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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ceglie Messapica

"Marijuana sì ma per l'emicrania"

CEGLIE MESSAPICA – “Coltivavo la marijuana, ma soltanto per curare il mal di testa”. E' questa la versione fornita questa mattina dal 45enne, bracciante agricolo, cegliese Luigi Cicino al gip Maurizio Saso, durante l'interrogatorio di convalida dell’arresto del 22 febbraio, quando l’uomo fu trovato in possesso dai carabinieri di 120 grammi di canapa indiana e un bilancino di precisione.

CEGLIE MESSAPICA – “Coltivavo la marijuana, ma soltanto per curare il mal di testa”. E' questa la versione fornita questa mattina dal 45enne, bracciante agricolo, cegliese Luigi Cicino al gip Maurizio Saso, durante l'interrogatorio di convalida dell’arresto del 22 febbraio, quando l’uomo fu trovato in possesso dai carabinieri di 120 grammi di canapa indiana e un bilancino di precisione.

Il gip lo ha rimesso in libertà, con obbligo di dimora, pur convalidando il provvedimento restrittivo disposto in flagranza. Il reato di cui è accusato l'uomo è produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I carabinieri della stazione di Ceglie Messapica, nella sua abitazione, avevano trovato tre piantine di marijuana e un bilancino. L'uomo dopo le formalità di rito fu trasferito nel carcere di Brindisi, dove ci è rimasto fino a questa mattina quando alla presenza del suo legale di fiducia, l'avvocato Cataldo Gianfreda, ha spiegato le proprie ragioni.

Cicino ha raccontato di aver scaricato da internet le istruzioni per coltivare la sostanza, ma solo “per l’uso terapeutico” , ossia per curare le sue frequenti emicranie. Il giudice ha comunque ritenuto che il materiale, insieme a un bilancino di precisione, fosse in possesso dell’uomo che lo utilizzava ai fini di spaccio.

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