratta interessata se la distanza è inferiore a 10 metri”. Proprio per questo, crediamo sia necessario un intervento da parte del settore tecnico comunale per l'accertamento della corretta esecuzione dei predetti lavori così come si stanno programmando, ma anche al ripristino di tutte le zone interessate dagli scavi e non regolarizzati nei tempi previsti dal regolamento comunale.
Una verifica che potrebbe essere estesa ai tanti luoghi interessati recentemente da lavori di scavo, che non sembrano essere stati ripristinati come prevede il regolamento comunale, come quelli numerosi eseguiti in via Benedetto Brin, in via Tito Minniti, in via Ammiraglio Cagni, oppure in corrispondenza della rotonda via Nicola Brandi via Benedetto Brin. Solo per citarne alcuni. Per evitare che debba successivamente intervenire l'amministrazione comunale, utilizzando risorse pubbliche.