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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Marò: India, la giustizia dei rinvii

NEW DELHI – La Corte Suprema indiana ha rinviato al 26 luglio l’esame del ricorso italiano relativo alla legittimità costituzionale dell’arresto dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati della morte dei due pescatori indiani. Inoltre, ha ordinato oggi allo stato del Kerala di prendere una decisione entro una settimana sul trasferimento dei due marò in un luogo che non sia il carcere.

NEW DELHILa Corte Suprema indiana ha rinviato al 26 luglio l’esame del ricorso italiano relativo alla legittimità giurisdizionale dell’arresto dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati della morte dei due pescatori indiani. Inoltre, ha ordinato oggi allo stato del Kerala di prendere una decisione entro una settimana sul trasferimento dei due marò in un luogo che non sia il carcere.

La decisione sul trasferimento deve essere presa “nello spirito” di quanto già disposto dal giudice di Kollam, nel Kerala, che sta istruendo la causa contro i due marò detenuti a Trivandrum con l'accusa di aver ucciso due pescatori lo scorso 15 febbraio mentre si trovavano in servizio di anti pirateria sulla petroliera Enrica Lexie. Il 15 febbraio scorso, il giudice, aveva disposto sì la carcerazione di Salvatore Girone e  Massimiliano Latorre, ma aveva dato libera scelta alla polizia e direzione del carcere del Kerala di studiare una collocazione alternativa, da quella offerta dal penitenziario centrale di Trivandrum. Ma da quel momento non si è arrivati a nessuna altra soluzione.

Il team legale italiano, guidato da Harish Salve, ha quindi deciso di sollevare il caso con una petizione davanti alla Corte Suprema di New Delhi nell’udienza di oggi dedicata a discutere il ricorso della legittimità costituzionale. A quanto appreso, i due marò non sono ancora stati trasferiti in una “guest - house” perché questa soluzione richiede tempo per trovare un’adeguata sistemazione con le necessarie misure di sicurezza. Nella stessa seduta, il governo di New Delhi – hanno fatto sapere – non ha sollevato obiezioni all’eventuale trasferimento.

Nell'ordine della Corte Suprema è inoltre precisato che la sistemazione al di fuori del carcere dei due marò non limita il diritto di chiedere la libertà provvisoria dietro cauzione. Nel frattempo i due marò si dovranno presentare fra tre giorni davanti al giudice di Kollam per la scadenza della carcerazione preventiva che potrà essere estesa fino al 19 maggio (quando scade il termine massimo di tre mesi dell'arresto preventivo). Per quella data la polizia dovrà concludere le indagini e formulare i capi di accusa.

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