Marciapiedi sommersi dalle erbacce al Casale: "I parassiti proliferano"
Ancora incuria e degrado. La città, agli occhi di chi la vive quotidianamente o vi è solo di passaggio, appare sempre più trascurata, abbandonata ad un destino “sporco” (nel senso letterale del termine) e di conseguenza poco roseo. Marciapiedi e strade pieni di erbacce che crescono a dismisura e che, andrebbero tagliate
BRINDISI - Ancora incuria e degrado. La città, agli occhi di chi la vive quotidianamente o vi è solo di passaggio, appare sempre più trascurata, abbandonata ad un destino “sporco” (nel senso letterale del termine) e di conseguenza poco roseo. Marciapiedi e strade pieni di erbacce che crescono a dismisura e che, andrebbero tagliate.
Al termine, infatti, di una passeggiata tra le vie della città, BrindisiReport.it, oggi (mercoledì 2 settembre) si trova a dover descrivere lo stato di imbarbarimento in cui versa il quartiere Casale e probabilmente non solo, giornalmente frequentato da decine di persone tra grandi e piccoli, vista anche la presenza di numerose abitazioni e diversi istituti scolastici.
Come testimoniano le foto, alcune delle quali, nei giorni scorsi, ci sono state inviate in redazione da un nostro lettore, la zona in questione (un esempio sono: via Andriani, via Locatelli, via Farinata degli Uberti, angolo via Castromediano, via Duca degli Abruzzi) è immersa nel verde: l’impressione è che la vegetazione non venga tagliata da un po’, a tal punto da necessitare di un radicale intervento di pulizia e potatura degli addetti ai lavori.
Una situazione, questa, che offre un’immagine di Brindisi che non è delle migliori. I parassiti – come, su segnalazione di un cittadino, abbiamo constatato – erbacei crescono rigogliosamente in tranquillità, spuntando da sotto i marciapiedi che, ormai, coperti dal verde, praticamente non si vedono.
Insomma, proprio come la pista ciclabile (specie nel tratto compreso fra i rioni Bozzano e Sant’Angelo) paragonata la scorsa settimana ad una giungla, grosso modo per lo stesso motivo, anche al Casale, c’è bisogno che qualcuno intervenga quanto prima, per restituire “dignità” ad una delle zone più belle della città.