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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Marijuana: sequestro record

OSTUNI – Nella macchia una valanga di droga: perfettamente confezionata, suddivisa in 47 pani, per un valore commerciale di oltre 10 milioni di euro. Un sequestro record, quello messo a segno dai militari della Guardia di finanza delle compagnie di Fasano e Ostuni, nell’ambito di una operazione congiunta che ha scompaginato i piani dell’organizzazione criminale, scovando tra la fitta vegetazione del Parco delle Dune costiere oltre una tonnellata e mezza di marijuana. Il blitz è scattato nella tarda mattinata di oggi, sulla scorta del ritrovamento di due natanti spiaggiati sulla battigia dell’arenile che abbraccia Tavernese e Lido Morelli, lungo la costa ai confini tra i territori di Ostuni e Fasano.

OSTUNI – Nella macchia una valanga di droga: perfettamente confezionata, suddivisa in 47 pani, per un valore commerciale di oltre 10 milioni di euro. Un sequestro record, quello messo a segno dai militari della Guardia di finanza delle compagnie di Fasano e Ostuni, nell’ambito di una operazione congiunta che ha scompaginato i piani dell’organizzazione criminale, scovando tra la fitta vegetazione del Parco delle Dune costiere oltre una tonnellata e mezza di marijuana. Il blitz è scattato nella tarda mattinata di oggi, sulla scorta del ritrovamento di due natanti spiaggiati sulla battigia dell’arenile che abbraccia Tavernese e Lido Morelli, lungo la costa ai confini tra i territori di Ostuni e Fasano.

Alla vista del gommone (lungo 10 metri, con targa greca) e della barca, i militari hanno avviati indagini e ricerche, ipotizzando in prima battuta uno sbarco di clandestini, magari consumato nella notte. Di profughi, però, in zona, nessuna traccia. Così i militari hanno setacciato l’intera area, con l’ausilio dei cani antidroga e di un elicottero, scandagliando in lungo e in largo il rigoglioso cordone dunale.

E qui la sorprendente scoperta: una montagna di balle di droga. Colli incellofanati alla perfezione: fagotti impermeabili, per una maggiore conservazione della droga.  A monte, dunque, un affare da capogiro. Sebbene non sempre sia di ottima fattura, l’erba proveniente dall’Albania continua a trovare mercato. E’ probabile che la sostanza stupefacente fosse destinata a coprire importanti piazze dello spaccio in Puglia e nelle regioni vicine.

Di certo quella ingente quantità di droga non sarebbe rimasta stoccata tra le dune a lungo. E’ probabile che l’organizzazione criminale (con ogni probabilità albanese)  stesse aspettando una nottata clemente, sotto il profilo meteorologico, per caricare lo straordinario carico di sostanza stupefacente su qualche mezzo pesante. Se e quanti appoggi i trafficanti avessero in zona, a copertura dello sbarco, è un aspetto che gli investigatori stanno vagliando proprio in queste ore.

Le indagini puntano, infatti, a mettere insieme i diversi tasselli dello sbarco fallito:  l’operazione delle Fiamme gialle, coordinata dai capitani Francesco Calimero (Fasano) e Antonio Martina (Ostuni) è scattata attorno a mezzogiorno, quando alcuni pescatori hanno segnalato la presenza sulla spiaggia delle due imbarcazioni.

Non è escluso che i mercanti di droga si siano liberati del pesante carico, dopo essere rimasti in panne con il gommone. E che poi abbiano riguadagnato il largo a bordo di un secondo battello. Appare, infatti, improbabile che un solo natante (seppure lungo 10 metri) potesse trasportare oltre una tonnellata di droga.

Gli inquirenti parlano di droga “fresca”, lasciando intuire che è molto alta la probabilità che i corrieri avessero scaricato l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente soltanto poche ore prima, persino al sorgere del sole. Le confezioni, infatti, sarebbero risultate perfettamente asciutte. Sul natante da 10 metri, poi, sarebbero stati rinvenuti viveri in ottimo stato di conservazione. Tutte circostanze che lascerebbero supporre che lo sbarco sia avvenuto nelle prime ore della stessa mattinata di ieri: una tappa obbligata, forse, quella al Parco delle Dune, per via di una imprevista avaria al motore del gommone.

I finanzieri  hanno tenuto sotto osservazione per tutta la giornata la zona, concentrando i controlli e gli accertamenti tra Fasano e Ostuni. Tra le persone controllate, anche due camionisti del nord, che a bordo del loro Tir s’erano inoltrati lungo la stradina che conduce alla spiaggia del “Tavernese”. “Ci siamo fermati per una breve sosta, il tempo di fotografare il mare”,  avrebbero raccontato ai militari, che di fronte alla strana coincidenza hanno in ogni caso starebbero provvedendo a vagliare la loro versione.

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